martedì 29 ottobre 2013

Countdown

La sensazione che mi pervade da qualche giorno è quella di essere in ritardo nei preparativi inerenti alla partenza.
Così come il ritorno a casa comporta l'iniziale rifiuto a riprendersi carico delle varie situazioni lasciate, il momento della ripartenza sente il peso di tutto ciò che non si è riusciti a portare a compimento, che quindi resta in sospeso: è questo che spinge ostinatamente in direzione contraria e può farti sentire in affanno.
Credo a ragione!
Sì, perché non ho potuto trascurare oltre il Nomade e quindi ho cercato notizie la dove si trova: sulla carta ho avuto riscontri positivi, ma oramai sono stato troppo segnato dalle vicissitudini per crederci fino in fondo e quindi ho deciso di effettuare un blitz in officina.
Ciò mi ha inevitabilmente portato via del tempo.
Sembra che l'ultimo inconveniente sia dipeso dall'assestamento delle nuove molle super rigide montate sugli ammortizzatori anteriori; ciò avrebbe provocato la scampanatura della ruota con relativo logoramento degli organi di trasmissione.
Inoltre è stata rilevata un'avaria anche alla scatola guida della trasmissione; ora dovrebbe essere tutto in ordine, ma visto che il veicolo resterà fermo ancora qualche mese ho avuto la disponibilità da parte del tecnico degli assetti a testarlo ancora su strada per tutti i chilometri che gli sarà possibile percorrere; un collaudo che sarebbe toccato a me, ma per come si sono messe le cose preferisco che venga effettuato da chi ci ha lavorato.
Sono rimasto spesso in casa sia per espletare tutto il lavoro necessario che nell'attesa dell'arrivo di materiale Lonely Planet ordinato in Inghilterra; la spedizione è avvenuta a mezzo Royal Mail, ma quando i giorni di attesa hanno superato una certa soglia senza che il postino suonasse alla mia porta, ho iniziato a tempestare il mittente per avere notizie.
Purtroppo le spedizioni Lonely Planet sono rimaste arretrate rispetto allo standard di tante altre organizzazioni che mettono a disposizione la loro tracciabilità, e così, dopo aver interpellato anche il postino di zona con esito negativo, ho capito che non avrei potuto fare affidamento sull'unica guida che ritenevo particolarmente utile ai miei bisogni, Southeast Asia on a shoestring (big trips on small budget): anche la prestigiosa Royal mail non è forse più quella di una volta, a meno che non si sia creato qualche disguido dopo lo sbarco del pacco su nostro territorio, chi mai lo saprà!
Nel frattempo ho condotto varie indagini sostitutive sul web, ma oltre a impegnare molto tempo in questa attività, non ho certo ottenuto lo stesso risultato.
Ho trovato interessante l'esperienza descritta su alcuni blogs da parte di viaggiatori indipendenti, in particolare “Verso l'India” http://ruggerodaros.blogspot.it/ e su quello di una giovane sicula http://www.viaggiare-low-cost.it/category/sud-est-asiatico/ .
Mentre il tempo passava ho cominciato ad avere dei positivi riscontri circa l'iniziativa “Destinazione Myanmar”, per cui so che è stato ripreso il mio testo e pubblicato su vari portali, fra i quali quello dei quaderni di viaggio www.markos.it/quaderni/ , che già mi aveva pubblicizzato all'epoca del Western Africa.
Il countdown intanto mi teneva costantemente presente alle mie responsabilità; ciononostante avevo la sensazione di lasciar trascorrere il tempo in maniera non proficua.
Sono poi maturati i momenti della preparazione al distacco e dei saluti: nel mio ambiente Yoga ho avuto un saluto particolare, accompagnato dal regalo di un libro del quale conoscevo l'esistenza ma che non avevo ancora mai letto, se non qualche passaggio riportato altrove: autore George Orwell, titolo “Giorni in Birmania”, un capolavoro che metterò nello zaino cercando di non sforare il peso che mi sono prefissato.
Devo confessare che, sebbene sia grande il desiderio di andare e di non tornare alle italiche miserie quotidiane, percepisco in me tutto il peso di un viaggio da costruire in modo diverso, con i suoi pro ed i suoi contro tutti da scoprire.
Qualcuno probabilmente ricorderà una canzone ormai lontana nel tempo, allora cantata con successo da una giovane donna ancora acerba: mi sembra che il titolo fosse “Non ho l'età”.
Ebbene, a me sembra di non avere più l'età per un viaggio Backpacking, ma per vari motivi è proprio così che viaggerò, non ultimo per potermi muovere agilmente con moto a noleggio dove sarà possibile.
Avevo scelto una combinazione di volo che non mi tenesse in ballo troppo tempo con lunghi scali, in modo da poter arrivare a Bangkok certamente un po rintronato, ma ancora in un orario diurno utile a cercarmi un albergo fra quelli preselezionati (If You're returning to “civilisation” and need traveller amenities, then the backpacker ghetto of Th Khao San and surrounding Banglamphu, National Library area, is chep and convenient).
Qualche giorno fa mi è stato comunicato un cambiamento di programma dovuto alla cancellazione del volo Egyptair sul quale ero prenotato per la sera di martedì prossimo da Milano per Bangkok con scalo a Il Cairo; mi è stato proposto un volo precedente con conseguente sosta più lunga Al Cairo, esattamente ciò che avrei voluto evitare.
L'orario di arrivo a BKK sulla carta resta quello iniziale, ore 13.30 L.T.: d'altronde per € 600 A/R non si può pretendere più di tanto, anche perché avevo visto tempi anche più lunghi utilizzando compagnie forse più qualificate (o forse no: il prezzo è diventato una variabile indipendente sui voli low cost).
Con oggi, concluse le vaccinazioni indispensabili per i luoghi che saranno i miei nei prossimi mesi,
dopo aver discusso con il medico ed aver deciso di evitare la terapia antimalarica, è iniziata l'ultima fase, quella che si concluderà sia lasciando il frigorifero vuoto che con il confezionamento del bagaglio: zaino non oltre i 10 kg., zainetto (con tutta la tecnologia che mi porterò al seguito) non oltre i 4 kg..
Ho già acquisito un certo quantitativo di USD in banconote emesse dopo il 2006 che si presentano come nuove di zecca, così come devono essere per essere utilizzabili la dove vado; le carte di credito hanno entrambe vita residua abbondante, il bancomat internazionale è funzionante, la carta prepagata è pronta ad essere rifornita.
Il visto per Myanmar e per Vietnam li otterrò richiedendoli alle rispettive ambasciate presenti a BKK; per Cambodia e Laos li otterrò all'entrata nei rispettivi paesi, purché questa avvenga in determinate località all'uopo autorizzate.
Thailandia è l'unico paese, fra quelli che visiterò, che concede senza tante storie 30 giorni al visitatore; se però durante quel periodo il visitatore esce dal paese, al rientro potrà disporre solo di altri 15 giorni: ecco perché ho deciso di farne la base per i miei spostamenti.
I mezzi di trasporto saranno i bus, compreso sleepingbus, treni, barche, pick-up e moto, aerei quando indispensabili, come è obbligatorio per uno straniero che desidera entrare in Myanmar.
Il Vietnam si estende in lunghezza per 1800 km. e le sue zone climatiche sono assai differenti fra loro, tanto che per una visita accurata servirebbero tre diversi periodi dell'anno: io ho pensato di prendermi un po di caldo al sud per non trovare freddo a nord; quindi probabilmente ci arriverò entro il 5 di marzo.
Subito ho in mente di dedicarmi a Thailandia e Cambodia, quindi penso di rientrare in Thai puntando a nord per poi accedere al Laos o a Myanmar, paesi che mi vedranno fra gennaio e febbraio: ma tutto questo può ancora modificarsi più volte in funzione di tutta una serie di variabili che mi accompagneranno, prima fra queste quella rappresentata dall'andamento dell'iniziativa che sto conducendo con Bambini nel Deserto a favore dei bambini del Myanmar.
Se avrò notizia che staranno continuando ad arrivare donazioni sul conto corrente BnD con causale “Destinazione Myanmar”, la mia propensione sarà per ritardare l'ingresso in quel paese in modo da avere un importo più significativo da consegnare; viceversa, se il flusso delle donazioni dovesse segnare il passo, allora potrei anche entrare prima li rispetto al Laos.
Come per ogni cosa nella vita, meglio muovere cautamente i primi passi e poi stare sempre in campana, pronti ad usare la flessibilità nel prendere qualsiasi decisione in paesi dove la presenza del bamboo insegna questa caratteristica presto anche ai più piccini.


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