sabato 23 febbraio 2013

Proseguimento di Pit Stop a Jinotega


Giovedì 21.02 – Stamane ho approfondito la questione inerente ai pneumatici coinvolgendo un gommista il cui taller è poco distante da quello di Rito.
Fra quelli che erano sul tetto ne ho scartato subito uno così ora ne verrebbero ricoperti cinque: in questo modo dovrei essere in grado di acquisire autonomia teorica sino all'Argentina, paese dove la situazione dovrebbe essere più favorevole per le sostituzioni che si renderanno necessarie.


Dopo aver trafficato dentro e fuori la buca è giunto il momento in cui è arrivato il pacchetto contenente il supporto motore, mentre per il servofreno si è reso necessario l'invio a Managua anche della pompa; il che vuol dire che forse per domani sera potrei essere in ordine di marcia.
Verso le 11 ho lasciato casa con l'intento di accedere ad una connessione e poi cercare di fare un minimo di acquisti; ho così appreso attraverso una telefonata by skype con la base operativa che il booster di ricambio non è ancora stato rintracciato.
Ciò mi ha confortato sulla strada intrapresa localmente.
Avendo terminato tardi i miei lavori mi è sembrato opportuno pranzare in città e provvedere agli acquisti successivamente.


Ho consumato un pasto simile a quello dell'altro ieri, esattamente nello stesso luogo, al costo di 105 Cordoba = 4 USD, quindi mi sono guardato attorno percorrendo le vie della città senza trovare nulla di attraente e pertanto ho ripreso la via del ritorno, che è tutta in salita.
Perciò non ho acquistato la tanica dell'acqua per evitare di sovraccaricarmi, a parte che non ho visto rivendite di tale prodotto: inoltre l'offerta di frutta e verdura sulle bancarelle era così modesta da rendere limitate le scelte.


Rientrato a casa ho trovato il supporto motore già adattato e montato; invece circa l'irrobustimento dell'avantreno Rito mi ha riferito che le sue pensate non sono realizzabili.
Ho discusso su altre alternative ma, per un motivo o per l'altro, con le risorse disponibili qui sembra di essere in un cul de sac.
Per far scorrere il lavoro delle sostituzioni di cerchi e pneumatici ho fatto la spola da qui al gommista facendo rotolare lungo la strada i copertoni, esattamente come facevano i ragazzini in Europa nel primo dopoguerra a mo di gioco, e come ho visto fare nei tempi attuali in Africa.


Poi sono stato raggiunto sul cellulare di Rito da una chiamata di Carmen tendente a sapere come stavano procedendo le cose: non me l'aspettavo perciò ho maggiormente gradito l'interessamento dell'asociacion materializzatosi attraverso la sua voce.
A fine giornata Rito ha iniziato a saldare il cerchio che non aveva più tenuta; ho capito perché perdeva aria, c'era una crepa piuttosto lunga alla quale in Arizona avevano posto rimedio inserendo una camera d'aria, mentre con il lavoro attuale il cerchio, che comunque continuerò ad utilizzare per la ruota di scorta, dovrebbe diventare sicuro come prima.


Ho appreso che in questa nazione la ricopertura dei pneumatici risulta più costosa che altrove: domani ne saprò di più.
Fra una saldatura e l'altra, a fronte di un piccolo argomento da me introdotto, Rito si è lanciato in un lungo discorso molto articolato e complesso per cui si è visto costretto a lasciare l'officina oltre alle 7 p.m., quando normalmente ciò accade attorno alle 6 p.m..
Per la sera cena “francescana”, imbastita con le poche scorte delle quali il Nomade è rimasto dotato.

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