sabato 31 dicembre 2016

Fuori il 2016 & Dentro il 2017; altro giro, altra corsa.



Sono già due giorni che mi trovo temporaneamente ospite di Yaques nella casa che avrò in carico fra poco.
Quando è stato il momento di firmare il contratto ho voluto venisse precisato quante persone dispongono delle chiavi perché alla fine si tratta di una condivisione più che di una locazione pura; inoltre ho chiesto di rettificare la clausola della cauzione proprio per il motivo appena citato e di conseguenza l'importo previsto pari ad una mensilità è stato ridimensionato così come ho precisato.


Tenuto conto che il proprietario tornerà in Francia – Normandia/Rouen il giorno 11, che il figlio verrà qui probabilmente ogni fine settimana, che un altro tizio dorme in una appendice ma usa bagno e cucina, che Yacine – la persona di fiducia del proprietario - è qui tutti i giorni spesso con i due figlioletti al seguito, il mese di gennaio risulterà più che condiviso.


Attivata la connessione via modem ho constatato come sia più cara rispetto al Burkina: me ne farò una ragione.




Solo a pomeriggio inoltrato ho effettuato una passeggiata sulla spiaggia verso il “centro storico”: ho incrociato un pescatore che entrava in acqua (da me percepita a livello dei piedi come piuttosto fresca) sino alla vita e dopo aver lanciato la rete in un battibaleno gli ho visto estrarre alcuni pesci; sulla spiaggia ho inavvertitamente calpestato due meduse di notevoli dimensioni mentre vari gruppi di ragazzi giocavano al pallone li attorno con grande determinazione.



Più mi avvicinavo al “centro storico” più notavo esposizioni di venditori, spesso Rasta, e la presenza di bianchissimi bianchi per lo più datati. Non so dire se proprietari delle case che sovrastano la spiaggia in continua erosione o se villeggianti da albergo, comunque in netta minoranza rispetto al nero dominante sia dei locali che della roccia scura affiorante dalla sabbia e che presenta due grandi asperità completamente attorniate dall'acqua posizionate in un punto in cui la spiaggia ne resta spezzata.



Quando sono passato a vedere ciò che c'era dall'altra parte effettivamente ho trovato una situazione completamente diversa, più da villaggio storico, con tante piroghe sulla spiaggia, ragazzini impegnati nel gioco del pallone, ma anche donne che facevano la spola dal pozzo a casa con il carico sulla testa e montoni golosi di plastica e legnetti impegnati a fare scorpacciate (si fa per dire), mentre dei notabili in abito tradizionale, in parte seduti e in parte in piedi, davano la sensazione di riposarsi amabilmente controllando tutto attorno.





Appena sopra la spiaggia, su stradine fatte di sabbia e ruderi maciullati, si sviluppa una zona di vendita articoli artigianali per cui non si scappa dai continui inviti a soffermarsi.
La cosa più curiosa, ma oggi non ero troppo in vena ed ho scartato qualsiasi approccio, è stata una scenetta gestita da alcune ragazzine fra le quali la giovanissima leader voleva che prendessi una busta strapazzata dove lasciare probabilmente qualche moneta dopo averne letto il contenuto; ma dato che già altre ragazzine in precedenza avevano fatto seguire il saluto da una richiesta di denaro che non avevo gradito, ho bofonchiato qualcosa allontanandomi.


Con l'attivazione del modem portatile ho passato del tempo impegnato a sbrigare corrispondenza, in particolare con il Presidente BnD in riferimento alla visita al villaggio del”forage” in merito alla quale desideravo fosse edotto.



L'anno 2015 lo avevo chiuso in Africa, allora con la visita di amici italici che questa volta non ci saranno; ma il tempo non attende e a breve si chiuderà il 2016 ancora in Africa da dove invio un augurio a tutti le persone di buona volontà per trovare nuove positive energie da investire nell'anno che verrà.


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