mercoledì 30 ottobre 2013

Aung San Suu Kyi in Italia

                           http://www.biography.com/people/aung-san-suu-kyi-9192617

Alle persone più informate e più attente non sarà sfuggito come in questi giorni gli organi di informazione abbiano dedicato spazi informativi alla visita che sta conducendo in Europa "The Lady", Aung San Suu Kyi.
Le elezioni del 2015 in Myanmar segneranno un passo avanti verso un possibile cambiamento in direzione della democrazia, ma con le modifiche introdotte in tutta fretta nella costituzione di quel paese dal regime dei generali, anche nel caso di vittoria delle forze democratiche guidate da "The Lady",  il potere resterà saldo nelle loro mani.
Aung San Suu Kyi è venuta in Europa per verificare la possibilità di ottenere un significativo sostegno da parte degli Europei, e nel contempo è venuta a ritirare attestati, cittadinanze onorarie e lauree honoris causa assegnate alla Signora in tempi in cui non poteva lasciare il suo paese, pena l'impossibilità a rientrare.

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/10/16/news/laurea_ad_honorem_ad_aung_san_suu_kyi_sar_in_citt_il_30_ottobre-68733694/?ref=HREC1-24

Aung San Suu Kyi ha dovuto effettuare molte scelte nella propria vita, in particolare a partire dal 1988; fra queste primeggia quella che il suo forte senso di appartenenza al proprio paese ed il suo alto livello di responsabilità nei confronti del suo popolo l'ha portata a non abbandonare le genti del Myanmar nelle mani della dittatura militare, quindi a restare pur essendo consapevole di ciò a cui sarebbe andata incontro: la privazione della propria libertà.  
Il premio Nobel per la pace sta effettuando nel nostro Paese tappe a Roma, dove la sua visita ha preso inizio, Torino e Parma.

A Bologna la cerimonia all'Alma Mater inaugurerà l'anno accademico della sua Università che, unitamente a quella di Padova, risulta essere fra le più antiche in Europa.

martedì 29 ottobre 2013

Countdown

La sensazione che mi pervade da qualche giorno è quella di essere in ritardo nei preparativi inerenti alla partenza.
Così come il ritorno a casa comporta l'iniziale rifiuto a riprendersi carico delle varie situazioni lasciate, il momento della ripartenza sente il peso di tutto ciò che non si è riusciti a portare a compimento, che quindi resta in sospeso: è questo che spinge ostinatamente in direzione contraria e può farti sentire in affanno.
Credo a ragione!
Sì, perché non ho potuto trascurare oltre il Nomade e quindi ho cercato notizie la dove si trova: sulla carta ho avuto riscontri positivi, ma oramai sono stato troppo segnato dalle vicissitudini per crederci fino in fondo e quindi ho deciso di effettuare un blitz in officina.
Ciò mi ha inevitabilmente portato via del tempo.
Sembra che l'ultimo inconveniente sia dipeso dall'assestamento delle nuove molle super rigide montate sugli ammortizzatori anteriori; ciò avrebbe provocato la scampanatura della ruota con relativo logoramento degli organi di trasmissione.
Inoltre è stata rilevata un'avaria anche alla scatola guida della trasmissione; ora dovrebbe essere tutto in ordine, ma visto che il veicolo resterà fermo ancora qualche mese ho avuto la disponibilità da parte del tecnico degli assetti a testarlo ancora su strada per tutti i chilometri che gli sarà possibile percorrere; un collaudo che sarebbe toccato a me, ma per come si sono messe le cose preferisco che venga effettuato da chi ci ha lavorato.
Sono rimasto spesso in casa sia per espletare tutto il lavoro necessario che nell'attesa dell'arrivo di materiale Lonely Planet ordinato in Inghilterra; la spedizione è avvenuta a mezzo Royal Mail, ma quando i giorni di attesa hanno superato una certa soglia senza che il postino suonasse alla mia porta, ho iniziato a tempestare il mittente per avere notizie.
Purtroppo le spedizioni Lonely Planet sono rimaste arretrate rispetto allo standard di tante altre organizzazioni che mettono a disposizione la loro tracciabilità, e così, dopo aver interpellato anche il postino di zona con esito negativo, ho capito che non avrei potuto fare affidamento sull'unica guida che ritenevo particolarmente utile ai miei bisogni, Southeast Asia on a shoestring (big trips on small budget): anche la prestigiosa Royal mail non è forse più quella di una volta, a meno che non si sia creato qualche disguido dopo lo sbarco del pacco su nostro territorio, chi mai lo saprà!
Nel frattempo ho condotto varie indagini sostitutive sul web, ma oltre a impegnare molto tempo in questa attività, non ho certo ottenuto lo stesso risultato.
Ho trovato interessante l'esperienza descritta su alcuni blogs da parte di viaggiatori indipendenti, in particolare “Verso l'India” http://ruggerodaros.blogspot.it/ e su quello di una giovane sicula http://www.viaggiare-low-cost.it/category/sud-est-asiatico/ .
Mentre il tempo passava ho cominciato ad avere dei positivi riscontri circa l'iniziativa “Destinazione Myanmar”, per cui so che è stato ripreso il mio testo e pubblicato su vari portali, fra i quali quello dei quaderni di viaggio www.markos.it/quaderni/ , che già mi aveva pubblicizzato all'epoca del Western Africa.
Il countdown intanto mi teneva costantemente presente alle mie responsabilità; ciononostante avevo la sensazione di lasciar trascorrere il tempo in maniera non proficua.
Sono poi maturati i momenti della preparazione al distacco e dei saluti: nel mio ambiente Yoga ho avuto un saluto particolare, accompagnato dal regalo di un libro del quale conoscevo l'esistenza ma che non avevo ancora mai letto, se non qualche passaggio riportato altrove: autore George Orwell, titolo “Giorni in Birmania”, un capolavoro che metterò nello zaino cercando di non sforare il peso che mi sono prefissato.
Devo confessare che, sebbene sia grande il desiderio di andare e di non tornare alle italiche miserie quotidiane, percepisco in me tutto il peso di un viaggio da costruire in modo diverso, con i suoi pro ed i suoi contro tutti da scoprire.
Qualcuno probabilmente ricorderà una canzone ormai lontana nel tempo, allora cantata con successo da una giovane donna ancora acerba: mi sembra che il titolo fosse “Non ho l'età”.
Ebbene, a me sembra di non avere più l'età per un viaggio Backpacking, ma per vari motivi è proprio così che viaggerò, non ultimo per potermi muovere agilmente con moto a noleggio dove sarà possibile.
Avevo scelto una combinazione di volo che non mi tenesse in ballo troppo tempo con lunghi scali, in modo da poter arrivare a Bangkok certamente un po rintronato, ma ancora in un orario diurno utile a cercarmi un albergo fra quelli preselezionati (If You're returning to “civilisation” and need traveller amenities, then the backpacker ghetto of Th Khao San and surrounding Banglamphu, National Library area, is chep and convenient).
Qualche giorno fa mi è stato comunicato un cambiamento di programma dovuto alla cancellazione del volo Egyptair sul quale ero prenotato per la sera di martedì prossimo da Milano per Bangkok con scalo a Il Cairo; mi è stato proposto un volo precedente con conseguente sosta più lunga Al Cairo, esattamente ciò che avrei voluto evitare.
L'orario di arrivo a BKK sulla carta resta quello iniziale, ore 13.30 L.T.: d'altronde per € 600 A/R non si può pretendere più di tanto, anche perché avevo visto tempi anche più lunghi utilizzando compagnie forse più qualificate (o forse no: il prezzo è diventato una variabile indipendente sui voli low cost).
Con oggi, concluse le vaccinazioni indispensabili per i luoghi che saranno i miei nei prossimi mesi,
dopo aver discusso con il medico ed aver deciso di evitare la terapia antimalarica, è iniziata l'ultima fase, quella che si concluderà sia lasciando il frigorifero vuoto che con il confezionamento del bagaglio: zaino non oltre i 10 kg., zainetto (con tutta la tecnologia che mi porterò al seguito) non oltre i 4 kg..
Ho già acquisito un certo quantitativo di USD in banconote emesse dopo il 2006 che si presentano come nuove di zecca, così come devono essere per essere utilizzabili la dove vado; le carte di credito hanno entrambe vita residua abbondante, il bancomat internazionale è funzionante, la carta prepagata è pronta ad essere rifornita.
Il visto per Myanmar e per Vietnam li otterrò richiedendoli alle rispettive ambasciate presenti a BKK; per Cambodia e Laos li otterrò all'entrata nei rispettivi paesi, purché questa avvenga in determinate località all'uopo autorizzate.
Thailandia è l'unico paese, fra quelli che visiterò, che concede senza tante storie 30 giorni al visitatore; se però durante quel periodo il visitatore esce dal paese, al rientro potrà disporre solo di altri 15 giorni: ecco perché ho deciso di farne la base per i miei spostamenti.
I mezzi di trasporto saranno i bus, compreso sleepingbus, treni, barche, pick-up e moto, aerei quando indispensabili, come è obbligatorio per uno straniero che desidera entrare in Myanmar.
Il Vietnam si estende in lunghezza per 1800 km. e le sue zone climatiche sono assai differenti fra loro, tanto che per una visita accurata servirebbero tre diversi periodi dell'anno: io ho pensato di prendermi un po di caldo al sud per non trovare freddo a nord; quindi probabilmente ci arriverò entro il 5 di marzo.
Subito ho in mente di dedicarmi a Thailandia e Cambodia, quindi penso di rientrare in Thai puntando a nord per poi accedere al Laos o a Myanmar, paesi che mi vedranno fra gennaio e febbraio: ma tutto questo può ancora modificarsi più volte in funzione di tutta una serie di variabili che mi accompagneranno, prima fra queste quella rappresentata dall'andamento dell'iniziativa che sto conducendo con Bambini nel Deserto a favore dei bambini del Myanmar.
Se avrò notizia che staranno continuando ad arrivare donazioni sul conto corrente BnD con causale “Destinazione Myanmar”, la mia propensione sarà per ritardare l'ingresso in quel paese in modo da avere un importo più significativo da consegnare; viceversa, se il flusso delle donazioni dovesse segnare il passo, allora potrei anche entrare prima li rispetto al Laos.
Come per ogni cosa nella vita, meglio muovere cautamente i primi passi e poi stare sempre in campana, pronti ad usare la flessibilità nel prendere qualsiasi decisione in paesi dove la presenza del bamboo insegna questa caratteristica presto anche ai più piccini.


lunedì 14 ottobre 2013

Pensieri & Azioni in Evoluzione

Dr. Gaetano Zambon Via alla Chiesa di Santo Stefano n° 14
16039 Sestri Levante (Ge)
gaetanozambon@gmail.com


A tutti gli amici e conoscenti
loro sedi





Desidero informarVi che sono reduce da una visita al 4x4FesT, il più grande evento della trazione integrale in Italia concluso ieri a Carrara: lì ho incontrato il Presidente della O.N.G. nonché O.N.L.U.S. Bambini nel Deserto, Luca Iotti.

Bambini nel Deserto mi ha dimostrato tutta la propria sensibilità e generosità nell'offrirmi il proprio supporto di esperienza maturata nel settore per una iniziativa da me formulata: quella destinata alla salute e all'educazione dei bambini di una parte del mondo lontana dagli scenari in cui abitualmente BnD opera.
E così, dopo l'operazione umanitaria condotta insieme nei paesi del Nord Ovest dell'Africa nel 2012, in Nicaragua e quella forzosamente abortita destinata al Kurdistan nel 2013, ora BnD prende l'aereo con me e insieme si va nel Sud Est Asiatico, in Myanmar.






Perché tanto lontano?
Perché quel paese è caduto nelle mai di generali golpisti sin dal lontano 1947: da allora la dittatura si è fatta sempre più opprimente e a patirne gli effetti sono state le pacifiche popolazioni che vivono in quel territorio.
Le prossime elezioni vi si terranno nel 2015: ora il momento è maturo per scendere in campo dando una mano a quelle genti .

Come?
Offrendo aiuto per la salute e l'educazione delle nuove generazioni che, come chiunque lì, possono da sempre contare nell'abnegazione e sulla lungimiranza di Aung San Suu Kyi, “The Lady” (http://www.agiscuola.it/index.phpoption=com_k2&view=item&id=258:the-lady), colei che si è caricata sulle proprie esili spalle l'avvenire dell'intero paese.
Aung San Suu Kyi ha pagato un prezzo enorme per questo, essendo stata privata della propria libertà a più riprese, isolata dalla propria gente, costretta per quasi venti anni agli arresti domiciliari.

Anche in Myanmar per accedere ad una vita dignitosa occorre poter contare sulla spinta dei giovani:
perché non sforzarci, lasciando spazio alla nostra individuale sensibilità, facendo qualcosa per loro?

In che modo?
Effettuando una donazione attraverso Bambini nel Deserto IBAN: IT 24 G 01030 12900 000001500048 Monte Dei Paschi di Siena – Causale: Destinazione Myanmar.

Così operando ogni conferimento potrà essere dedotto in sede di dichiarazione dei propri redditi e personalmente potrò viaggiare più leggero e sicuro: l'importo raccolto mi verrà messo a disposizione nel momento stesso della consegna, direttamente a destinazione.

Un caloroso ringraziamento per l'attenzione che mi vorrete dedicare ed un caro saluto,



Gaetano  

venerdì 11 ottobre 2013

Pensieri & Azioni

Tutto è impermanente attorno a noi (ma anche in noi)


Nel tempo intercorso dal rientro in patria ad oggi, dopo il progetto Kurdistan abortito, ho potuto riflettere sugli ultimi avvenimenti di viaggio.
Il giorno dopo il rientro ho raggiunto Rovato – Bs dove ho trovato il Nomade presso l'officina che lo aveva ricevuto come un pacco postale spedito dalla Romania.
La riparazione è stata rapida: è bastato sostituire la parte meccanica logorata.
Però l'inclinazione della ruota sul suo asse sta ad indicare che l'origine del male deve essere ancora identificato; per questo motivo ho immediatamente portato il Nomade presso l'ospedale di Montichiari - Bs, specializzato in assetti di veicoli ben più impegnativi del mio, dove sembrava essere stato guarito solo pochi mesi fa.
Ho percorso quella cinquantina di chilometri mantenendo un atteggiamento molto guardingo, senza mai superare i 60 km/h, con l'orecchio teso a percepire qualsiasi variazione di rumore proveniente dalla trasmissione, dal rotolamento delle ruote sull'asfalto, ed in effetti ho colto qualche indicazione.
All'ospedale era stato preannunciato l'arrivo imminente del Nomade ed il personale lo ha subito accolto con affetto, tanto da dover restare lì più del previsto per rispondere ai quesiti che mi venivano posti circa passate esperienze di viaggio.
Colui il quale aveva già operato, dopo un primo esame, mi ha spiegato che sarebbe stato assente per ferie per due settimane e pertanto lo avrebbe visitato seriamente al suo rientro: non avrei potuto conoscere la situazione prima di fine mese!
E va bene! Senza poter prelevare altro materiale mi sono fatto accompagnare alla stazione ferroviaria per raggiungere casa; durante il viaggio ho cominciato ad esaminare le opzioni possibili per continuare a muovermi per il mondo senza perdere, a causa di una sosta dai tempi indefiniti, quei ritmi già positivamente collaudati.
Ho notato in me una consapevolezza inaspettata se comparata con quelle manifestata antecedentemente a che il Nomade venisse esaminato dai vari sapienti del bresciano: ora sono pronto anche ad un eventuale definitiva dismissione del veicolo nel caso venissero riscontrati altri cedimenti strutturali.
Mi sono sentito come chi ha fatto di tutto ed anche di più, dopo essersi esposto ad utilizzare ardite soluzioni a costi aggiuntivi non indifferenti, pur di salvare quella parte palpitante di anima in sofferenza; ma viene sempre il momento di fare i conti con la realtà, specialmente per chi non ama l'inganno, per chi vuole stare ai riscontri obiettivi sapendo che bisogna accettarli solo perché è così e basta!
Impegnarmi nella realizzazione di un sosia sostituto? No, non me la sento: i motivi sono tanti, non ultimo quello sentimentale.
Cambiare tipo di veicolo passando ad una camionetta 4x4 così come suggerito da qualcuno conosciuto durante il viaggio in Africa? Forse, ma non nell'immediato.
Nell'attesa di capire se il Nomade avrà ancora da vivere, di apprendere come potrà essere l'eventuale sua vita residua, è giunto il momento di mettersi in discussione utilizzando una diversa tipologia di viaggio, in parte simile a quella praticata fra gli anni settanta ed ottanta, agli albori dei miei movimenti in territori altri e sconosciuti.
Con questo spirito ho trascorso alcuni giorni sino ad arrivare ad elaborare un pensiero, quello che poi è diventato il pensiero: in questo momento chi e quale parte del mondo mi attira maggiormente?
Il mio sentimento ha trovato subito la riposta nel binomio rappresentato da Aung San Suu Kyi (http://www.biography.com/people/aung-san-suu-kyi-9192617) ed il territorio in cui vive, da me visitato nel 1986 quando ancora si chiamava Birmania, prima dei tragici fatti che hanno poi portato al conferimento del premio Nobel per la pace a colei che è diventata la guida spirituale del suo popolo, popolo tuttora soggiogato ed isolato dal reso del mondo dalla casta dei generali, detentori di un potere esercitato in maniera “assoluta”.
Prima di essere costretti a rimettere in libertà la Lady, dopo averla costretta ad oltre un decennio di prigionia, onde cercare di contenere il suo contatto con la gente, i generali si sono fatti aiutare dalla Cina per la costruzione di una nuova città, capitale amministrativa, distante alcune ore da Rangoon, nel frattempo rinominata Yangon.
Quindi ho dedicato il mio tempo ad organizzare non solo un viaggio nel sud est asiatico, ma a cercare di incontrare “Lei”.
Esiste una Associazione chiamata Amicizia Italia Birmania attraverso la quale ho saputo degli ultimi incontri avvenuti tra una rappresentativa italica condotta da un senatore, Albertina Soliani, e la Lady: sono così stato edotto sulle difficoltà nel poterla avvicinare.
Quando San Suu Kyi riuscì ad avere la disponibilità dell'importo del prestigioso premio conferitole, lo mise nelle mani delle organizzazioni da Lei stessa create per supportare la salute e l'istruzione dell'infanzia del suo paese. Ho così deciso di portare a queste organizzazioni un mio personale contributo, caratterizzando il viaggio con questo scopo principale.
A chi volesse unirsi a me nell'iniziativa partecipando con una donazione di qualsiasi importo può farlo da subito.
Il volo che mi porterà a Bangkok, base prescelta per coordinare tutti i miei movimenti (la Thailandia consente l'ingresso senza particolari formalità a differenza di Myanmar, Cambodia, Laos e Vietnam) decollerà da Milano Malpensa nel pomeriggio inoltrato del giorno 5 novembre.
Pertanto sino alla fine di ottobre conto di essere in loco e chi vorrà effettuare una donazione lo potrà fare direttamente contattandomi; chi invece deciderà dopo tale data potrà scrivermi una mail per avere le istruzioni sul come fare.

Grazie a tutti per l'attenzione che vorrete dedicare alla Lady, Aung San Suu Kyi!