domenica 24 febbraio 2013

Rientro a San Rafael


Sabato 23.02 – Oggi Rito è arrivato alle 6 a.m. e poco dopo si è dedicato ad un ultimo particolare riguardante il Nomade: si è trattato di una sciocchezza, ma c'è voluto più tempo del previsto a sistemarla.
Quindi è venuto il momento del conto; sono stato accompagnato in Oficina = ufficio dove il genero ha prontamente stilato a mano la fattura di ben 4.800 Cordoba, cifra importante qui, pari a 200 USD.
Se penso a quanto lavoro è stato eseguito, ai pezzi mandati e tornati da Managua, a quelli cercati con il campione, lì trovati e poi recapitati, al retrotreno smontato, rinforzato e rimontato, a tutte le ulteriori piccolezze sistemate, oltre alla capacità e responsabilità dimostrata da Rito, all'ospitalità concessami nel cortile, devo dire che il conto è stato pari ad un'inezia, tant'è che, tornando sull'argomento avantreno, ho concordato con Rito il tipo di intervento da realizzare e la prossima settimana gli affiderò nuovamente il Nomade in modo che, nello stesso tempo impegnato per la ricopertura dei pneumatici, egli possa sistemare la parte meccanica che mi ha creato le maggiori preoccupazioni da inizio viaggio.
L'allineamento non è invece stato possibile per questioni tecniche dipendenti dall'apparecchiatura che è risultata incompatibile con il Nomade.


Lungo la strada per San Rafael l'apparato frenante ha sempre risposto bene alle sollecitazioni: è incredibile come l'atteggiamento di guida possa cambiare rapidamente appena si ritrova una sicurezza che per tanti chilometri non c'era più stata.


Me la sono presa comoda fermandomi a riprendere alcune immagini fotografiche e a consumare la pausa pranzo; 


all'arrivo a San Rafael ho puntato la chiesa pensando di trovarci Frey Damiano in modo da alleggerirmi dei medicinali e di abbigliamento appositamente selezionato dal mio guardaroba, ma sia la chiesa che la canonica erano chiuse inducendomi a proseguire per Nazareth.


Oggi i medici spagnoli avevano già terminato il loro lavoro ed avevano lasciato la clinica che in queste condizioni mi è sembrata quasi abbandonata; ho allora dialogato con Carmen per programmare la mia settimana entrante con loro, mi sono guardato un po' attorno, sino a che la Brigada è ripassata in serata invitandomi a condividere la cena con loro in un locale di nome Snoopy.


E' stato gradevole conversare con loro, in particolare con la persona che riveste il ruolo del medico di famiglia, avendo facilmente trovato tanti spunti sui quali argomentare, suscitando l'interesse dei nicaraguensi dell'asociacion presenti.
La sorpresa è venuta al ristorante in quanto mi aspettavo di ordinare qualche cosa mentre invece è stato usato il locale per consumare il cibo predisposto dalle cuciniere dell'organizzazione che per l'occasione era rappresentato da due grandi teglie di pizza e da dell'insalata.


Non sono un gran consumatore di pizza nel suolo natio, ma mai avrei pensato di trovarmela di fronte in Nicaragua, paese che, se cerchi di conoscerlo meglio, si rivela ricco di inimmaginabili sfaccettature.
Ad esempio, affrontando temi di un certo spessore con chi è disposto a parlarne, ho ulteriormente indagato su Somoza, i Sandinisti e la realtà di oggi apprendendo quanto segue : l'ex capo sandinista Noriega, sconfitto sul campo dai contras = U.S.A., è oggi il presidente della repubblica avendo ottenuto consensi schiaccianti alle ultime elezioni.
Solo che il sistema di potere messo in atto è più simile ad una dittatura destrorsa che altro. Nel paese c'è chi si lamenta, ma di fatto non esiste un'opposizione perché qui si dice che se la sia comprata con i soldi pubblici.
Il diffuso modesto livello culturale presente nella popolazione consente a qualcuno di detenere il potere in maniera quasi assoluta solo per il fatto che, avendo donato una gallina a famiglia, questo basta ad accontentarla ed a renderla pro, perché comunque è stato dato qualcosa marcando così una differenza con l'atteggiamento tenuto dai predecessori verso i governati.


Ho avuto anche tanti altri ragguagli per me interessanti, ma che non riporto per non tediare chi mi leggerà: quando me ne sono uscito con l'affermazione circa il fatto che ogni paese ha il governo che la gente si merita ho sollevato un certo disappunto in chi mi ascoltava.
Certo è che se l'opposizione uscita dalle elezioni si lascia comprare e svanisce dissolvendosi nel nulla mi sembra che non ci sia più niente da dire.
Oggi è stata proprio una giornata di ampie e varie relazioni dopo le tante trascorse fra le mura del taller (e anche di differente soddisfazione).

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