Martedì 18.XII.18
Consulenza
matrimoniale
Questa mattina di buon
ora Bruna e Fulvio si sono messi in moto: direzione Nagreogo.
Io avevo in mente
diverse cosette da svolgere oggi, ma già prima delle otto mi sono
trovato coinvolto all'interno del locale destinato a cucina in una
faccenda nella quale avrei preferito restarne fuori.
Essendo che le due
persone in questione mi chiamano papa Gaetano, gravitano a GI da
tempo, specialmente lei, hanno una certa differenza di età fra di loro (lei deve
avere circa dieci anni più di lui), controvoglia sono stato ad
ascoltare.
Inizialmente la lei mi
ha chiesto se il vestito che indossava fosse “provocante”; ho
risposto che no, che lo indossava bene e non ravvisavo alcun difetto,
anzi.
Il lui ha aggiunto che
la gonna, seppur arrivasse abbondantemente sotto al ginocchio, sulla
parte bassa del retro presentava una fessura e quindi, se la lei si
fosse inchinata per qualche motivo in avanti, avrebbe potuto destare
sentimenti contrastanti negli osservatori.
Ho precisato che il
mio era un parere da occidentale e pertanto qui non avrebbe avuto lo
stesso valore; partendo da questa diatriba che evidenzierebbe
mancanza di rispetto della lei verso il lui, si è rapidamente
passati a comportamenti del lui non condivisi dalla lei.
In particolare uno
avvenuto recentemente: lui non l'aveva avvisata che sarebbe andato
con la mobilette di lei a fare un servizio in orario ormai notturno.
Durante quella uscita il lui è finito fuori strada a causa di un camion che ingombrava la carreggiata oltre il dovuto , ha scassato la mobilette, si è fatto male in
più parti del corpo, ha perso il cellulare e, dulcis in fundo, aveva
perso il portafogli. Questo gli è poi stato restituito privo però della
cospicua somma - per loro - di Fcfa 25.000.
A questo punto la lei
se ne è andata affermando che tutto fra loro era finito.
Quando sono rimasto
con lui egli, con una intonazione di voce costante dal tono basso,
roba da addormentarsi in fretta, ha cominciato a lanciarsi in un
discorso a largo raggio affermando che lui è figlio di un capo o
vice capo villaggio di etnia Mossi, che lui non mente, che lui è
rispettato anche se non ha un lavoro che gli assicuri entrate
quotidiane certe, che ha amici che stanno per entrare nell'Armée de terre (non
ricordo in qualità di che) e che probabilmente anche lui potrebbe
essere ammesso (effettivamente dispone di un fisico da granatiere di
Sardegna), che ha viaggiato in molti paesi qui attorno sapendosela
cavare in ogni situazione, alcuna anche grave (mi ha fatto vedere che
la tibia della gamba sinistra è stata colpita da proiettili), ma che
ora non ha più un tetto dove andare a riposare dopo la dichiarazione
ultimativa e senza appello di lei.
A un certo punto non
mi è chiaro se stesse invocando un mio intervento economico a suo
favore, certo è che poco dopo l'ho salutato anche con un certo
dispiacere perché mi era sembrato sincero. Gli avevo chiesto quale
fosse la sua religione e mi aveva risposto che non è ancora
battezzato ma che frequenta la chiesa di lei.
Passato un po' di
tempo è arrivata una Signora per consegnare un bel quantitativo di
Beurre de Karitè destinato ai ragazzi di Cinema du Desert prossimi
al rientro in Italia dopo la missione in Costa d'Avorio: mi sono
intrattenuto con costei, ho ricevuto una sua richiesta, ho consegnato
i quattrini.
Tutto a posto.
A questo punto appare
la lei e non mi dice nulla sullo specifico, ma all'ora del pranzo ho
chiesto se fosse veramente finito tutto fra loro due: no, mi ha
risposto, la relazione continua come se nulla fosse accaduto.
A volte una consulenza
matrimoniale si può fare anche stando zitti!
Mentre gli allievi
stavano eseguendo dei disegni relativi alle parti tecniche del motore
in maniera un po' approssimativa, ecco arrivare la chiamata di Abbas
pronto a raggiungermi con il lavoro eseguito: accidenti che velocità!
A prima vista non sono
rimasto entusiasta, ma si tratta sempre di un lavoro unico eseguito esclusivamente per
me! Quando però ha voluto controllare le misure mi sono reso conto
che la testiera del letto era stata realizzata in maniera accurata.
Per non fargli buttare
via un lavoro già eseguito mi sono inventato un altro utilizzo per
quel pezzo, previo smontaggio completo e ricomposizione in altro
modo.
Resta il fatto che la
testiera deve essere rifatta: quindi altri soldi sperando che non
vengano commessi errori (ho visto che aveva tanta difficoltà a
capire come avrebbe dovuto fare e l'ho invitato a chiamarmi per
risolvere qualsiasi problema prima della consegna).
Quando sarò di
ritorno in Italia mi piacerà sicuramente di più quest'opera, però vorrò
fare un giro al Grand Marché per vedere cosa offre in questo settore e a quali prezzi.
Quando stavo lavorando
sui libri dei ragazzi è arrivata la telefonata di Davide di Cinema
du Desert: è appena giunto a Ouaga e mi ha chiesto se possiamo incontrarci
domani verso sera nel luogo dove lascerà il Camion in custodia.
Certamente, a domani!
Giovedì 20.XII.18
Dopo la telefonata di
Davide, martedì sera mi sono messo a cucinare qualcosa con
l'intenzione di preparare un sugo a base di cipolla, aglio, pomodori,
carota, melanzana, zucchine e olive: tanto per non lasciare troppo a
lungo le verdure nel frigo.
In realtà ho capito
subito che non avevo tanta voglia di mangiare per cui ho evitato di
mettere su la pasta e mi sono accontentato di un po' di quel sugo
accompagnato da due uova.
Con una certa
difficoltà ho completato la cena; mi sentivo stanco e quindi sono
andato a letto prima rispetto al solito, con il conforto di A/C.
Ad un certo punto mi
sono svegliato rigirandomi per il letto con la netta impressione di
non stare bene; ho guardato l'ora pensando fosse già mattina, invece
erano le 00.20 di notte!
Da quel momento ho
dormicchiato senza riposare, rigirandomi e sentendo che se mi fossi
alzato avrei potuto vomitare.
Forse sarebbe stato
meglio, ma la pigrizia mi ha tenuto disteso; solo verso le sei ho
fatto una visita in bagno per poi bere qualcosa: avevo la gola
secchissima.
Quando mi sono alzato
definitivamente dal letto mercoledì verso le 6.30 sapevo già che
avrei vissuto una giornata difficile: le avvisaglie sono diventate
presto manifestazioni esplicite per cui oramai la situazione si era
definita.
Ho pensato a come io
sia costantemente attento nell'usare solo acqua imbottigliata e a non
prendere nulla che possa arrecarmi danno, salvo il moka caffè che
qualche volta è stato fatto con acqua di rubinetto.
Lunedì sera avevo
mangiato al ristorante insieme a Bruna e Fulvio, martedì a
mezzogiorno avevo consumato riso in bianco con cavolo e fagiolini
forniti dal banco su strada di fronte a GI, la sera invece quel sugo
con due uova: non riuscivo a identificare la falla nel mio sistema
alimentare, ma l'intestino era stato colpito ed aveva reagito
(seppure sia da me costantemente accudito a base di lactoflorene più
vari tipi di integratori alimentari trovati fra la mercanzia che i
volontari lasciano alla fine della loro missione).
Quindi mi sono sorbito
un te senza nulla poter ingerire, poi mi sono sdraiato sul letto
dormicchiando sino a quando mi sono deciso a misurare la febbre:
niente di che, 37.5° nel momento di massima, ma con un cerchio alla
testa permanente. Nel pomeriggio ho assunto un beverone a base di
zenzero misto a frutti di bosco nel quale ho versato anche della
vitamina C che non fa mai male.
Solo la pastiglia di
paracetamolo che mi sono deciso ad ingurgitare più tardi ha dissolto il dolore
alla testa lasciando fluire un po' di quell'energia che per tutto il
giorno non ho avuto.
Messo al corrente
della situazione, Davide ha deciso di venire sin qui sia per
salutarmi che per accertarsi del mio stato e portarsi via il Beurre
de Karité: sempre cordiale e disponibile era in compagnia di Filippo
con il quale ha condiviso la missione.
Mi ha ricordato che lo
avevo conosciuto una volta che avevo partecipato ad una serata Cinema
du Desert vicino a Rovereto, serate organizzate in varie località
della provincia di Trento in osservanza agli impegni assunti con uno
sponsor locale.
Tutti insieme abbiamo
parlato della loro missione dedicata questa volta alla Costa
d'Avorio, paese del quale mi hanno parlato molto bene.
In particolare mi
hanno detto che nella stessa località marina dove tre anni fa
avvenne un attacco terroristico è insediata da molti anni una
iniziativa che fa capo al gruppo Abele di Torino, iniziativa che
spazia in vari campi e che funziona per la dedizione di una coppia
italica che vive in loco: proprio la presenza costante sui luoghi
dove si sviluppano progetti fa la differenza, ed io lo so molto bene.
Mi hanno raggiunto
utilizzando una Toyota Rav4 di una amica italiana impegnata con un
importante incarico all'interno di un progetto della Cooperazione
Italiana, ma attualmente non in Burkina; oggi, finito di sistemare
camion e attrezzature presso le suore Camelliane, dopo aver offerto
al personale dell'ospedale una serata di Cinema du Desert, si
recheranno in aeroporto per il rientro a casa con volo notturno
Turkish dove Davide, oltre alla compagna, questa volta troverà ad
attenderlo anche il piccolo pargolo.
Mi ha confidato che
avrebbe voglia prossimamente di vedere un'altra Africa, quella della
Namibia e del Sud Africa: per questo pensa di imbarcare il suo
gigante a Lomè -Togo per setacciare un'altra parte di mondo
africano.
Anche durante questo
breve incontro ho avuto confermate le positive impressioni che avevo
avuto altre volte: questi sono ragazzi speciali che sanno fare un po'
di tutto, che sanno cavarsela in ogni situazione , dotati di una
grande capacità di comunicare perché forniti di tanta empatia.
Dopo la loro visita,
durante la quale avevo cominciato a sentirmi più in forze, ho deciso
di riprendere una alimentazione minima: patate bollite condite con
olio e limone + formaggini LaVacheQuiRit – sottotitolo: A Vaca que
ri.
La febbre intanto era
scesa a 37° e probabilmente la cosa si può dire risolta.
Infatti oggi, anche se
non ancora al 100%, sono in grado di riprendere le attività
lavorative mettendo il naso un po' qua e un po' là: ho spinto lo
psicologo a concretizzare le visite mediche che BnD ha deciso di far
fare ai ragazzi, ho verificato con Moustapha la necessità di
chiedere ad Abass l'artista di provare ad ampliare il suo discorso indirizzandolo anche al
disegno tecnico, ho fatto rimuovere un cadavere di una mobilette che
occupava l'ultimo ponte nell'atelier, ho concordato con Roland
l'incontro domani con un fabbro esperto per capire se potrebbe
diventare il formatore nel settore della saldatura in tempi brevi,
visto che i quattrini per questo sviluppo sono stati reperiti.
Inaspettatamente è
arrivato Martin, lasciato qui dal vieux, come lui chiama lo zio
Pascal presso il quale vive dopo la morte del padre: si è collocato silenziosamente davanti ad un monitor come fa sempre.
Per precauzione oggi
resterò tutto il giorno qui affidandomi a qualcuno per piccoli
acquisti all'esterno.
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