domenica 5 febbraio 2017

Considerazioni diverse....

Sabato 04.02.17
Benin, centro Songhai (www.songhai.org): una eccellenza africana che partendo dall'agricoltura si è diversificata in diversi settori creando un marchio per i propri prodotti.


Senegal: paese prevalentemente agricolo.
Uno più uno eguale due: perché non realizzare un mini centro Songhai qui?



Questo è il pensiero che mi gira per la testa da un po di tempo, da quando ho iniziato a pensare che un intervento del genere potrebbe offrire diversi vantaggi ad una intera comunità.


Mi sembra una buona alternativa per offrire professionalità e lavoro a chi sogna la piroga con destinazione Europa.


Ho in mente una realtà imprenditoriale & umanitaria a impostazione cooperativistica che includa alloggi, scuole e dispensario attorno al posto di lavoro, tutte realizzazioni che porterebbero beneficio ai villaggi vicini ai campi coltivati.


Discorso da approfondire.



venerdì 3 febbraio 2017

Anche gennaio è andato...

Sabato 28.01.17
Mattinata a rilento: il lavoro svolto in questi giorni abbisogna ancora solo di alcune finiture, ma oramai è fatto.
Dopo la mia partenza il mio ospite tornerà qui per svolgere un lavoro introduttivo alla futura funzione di Facility Manager della quale c'è un gran bisogno; qualcuno dovrà farsene carico per il futuro.
Oggi la connessione è tornata accettabile in modo da consentirmi di svolgere del lavoro on line nell'attesa del rientro a Toubab Dialaw previsto per domani mattina.


Pausa relax sino all'orario dell'incontro di calcio Senegal – Cameroun per i quarti di finale della Coppa d'Africa; partita interessante e prolungatasi sino ai rigori.
Così come i Leoni hanno sbagliato un gol quasi fatto allo scadere del 120°, allo stesso modo hanno sbagliato il quinto tiro dal dischetto che ha lanciato in semifinale il Cameroun: in questo ambiente non se n'è fatto alcun dramma.


Terminata la cena Joseph ha richiamato l'attenzione dei commensali per dire due parole sulla nostra partenza ed altre di ringraziamento per quanto da noi fatto, donazione inclusa destinata al ripristino di 30 sedie e 40 coperture di materassi dell'internato.
Ho replicato brevemente ipotizzando di poter essere nuovamente qui per il futuro anniversario e anticipando il ritorno del prezioso beninoise “fili mi” durante il mese di febbraio: se son rose fioriranno - dicevano i miei antenati.


Domenica 29.01.17
Come dei veri signori siamo stati accompagnati sino a Kaolak - gare Dakar a bordo del pick up al servizio della congregazione Pieriste; questa volta il percorso è stato coperto in un'ora contro le quasi tre dell'andata.
Dopo aver agganciato un sept place prima che arrivasse all'allineamento di partenza in modo da conquistare due posti decenti, la vettura si è messa in strada alle 10.30 e verso le 13.30 ci siamo fatti lasciare a Damniado dove abbiamo evitato la vettura in locazione trovando poco dopo il veicolo giusto per noi. 
Così alle 14 siamo entrati in casa provando una sensazione di freschezza dopo aver viaggiato sotto il sole più intenso della giornata.


Nel pomeriggio escursione a La pierre  de lisse, una decina di km. oltre Tubab in direzione Saly: perché? Perché “fili mi” era venuto a sapere di una zona adatta al surf, uno dei vari sport praticati, e moriva dalla voglia di verificare il tipo di onda.


Ancora prima di arrivare sulla spiaggia avevo capito che si trattava di un posto esclusivo.
L'amico si è informato sulla possibilità di noleggiare una tavola, ma senza successo; allora ha notato due tipi che stavano uscendo dall'acqua con le loro attrezzature e li ha raggiunti per chiederne una in prestito.
Ottenuta la tavola non ha perso tempo a cambiarsi infilandosi nella spuma; da quel momento ho perso il contatto visivo con lui.


Dopo averlo ripetutamente cercato senza alcun risultato, passata quasi un'ora dall'entrata in acqua, l'ho visto riconsegnare al proprietario l'attrezzo.
Quando è arrivato era in un primo stadio di  ipotermia e non riusciva a smettere di battere i denti; l'ho coperto con tutto quel poco che era possibile ma la situazione non mutava.


In pratica i due che aveva contattato per la tavola erano dotati di muta dello spessore di almeno 5 mm. mentre la sua carica romagnola lo aveva spinto a entrare in costume a pelle nuda pensando di non incorrere in alcuna difficoltà.
Atto di spavalderia che si è risolto positivamente solo quando siamo rientrati fra le quattro mura domestiche.


Lunedì 30.01.17
Rientro definitivo nella quotidianità di T.D..
In mattinata mercato per acquisti di sopravvivenza, quindi un passaggio presso Les enfants de Ornella dove erano presenti due volontarie italiche, quindi un saluto a Giacomo appena rientrato dall'Italia con il quale ho affrontato l'argomento relativo al poste de santè inutilizzato da tempo e per il quale sarei stato pronto ad incontrare i vari capi locali, ma sembra proprio che il momento non sia maturo per una tale iniziativa.


Nel frattempo il gruppo residuo dei toscani si è materializzato per l'ora del pranzo che è così stato condiviso.
A seguire, quando la maggioranza si è recata alla spiaggia, con il pistoiese si è cercato di tirare le somme circa eventuali collaborazioni future; il discorso tra di noi troverà un epilogo prima della mia partenza e dopo la sua nuova visita a Sossop e Fissel.
Parlando di somme da tirare, sulla carta resta la possibile collaborazione a Fissel in ambito bambini portatori di handicap e in ambito ampliamento scuola primaria, quella a Sokone in ambito Calasanzio destinata alla costruzione di una scuola secondaria per bambini che altrimenti non potrebbero proseguire negli studi.
Dopo l'itinerario in Casamance da parte del mio assistente “fili mi” potrebbe vedere la luce un discorso nel settore agricolo sull'esempio del Centro Songhai in Benin; per quanto assai affascinante questo per ora è solo un altro argomento da verificare con amici genovesi e milanesi.
Verso sera mi sono impegnato ai fornelli per sfamare l'intero gruppo; quindi tre dei quattro hanno potuto profittare dell'ospitalità “maison” mentre l'ultimo si è sistemato presso Bengue Pokai.


Martedì 31.01.17
Mattinata alla maison dove il gruppo dei toscani si è ricompattato per l'ora di colazione; sul far del mezzogiorno è arrivata un'auto in carico al poste de santè de Fissel – organizzazione nel tempo spesso aiutata dai toscani - a raccoglierli per portarli in quella zona.
Nell'attesa ho parlato ancora a lungo con il pistoiese sia delle problematiche di questo paese che delle sue esperienze passate che hanno avuto per lui un costo emotivo non indifferente.
Il fatto che fra pochi giorni sarò in volo per ricacciarmi nell'italica routine mi sembra ancora lontano quando invece è ormai così vicino: di buon auspicio per l'imminente stagione estiva l'arrivo della prima prenotazione per l'ultima delle due realtà inserite sul portale Homelidays!