domenica 19 gennaio 2014

Secondo dei due "one day trip".

Non ho avuto una notte facile tant'è che a un certo punto ho riacceso la luce e mi sono guardato un film scelto fra quelli che conservo nel laptop: il gioiellino. Oltre ad averlo visto al cinema a suo tempo, penso che sarà già la quarta volta che lo ripasso: pur ricordando bene la trama, come sempre in questi casi, noto la completa dimenticanza di molti particolari.
Speravo di non arrivare alla fine del film perché avrei preferito dormire, invece non solo l'ho visto fino all'ultima scena, ma sono pure rimasto ancora dopo ad occhi aperti. In realtà sentivo che qualcosa non andava, ed oggi ne ho avuto la conferma: non so se si tratti di una mezza influenza, ma il raffreddamento e i dolori, specialmente alla testa, ci sono e mi affliggono.


In ogni caso al momento della chiamata sono salito su un Van che ho contribuito a riempire occupando il quattordicesimo ed ultimo posto disponibile: a bordo ho trovato   principalmente francofoni, ma anche un paio di alemanni ed un paio di lingua inglese che non ho capito da dove provenissero.
Ho scelto l'itinerario odierno perché incuriosito dalla descrizione di una stazione di villeggiatura creata dai francesi negli anni venti del novecento a 1.089 m.s.l.m.e poi andata in rovina: si trova all'interno di un parco nazionale - Bokor - e recentemente è stato concesso in esclusiva per 99 anni per $ 100 ml. ad un gruppo privato cambogiano che intende sviluppare l'area ( contro i 40 anni concessi ai russi per sviluppare una o più isole dell'arcipelago di fronte a Sihanoukville).


Su un cucuzzolo giace una grande statua del Buddha in fase di restauro, meta di venerazione da parte dei fedeli che nelle giornate in cui non lavorano accorrono a depositare le loro offerte nella speranza di guadagnare meriti.



I residui delle ville francesi e della chiesa sono ubicati in punti strategici e sono dotati di vista mozzafiato; una villa rimessa in ordine è risultata subito la mia preferita.
Le strade sono state completamente rifatte ed asfaltate, questa è una cosa buona, ma sono già stati realizzati un tot di mc. di cemento per realizzare un'opera che sembra faraonica: immenso nuovo Resort, nuovo Casino (il precedente sta per essere recuperato e trasformato in volumetria abitativa), e dai pilastri che ho visto già gettati chissà quanto d'altro ancora, e questa non mi sembra una cosa buona.  














L'area è verdissima e con vegetazione fittissima; clima fantastico, anche se oggi tirava un venticello piuttosto freddo che però non scalzava la temperatura dai 25° con poco più del 40% di umidità.
Dopo aver scorazzato in lungo e in largo la stazione, la pausa pranzo è stata consumata dove si trova una Waterfall; in stagione secca come adesso è rimasta solo la Fall perché H2O = a zero!




A pomeriggio inoltrato il copione prevedeva un paio d'ore di navigazione sul fiume che non immaginavo potessero essere così gradevoli;













quindi sono rientrato a casa a bordo di una bici dell'albergo, ma questa sera la voglia di scrivere è ridotta al lumicino mentre sta crescendo il malessere generale.
Domani spostamento a Sihanoukville sul mezzogiorno: l'orario del trasferimento è una novità legata al fatto che il percorso è di soli 100 km... 

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