lunedì 8 dicembre 2014

Primavera - estate - autunno - inverno .... e ancora primavera


Nell'avvicinamento di uno dei tanti momenti della verità che continuo a incontrare sul mio percorso ho deciso di rendere partecipi i lettori del blog di una iniziativa maturata dopo essere stato invitato a tenere un intervento nell'ambito della mostra “SENZATOMICA” tenutasi a Sestri Levante dal 15 al 27 novembre scorso presso l'ex convento dell'Annunziata  sul tema “Lo spirito dell'offerta - esperienze di cooperazione internazionale".
E' anche un modo per tenere aggiornati coloro che non hanno avuto la possibilità di essere presenti in sala dove l'intervento è stato più articolato e supportato da 280 immagini estratte dal mio arhivio di viaggio.



                     Un modo di viaggiare solitario in compagnia dello spirito dell'offerta.





 Il viaggio per me ha senso solo se riesco ad incontrare le genti, a conoscerle e frequentarle, consumando il loro stesso cibo, cercando di entrare in contatto con le loro sensibilità.





Ciò è avvenuto spesso sia nei viaggi a bordo del mio veicolo, chiamato “Il Nomade”(www.nomadesempre.blogspot.com), che durante quelli affrontati utilizzando mezzi di trasporto locale. 




Essendo una persona abituata a viaggiare in solitaria e con lo spirito teso a fare qualcosa di concreto per chi si trova a vivere in aree geografiche meno favorevoli alla vita rispetto a quella che è stata a me riservata, mi è casualmente capitato di incrociare sulla mia strada una ONG/ONLUS.




Il momento di quell'incontro è maturato verso la fine del 2011, alla vigilia della  mia partenza  a bordo del fedele vecchio motorhome con destinazione Nord-West Africa, area del Sahara e del Sahel.








E visto che l'incontro è avvenuto con la ONG/ONLUS che si chiama Bambini nel Deserto (www.bambinineldeserto.org) normalmente operativa proprio nelle aree del Sahara e del Sahel, non ci sarebbe neanche da meravigliarsi più di tanto se ho laggiù consegnato personalmente il materiale affidatomi in luoghi dove i bambini sono privi sin dalla nascita dell'essenziale per sopravvivere, in villaggi fuori dalle comuni rotte di viaggio.




Forse un po' più strano è stato, nell'ambito di un viaggio effettuato nel Nord e nel Centro America, raggiungere un ospedale in una delle zone più selvagge del Nicaragua - verso il confine con l'Honduras - per consegnare materiale medicale proprio per conto della stessa ONG, in virtù della sua grande generosità che va oltre i limiti territoriali africani ove normalmente opera.





Poi è stata la volta del Kurdistan, ma purtroppo questa iniziativa non sono riuscito a portarla a termine sia per il peggioramento delle condizioni ambientali venutesi a creare sul terreno al confine fra Turchia e Siria a causa degli sviluppi del conflitto armato attualmente in essere che per sopravvenuti problemi meccanici al veicolo. 



Ma ancora oltre è andata la collaborazione con la stessa ONG quando  mi ha consentito di essere l'artefice di una raccolta fondi a favore dei bambini - figli dei rifugiati politici birmani – riparati in territorio Thai dove vivono prevalentemente concentrati in campi profughi, ma altri anche al di fuori da  questi.







In quelle aree ho potuto vedere all'opera la ONLUS Krio Hirundo (www.kriohirundo.it), organizzazione da diversi anni totalmente dedita ai problemi di quei bambini che vivono sparpagliati in valli poco accessibili e fuori dai campi profughi.







Ampliando i miei orizzonti in questa parte del mondo e volendo dare un contributo concreto a quei bambini è stato possibile costruire una collaborazione sul campo fra le due ONLUS.





Molti, anche fra gli amici, mi chiedono “ma perché fai tutto questo?” - “non sarebbe più semplice inviare in quei luoghi il materiale attraverso un vettore?” - “non potresti dedicarti esclusivamente alla raccolta di donazioni da destinare a quei bambini così diversi da noi?” - “non hai paura di andare tanto lontano sempre da solo?”








Qualche volta mi sono soffermato a riflettere se c'è un ritorno alla mia offerta indirizzata agli altri e senza esitazioni ho pensato che esso c'è, eccome se c'è! 
E' rappresentato dall'unica vera grande ricchezza accettabile per me che da tempo ho scelto di vivere in  modo frugale.
E' ciò che ricevo guardando negli occhi le persone incontrate in giro per il mondo nell'espletamento delle mie “missioni”, persone per le quali la lotta quotidiana per la sopravvivenza è uno stato di fatto accettato, persone nello sguardo delle quali non ho mai visto rassegnazione, persone che hanno generato bambini sempre curiosi di me, allegri e sorridenti, persone dalle quali ho imparato che non c'è da aver paura a stare in mezzo a loro.








 Inoltre viaggiare con il desiderio di voler offrire qualcosa di concreto agli altri rende il viaggio più umano e consente di conoscere situazioni e luoghi assolutamente inaccessibili altrimenti: mi auguro solo di poter continuare a godere di una salute decente onde poter andare avanti nel mio percorso, consapevole del fatto che il mio impegno - la mia offerta - è poca cosa, ma è già qualcosa.







Se fra chi leggerà queste righe ci sarà qualcuno che vorrà aiutarmi ad aiutare quei bambini io non posso che anticipare - qui ed ora - il loro ringraziamento sincero unito al mio personale.








                                                           Gaetano +39.391.4147793






P.S.: È possibile sostenere i progetti di Bambini nel Deserto con una donazione diretta tramite bonifico bancario ONG Bambini nel Deserto Onlus – IBAN: IT 24 G 01030 12900 000001500048 – Causale: «Erogazione liberale insieme a Gaetano per BnD».

Le tappe più significative della storia di Bambini nel Deserto
2000: Bambini nel Deserto  nasce come Associazione di Volontariato e Onlus (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale), riconosciuta dal Comune e dalla Provincia di Modena e dalla Regione Emilia Romagna.
2002: Bambini nel Deserto completa il primo progetto di Cooperazione Internazionale nel Sahel (Mali).
2003: Bambini nel Deserto avviai primi progetti in Burkina Faso, Niger e Marocco.
2004: Bambini nel Deserto apre le prime sedi in altre città italiane e comincia a realizzare progetti in Mauritania.
2008: Bambini nel Deserto è riconosciuta come ONG (Organizzazione Non Governativa) dagli Uffici della Cooperazione Internazionale del Ministero degli Affari degli Esteri e dal Ministero della Cooperazione Decentralizzata del Governo del Burkina Faso.
2009: Bambini nel Deserto è accreditata presso la Comunità Europea (iscrizione al PADOR) e conclude il primo progetto finanziato da UNDP (United Nations Development Programme).
2010: Bambini nel Deserto è riconosciuta come ONG dal Governo della Mauritania e da quello del Ciad, paese in cui – su mandato di Unicef e World Food Programme – interviene per la prima volta in occasione di un'Emergenza Umanitaria.
2013: Bambini nel Deserto riceve il prestigioso Energy Global Award Morocco per il progetto realizzato nell'oasi di Tata (Marocco).
2014: Bambini nel Deserto completa il primo progetto finanziato dal MAE (Ministero degli Affari Esteri). Per la prima volta un progetto di Bambini nel Deserto è segnalato dal Consolidated Appeal Process di OCHA (United Nations Office for the Coordination of Humanitarian Affairs).

Sede legale nazionale via A. Casoli, 45 –41123 Modena Tel. +39 335 6121610 – sede@bambinineldeserto.org