Domenica
24.03 – Meno 1 a WWL/documenti, meno 2 a controllo polizia, meno 3
a consegna veicolo in Manzanillo e ad albergo con A/C, meno 5 a
Condor: con queste ipotesi davanti agli occhi ho trascorso una notte
che mi ha mantenuto leggermente inquieto, l'inquietudine di chi aveva
già sentito vicina una scaletta simile e poi tutto è stato rimesso
in discussione!
Penso
che potrebbero manifestarsi problemi meccanici sino all'ultimo
momento, penso che potrei avere difficoltà a confermare il volo
nell'ufficio Condor in Panamà city (aperto solo il martedì), ma
soprattutto temo il pagamento tramite carta di credito da effettuare
all'aeroporto con un documento che fisicamente non possiedo.
Se
non dovesse essere utilizzabile la mia carta prepagata cosa potrei
inventare venerdì mattina all'alba in aeroporto di fronte ad un
inflessibile incaricato Condor? Mi porterò dei contanti, ma il mio
contatto a San Josè ha precisato by mail che il pagamento dovrà
essere effettuato esclusivamente tramite carta di credito in quanto
il centro operativo negli U.S.A. è stato informato in questi
termini.
Per
fortuna che verso mattina il venticello che penetrava mi ha quasi
indotto a coprirmi, regalandomi una sensazione piacevole; poi sono
arrivati i primi raggi del sole ed ho dovuto subito passare ai
ripari, chiudendo le aperture da quella parte.
Ieri
sera mi era stata preannunciata la possibilità di un movimento, ma
oggi tale possibilità è rientrata.
Tenuto
conto di come è parcheggiato il Nomade, è praticamente impossibile
restare a bordo dalle 10 alle 17, ed anche alle 17 non è facile; ma
con il ventilatore a soffitto lasciato andare a manetta e le finestre
di un lato completamente aperta, spogliandosi di ogni indumento ci si
può provare.
Inoltre,
per le abbondanti sudorazioni dei giorni scorsi ho la pelle irritata
tipo morbillo dalla cintura in su: da ieri sera ho cominciato ad
avvalermi di una crema, ma ritengo sarà il cambiamento climatico che
troverò a partire da Frankfurt la medicina giusta.
Ho
quindi trascorso buona parte della mattinata nel soggiorno dove un
ventilatore cerca di fare quello che può; quando stavo comunque
pensando di salire a bordo rischiando un suicidio naturale,
l'”avocado” e Angelica, la sua compagna, mi hanno proposto di
accompagnarli qui attorno: ho risposto positivamente all'istante,
contando sull'aria condizionata della Suzuki Swift.
Il
giro non è stato di particolare interesse, ma ho avuto modo di parlare con
il figlio di Jenny: egli è coetaneo di mio figlio, si reca al lavoro
ogni giorno, escluso la domenica, alle 5 del mattino, torna a casa
verso le 20.30, e dopo aver cenato effettua delle sessioni di studio
al computer. Infatti sta cercando di conseguire una specializzazione
in logistica attraverso l'università di stato e nel contempo segue
un altro corso in materia marittima presso una università privata.
Dorme poche ore per notte ed il fine settimana lo usa sia per
recuperare sonno perduto che per studiare.
Anche
Angelica lavora con gli stessi orari, salvo che tiene libero anche il
sabato.
Quando
mi è stato richiesto se volessi bere qualcosa, ormai erano quasi le
14, ho accettato. Il luogo, una panaderia dove sarebbe stato
possibile pranzare in un format self-service, disponeva di empanada
appena sfornate; quindi ho scelto una bibita di tamarindo, non come
quelle ottenute usando lo sciroppo bensì ottenuta partendo dalla
pianta che porta questo nome (diversa da quella conosciuta in
Europa), accompagnata da una empanada di pollo ed una di queso. Ho
imposto il pagamento di tutte le consumazioni da parte mia; come
avrebbe potuto essere altrimenti con due ragazzi in età da poter
essere figli miei?
Una
volta rientrati mi è stato proposto di pranzare, ma io non me la
sono sentita affatto e, dopo essermi accertato che Jenny non si
sarebbe offesa, ho declinato l'invito.
Non
sapendo come portare avanti la giornata ho chiesto di vedere la
lavatrice solo perché essa è ubicata in una parte aperta della
casa, ma al coperto, zona che risulta essere la più ventilata e
vivibile.
Lì
c'è una amaca dove sono poi stato invitato a sdraiarmi, cosa che ho
fatto quando sono rimasto da solo: inutile precisare che sono
riuscito ad addormentarmi per un po'. In questo momento le porte
delle varie stanze sono chiuse e non si sentono rumori, io scrivo
cercando di non pensare a domani.
Nessun commento:
Posta un commento