Fra
le varie cose il giorno di venerdì 29 a Panamà city è festa;
l'ufficio Condor normalmente è aperto solo di martedì e venerdì,
quindi io dovrò riuscire ad incastrare questo impegno con unica
chanche il 26, prima o dopo il controllo di Polizia al quale il
Nomade dovrà sottoporsi ante consegna a WWL in Manzanillo.
Dell'albergo
ho deciso di non preoccuparmi: qualche soluzione in proposito la
troverò in maniere estemporanea, e se dovesse esserci la
possibilità di concatenazione, male che vada potrei passare la
notte in aeroporto.
Ho
anche avuto notizia che usando una delle mie carte di credito,
quelle che materialmente sono ancora in Italia, proprio per
prenotare l'albergo on line ci sarebbe stato un segnale di allarme
a fronte del quale la carta sarebbe stata bloccata d'autorità da
parte dell'ente emittente: misteri tecnologici nei quali è meglio
non entrare.
Alle
16.30 è passato il taxista, che poi è il fratello di Pacho, il
capo della baracca, a prelevarmi: avrò bisogno dei suoi servigi
fin che sarò qui bloccato e perciò ho concordato con lui una
tariffa abbonamento per non farmi ciucciare ogni volta 5 USD.
Tornato
a casa ho provveduto a sostituire l'adattatore della presa di
corrente con un altro in buone condizioni: a me basta che regga una
decina di giorni, e se ci riuscirà poi passerà onorevolmente
nella raccolta dei souvenir.
A
conclusione di una giornata sostanzialmente dalle attese deluse
devo dire che chi ha immaginato sin dall'origine questa “piece
tatrale” è sicuramente un regista dalle infinite sfaccettature e
di supreme capacità: dopo aver fatto vivere vari episodi al
protagonista ha portato la platea a tirare un sospiro di sollievo
quando tutte le tessere delle prenotazioni si sono incastrate per
poi mischiare ancora il mazzo lanciando le carte per aria in caduta
libera nel colpo di scena che spiazza anche le menti più
riflessive.
Mercoledì
20.03 – Ricapitolando, la situazione sembra sfuggire al controllo
locale: sono le ore 9.00, è in corso lo smontaggio del gruppo
cambio-differenziale.
Le
parti che risulteranno logorate non sarà certo possibile trovarle
qui, e molto probabilmente sarà difficile trovarle anche in madre
patria.
Ci
vorrebbe un buon tornitore capace di ricostruirle in modo da poter
percorrere anche solo 3.000 km., tutti quelli che mi servono per
raggiungere una officina italica.
L'avaria
in corso ha messo in evidenza ancora una volta che la funzionalità
del motore è perfetta, solo che la potenza che esso è in grado di
sviluppare non può essere trasmessa a causa di alcuni raccordi
forse consumati in maniera anomala.
E'
come quando una persona in buon stato di salute fisica cade in
depressione; all'improvviso tutte le sue energie sembrano perdersi,
l'individuo si sente incapace e impotente, resta bloccato, e ciò
che sino al giorno prima era semplice a compiersi, il giorno dopo
diventa impossibile.
Nel
caso meccanico la riparazione, per quanto complicata dalle
difficoltà di reperimento delle parti o dalla loro ricostruzione,
essa risulterà sicuramente più semplice ed il recupero più
rapido, anche se non è dato sapere per quanto tempo potrà durare.
In
Senegal mi era stato assicurato il rientro in Italia, ma il tempo
di quella riparazione al meccanismo del quinto rapporto del cambio
finì appena passato il confine Mauritania – Marocco innescando
le peripezie di Dakhla che costrinsero il Nomade ad un rientro su
carro.
Ora
è ancora il complesso cambio-differenziale a imporre lo stop.
Quello avariato era stato integralmente sostituito dopo una lunga ricerca che aveva evidenziato le difficoltà nel reperimento delle parti di ricambio quando un veicolo è già datato. E ciò anche perché la Fiat non ha realizzato questo componente eguale per ogni tipo di Ducato; alla fine la parte compatibile si trovò a Firenze presso un demolitore, fu revisionata, poi montata e per 45.000 km. non diede alcun segnale circa ciò che stava per succedere.
Quello avariato era stato integralmente sostituito dopo una lunga ricerca che aveva evidenziato le difficoltà nel reperimento delle parti di ricambio quando un veicolo è già datato. E ciò anche perché la Fiat non ha realizzato questo componente eguale per ogni tipo di Ducato; alla fine la parte compatibile si trovò a Firenze presso un demolitore, fu revisionata, poi montata e per 45.000 km. non diede alcun segnale circa ciò che stava per succedere.
A
Jinotega era stato cambiato l'olio all'apparato e sicuramente Rito
si sarebbe accorto di eventuali residui ferrosi così come qui è
avvenuto ieri al momento dello scarico.
Da
allora il Nomade ha percorso poco più di 1.300 km.; sto pensando
che la variante apportata all'altezza da terra dell'avantreno
potrebbe essere la concausa dell'avaria, e ciò in quanto la
trasmissione si potrebbe essere trovata improvvisamente a lavorare
con un angolo di incidenza diverso, tale da creare controforze che
potrebbero aver indotto alla dissaldatura del telaio e a tutto il
resto.
Per
ora questa è solo un'ipotesi elaborata da una mente che non
dispone di conoscenze specifiche in materia, anche se sembrerebbe
contenere dei dati tratti dall'osservazione galileiana della
realtà.
La
vita è una concatenazione di casualità; per salvaguardarsi
l'individuo non può che adattarsi ad esse utilizzando la propria
flessibilità, per quanto le specifiche condizioni ambientali
possano anche elevare a potenza le difficoltà sul percorso.
Mentre
il lavoro di smontaggio mi sembra procedere a rilento io mi guardo
attorno: non c'è gran che da osservare, ma qualcosa che che mi ha
incuriosito l'ho trovato.
Questo
luogo, chiamato taller=officina, consiste in un tetto in lamiera
sorretto da pali in ferro ed un pavimento di cemento, il tutto a
ridosso di una misera casetta dove abita il titolare dell'impresa,
il fratello taxista ed una sorella che mi sembra accudirli. In
fondo vi è un'appendice buia contenente attrezzatura. Sul lato
opposto alla casa vi è un cortile sul quale insiste un'altra casa.
Ebbene,
non ci sono servizi igienici per chi lavora, ma lungo il confine
con il cortile adiacente ho notato una specie di imbuto collegato
ad un tubo che sparisce nel terreno. Quando mi sono avvicinato ho
percepito odore di urina ed ho quindi dedotto che questo oggetto
probabilmente sopperisce alla funzione di un orinatoio.
La
casa a fianco, del tutto simile per modestia alle altre poste sui
lati della calle non asfaltata, è abitata da una famiglia che
dispone di ben due auto nuove, entrambe 4x4, auto che appartengono
ad una fascia superiore di mercato: ciò mi induce a pensare come,
nella scala delle priorità di questa persone, venga considerata
più importante la necessità dell'auto rispetto a quella di una
miglior qualità della casa.
Aggiornamento
ore 11.00 – La parte è stata smontata ed ora si attende il ritorno
del capo; si tratterà di fare delle considerazioni dopo
l'osservazione o di passare al proseguimento dello smontaggio dei
vari componenti.
Intanto
non oso pensare al momento del rimontaggio a causa dei vari tipi di
bulloni e dadi ammonticchiati in vari contenitori di plastica.
Aggiornamento
ore 13.00 – Il capo ha osservato ma non è stato in grado di
individuare l'origine dell'avaria; perciò bisognerà scendere nel
dettaglio e disarmare ulteriormente.
Buzzati
docet: nel regno dell'incomprensibile bisogna continuare sino a che
non si intravvede un barlume, e questo per ora non si riesce nemmeno
ad intuirlo.
Devo
cominciare a pensare di cercare un gruppo cambio-differenziale
completo per riuscire a lasciare Panamà o mi converrà giocare la
carta dell'imbarco con il veicolo non marciante?
Aggiornamento
ore 14.00 – Il capo si è messo a lavorare attorno al cambio, ma,
ahimé, sembra annaspare. Sia per non soffrire alla vista di questo
spettacolo che per evitare di metterlo in ulteriore difficoltà, ho
preferito allontanarmi.
I
pezzi sul banco sono intanto diventati sempre più numerosi e più
minuscoli; sono preso da dubbi circa l'aver consentito l'avanzamento
del lavoro in questo posto.
Finalmente,
dopo aver aperto la scatola del cambio, il capo mi ha comunicato che
tutti i componenti dentati sono in ordine. Ora questa verrà riarmata
e poi passerà a disamare ulteriormente il differenziale che, così
com'è ora, sembrerebbe altrettanto in ordine.
L'aiutante,
che poi è il figlio, avrebbe rimesso al loro posto anche i bulloni
che sono stati sforzati (modo di agire da “bergamasco” primi
'900), mentre il padre, su mio intervento, è subito partito per
acquistare il rimpiazzo.
Aggiornamento
ore 16.00 – Ora che anche il differenziale è stato aperto ed è
stato denudato il planetario con i quattro satelliti, il capo ha
affermato che è tutto a posto e che quindi ora andrà a controllare
i semiassi.
Accidenti,
questi erano stati smontati per primi dai ragazzotti i quali avevano
escluso che il problema fosse annidato lì, mentre ora è come
tornare indietro di 24 ore; comunque, di esclusione in esclusione, in
questo momento, se non fosse che anche l'aiuto meccanico era presente
al momento delle vibrazioni e dei lamenti, sembrerebbe una situazione
da malato immaginario (da Buzzati a Moliére).
Sono
curioso di attendere il verdetto sui semi assi.
Aggiornamento
ore 17.00 – Ciò che stavo attendendo si è manifestato: un segnale
forte e chiaro.
Il
segnale lo ha evidenziato la parte del semiasse collegato alla ruota
che a Playa Hermosa si decentrava: non so se si è trattato di una
tecnica, quella di tenere il cliente sulla graticola, nel dubbio
(discesa all'infermo) dato da situazioni sempre più complicate = ore
di lavoro eseguite inutilmente, per poi, a ritroso, identificare il
problema con aria di aver fatto un buon lavoro (salita in paradiso) .
Sarebbe stato un buon lavoro se si fosse arrivati dove si è ora già
nella giornata di lunedì.
Il
capo mi ha parlato dell'applicazione di una camicia da parte di un
tornitore, camicia che verrà applicata nella parte logorata. Non mi
sembra vero, ma voglio attendere l'effettuazione di un lungo
itinerario di prova prima di sciogliere le riserve.
Ora
il capo è partito per effettuare il lavoro così come me lo aveva
descritto, ma, avendo trovato il taller già chiuso, ci tornerà
domattina.
Così
lui ed il figlio si sono messi a riarmare cambio e differenziale
inutilmente disarmati stamani mentre l'altro aiutante mi ha messo a
disposizione il p.c. della sorella attraverso il quale ho potuto
apprendere che Condor mi sta creando dei problemi; dopo una prima
email di ieri che sembrava poter dare sistemazione nel migliore dei
modi, oggi ne ho trovate altre due un po' contraddittorie con la
prima:si para di penali, di un prossimo volo forse a partire dal 2 di
aprile, del rischio di perdere l'importo già pagato!
Va
a capire: domani mattina effettuerò una sessione seria al cyber
mentre il lavoro sarà in corso, in modo tale da togliermi da qui,
distrarmi un po' e capirne di più.
A
conclusione di una giornata piena di sfaccettature, dopo esserci
girato attorno più volte negli ultimi mesi, mi sono concesso due ore
per rivedere un film che racconta una storia importante: “Il y a
longtemps que je t'aime”- produzione franco alemanna - titolo
italiano “Ti amerò sempre”.
Nessun commento:
Posta un commento