venerdì 22 marzo 2013

Appendice 2) a gran finale


Giovedì 21.03 – Con il fresco del primo mattino mi sono deciso ad accedere al garage per liberarlo di quanto stava davanti al contenitore con il vecchio semiasse; una volta raggiunto l'obbiettivo sono riuscito a sfilare ciò che ho pensato potesse servire.
Quando si è presentato sulla scena Pacho, il capo, ho sottoposto i pezzi; peccato non esserci già capiti ieri quando avevo cercato di comunicargli che disponevo di certi ricambi, comunque lui ha risposto che valgono come polvere di oro, ha preso ciò che ha ritenuto utile ed è partito per il taller del tornitore.
Io ho atteso che Santiago, il fratello taxista, fosse pronto per poter essere accompagnato al cyber.
Dopo aver concordato di essere prelevato da lì alle 12.30, che brutta sorpresa ho avuto nel trovare cyber chiuso per tutta la giornata.
Mentre cercavo l'alternativa sono arrivati due motociclisti con targa Ontario – Canada bisognosi come me di connessione; mi hanno suggerito di avvicinare McD, cosa che ho subito fatto anche perché mi sembra che qui l'aria sia ogni giorno più pesante ed io ho bisogno di respirare fresco.
Con una consumazione minima di USD 1,95 mi sono trattenuto fin che ho potuto, ma senza riuscire a sistemare la faccenda del rimborso o di un nuovo volo: la mia interlocutrice stamane non era in postazione.
Ad un certo punto, spinto dalla necessità, mi son deciso a chiamare telefonicamente l'ufficio in Costa Rica con il mio inglese da sopravvivenza, utilizzando Skype.
Dopo aver spiegato la situazione (ma ormai la conoscono in molti lì perché ho già inviato un tot. di emails), ho capito che nel giro di mezz'ora avrei ricevuto un aggiornamento.
Nell'attesa ho appreso da LaRepubblica la notizia della morte di un grande atleta azzurro, uomo difficile e grande professionista: Pietro Mennea, di parecchi anni più giovane di me!
Prima di lasciare McD per limiti di tempo ho inviato un'altra email a Condor pensando che ormai sarà quel che sarà: forse sarà meglio prima passare lunedì da WWL e dopo pensare al volo di rientro.
Aggiornamento ore 13.00 – Dopo essermi posizionato nel luogo concordato con il taxista con pochi minuti di ritardo, non avendolo incontrato, verso le 12.45 l'ho notato sulla strada. Mi sono precipitato ma ormai era già oltre: che fare? Attendo ancora 5' e poi mi avvarrò di un altro taxi, ho pensato. Proprio quando il taxi alternativo ha fatto il primo metro ho visto il mio parcheggiarsi davanti; chiedendo scusa sono sceso e mi sono infilato sull'altro. Arrivato al taller ho trovato il pezzo lavorato che dovrebbe consentirmi di riprendere a viaggiare. Praticamente di due parti a disposizione ne è stata ricavata una più lunga dell'originale.
Aggiornamento ore 15.00 – Il montaggio è in fase avanzata e sono in attesa dell'arrivo del momento della prova. Intanto, per non sbagliare, il meccanico, il quale mi aveva chiesto USD 50 per il lavoro di tornitura ricevendone da me 60, guarda caso mi ha informato di averli spesi per intero.
Mi ha già chiesto anche il rimborso dell'olio e del grasso acquistati, USD 24 e spiccioli, diventati 25; fra un po' arriverà la botta del suo conto per saldare il quale dovrò effettuare un ricco prelevamento (che poi sarà più di uno perché il sistema non eroga che un certo tot. per operazione in modo da poter moltiplicare i propri addebiti unitari.
Appena tutto è stato sistemato il capo meccanico, il figlio ed io siamo partiti a bordo del Nomade per effettuare il test drive; ero quasi restio a mettere in moto, una certa preoccupazione mi è rimasta dentro anche se il meccanico appare sicuro di ciò che è stato fatto.
Mi sono state indicate strade di vario genere, con pendenze da affrontare anche superiori a quella sulla quale il Nomade si era piantato lunedì sera, e lui si è mosso fluido senza lasciar trapelare nessun “ruido”.
Tornati alla base è stato rimontato il paramotore ed eseguito un allineamento con lo spago, tanto per avere una sicurezza in più visto che Pacho sostiene che l'avaria è avvenuta a causa del mancato allineamento (ruota sx aperta verso l'esterno, meccanismo del semiasse spinto fuori dai bordi).
Mi sono allora deciso a riprendere il taxi sia per connessione wifi che per prelevamento quattrini.
Il collegamento è stato assai utile in quanto stava bollendo in pentola la perdita totale dell'importo a suo tempo versato (già alto di per sé) e, sul filo di lana, contando sulla differenza di un'ora fra qui e Costa Rica, forse sono riuscito a salvarmi in corner con un versamento addizionale di USD 250 per volare venerdì 29 verso l'Europa.
L'operazione del prelevamento ha messo in luce quanto stia perdendo colpi; introdotta la carta e poi tolta per proseguire, inserito il codice e l'importo da prelevare, una serie veloce di schermate mi ha fatto trovare don la fessura dove inserire la carta lampeggiante, zero denaro emesso e targhetta rimangiata!
Ho chiamato Santiago solo per avere qualcuno a cui spiegare cosa era successo, consapevole che in questi casi nessuno è in grado di intervenire. Per fortuna che mi ero fatto portare presso la macchina inserita negli spazi della stessa banca e non in un centro commerciale. Mentre l'agitazione del primo momento lasciava spazio alla riflessione, ho capito che la carta la stavo tenendo in mano in quanto questo tipo di dispenser, dopo avera letta, te la fa togliere per proseguire l'operazione.
Ho poi capito che l'erogazione non era avvenuta per incompatibilità fra la richiesta e la disponibilità. Sono passato all'utilizzo di un'altra carta riuscendo nell'intento.
Pancho mi aveva richiesto USD 450; quando gli ho spiegato che i tempi trascorsi qui mi avevano arrecato il danno della perdita dell'aereo ha abbassato a 425. Io allora ho colto con un sorriso il suo ribasso e ciò l'ha indotto a passare a 400: alla fine si è dimostrato meno esoso di quanto avessi pensato, Mi ha chiesto di chiamarlo una volta arrivato a Panama per informarlo sull'esito del viaggio.
Intanto il fratello, che avevo saputo aver lavorato come taxista a Panama, interpellato circa la conoscenza di qualcuno in loco, mi ha parlato di sua moglie o ex moglie, non ho capito, che potrebbe aiutarmi a muovermi nel caos della city.
Si è dato da fare e dopo varie telefonate mi ha raggiunto a bordo per comunicarmi che verrà con me domani e poi se ne tornerà con un mezzo pubblico. Mi pare strano che voglia rinunciare agli ultimi giorni della fiera visto che mi ha informato che in questi giorni lavora tutta la notte sino alle cinque del mattino.
Vedrò fra poche ore se sarà pronto a salire a bordo, in caso contrario è stato comunque gentile a propormelo.
Devo dire che avere uno della famiglia del meccanico a fianco nel trasferimento non mi dispiacerebbe, mi darebbe quel pizzico di sicurezza che mi è venuta a mancare.  

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