martedì 31 dicembre 2013

Trasferimento a Kratie - Cambodia

Lo spostamento a Kratie  da Don Det Lao è stato più impegnativo e complesso del previsto; mi era stato venduto a caro prezzo un posto su un Vip Bus internazionale che sarebbe partito alle 9 a.m. dalla terra ferma da raggiungersi via ferry alle 8 a.m.: arrivo a destinazione ore 2 p.m..
Le cose sono andate diversamente sin dall'inizio; ero pronto in area ferry sin dalle 7.30 e, vista una barca con già qualche indigeno a bordo, ci sono salito. Dopo un po' è arrivato il barcaiolo il quale, mollati gli ormeggi, si è messo a cincischiare in maniera imbarazzante anziché partire.
Nel frattempo è arrivata un'altra barca ad ormeggiare nei paraggi e lo skipper, english speaking, mi ha informato che avrei dovuto pagare il passaggio; ma come, non è incluso nel tiket del bus, ho replicato? 
Ma se hai il tiket allora devi attendere le 8 a.m. e poi salire sulla barca dedicata al collegamento con il Bus. Ok, ho scaricato il bagaglio e mi sono messo in attesa.
Intanto stavano arrivando tutti gli Westerns pronti a lasciare l'isola, non pochi; al momento di salire a bordo la precedenza è stata data, senza averne capito il motivo, a chi aveva il tiket giallo mentre il mio era bianco.
Quasi per ultimo mi è stato dato accesso in una barca ormai piena di persone e bagagli mentre si erano già fatte le 8.45 a.m..
Arrivati sulla terra ferma il luogo dell'attracco era impegnato così la barca è andata a fermarsi oltre; peccato non sia stata in condizione di arrivare a riva: ciò ha costretto tutti a togliersi scarpe e calze e scendere in acqua prima di recuperare il bagaglio.
A quel punto, con tutti i pesi sulle spalle, via veloce verso la stazione dei bus in servizio di collegamento internazionale.


Lì ho trovato un ambiente dove regnava la calma più piatta: eppure era esposto un tabellone indicante la partenza per le 9.30 a.m. (già mezz'ora più tardi); l'unica persona attiva era un ragazzo seduto ad un tavolo dove erano esposte le “aplications” da compilare per ottenere il Cambodia Visa: è stata spiegata la procedura ed il costo, quindi mi sono messo a scrivere come avevano iniziato a fare già altri.
Consegnato il passaporto + 1 foto + le due “applications” e pagato 270.000 kip non è rimasto che attendere; ero informato sul fatto che al momento il costo per il Visa è pari a $ 20 e non 30 come avevo appena pagato, ma ho pensato che il servizio fornito avrebbe compensato il maggior costo.



Arrivate le 10 a.m. un Bus ha dato accesso ai passeggeri, ma questa volta la precedenza è stata accordata a chi era in possesso di tiket bianco ed io lo avevo giallo! Ho dovuto scaricare il bagaglio che avevo già caricato ed attendere un Bus successivo, ma intanto il tipo con il mio passaporto si era allontanato sul primo bus.



Al momento di salire sul secondo ho ritrovato i Val Passiria e il francese parlante italiano; anche questa volta ho dovuto attendere prima di caricare il bagaglio e quando ci sono riuscito nel bus erano disponibili solo i posti in coda, rialzati rispetto agli altri.
L'impianto di aria condizionata perdeva acqua che gocciolava dal tetto su alcuni sedili resi così inagibili; in ogni caso alle 11 a.m. circa il bus si è mosso raggiungendo velocemente la frontiera dove ha lasciato temporaneamente parcheggiati i viaggiatori in un “ristorante” convenzionato, allocato già in territorio cambodiano.



Ad un certo punto ho raggiunto la baracca dove si ottengono i Visa ed ho potuto assistere ad una scena incresciosa.
Premesso che il sovrapprezzo pagato da quasi tutti era palese che sarebbe stato diviso fra gli addetti preposti al rilascio del Visa e i vari operatori privati che si erano occupati di raccogliere la documentazione, alcuni si erano rifiutati di sottostare a questa imposizione ed avevano preteso di espletare personalmente la pratica.
Fra queste persone vi era una coppia di sorelle francesi e la tedesca di Tessaloniki: la seconda si è vista costretta a pagare due volte l'importo perché il primo pagamento era andato “smarrito”, mentre delle due sorelle una non ha più ritrovato il passaporto.
Ho udito le recriminazioni di queste, ma il passaporto era andato inesorabilmente “smarrito”:
Mi sono detto: se così è il primo approccio con Cambodia devo dire che l'impressione ingenerata è delle peggiori.


Anche per questo motivo il Bus non è stato in condizioni di ripartire se non all'1 p.m., senza le due sorelle!
Dal confine a Kratie non dovrebbero essere più di 150 km., ma la strada si è rivelata subito ostile, con buche, tratti dove l'asfalto non esisteva più e poi, per lavori in corso, utilizzabile solo su sterrato e solo su una corsia; inutile parlare della polvere che si respirava e dell'effetto montagne russe, in particolare per chi occupava i sedili in coda.
Ad un certo punto ho pensato che forse la pista percorsa per raggiungere Timbouctou mi aveva riservato meno problemi rispetto a questo percorso che stavo effettuando in”VIP Bus”, dove di VIP c'è stato solo il prezzo pagato, mentre il bus era proprio una nefandezza.


Dopo i soliti stop per alleggerire i corpi dei viaggiatori, alle 5.15 p.m. (altro che le 2 indicate nel cartellone) il francese ed io siamo stati scaricati a Kratie; ho pensato con sollievo al piacere di essere sceso e nel contempo con preoccupazione a tutti quelli che ho lasciato a bordo diretti a Siem Reap dove sarebbero arrivati almeno dopo altre 10 ore, potendo contare su strade migliori.


Un gentile conduttore di tuk tuk ha voluto accompagnarci “for free” a vedere un albergo diverso da quelli che avevo selezionato ed una volta arrivati ho accettato la camera che mi era stata proposta. Ho così scoperto che la valuta locale è vero che si chiama Riel (e questo lo sapevo), ma che tutti i prezzi sono quotati in $ che, di fatto, è la valuta unica utilizzabile dai Western.
Essendo rimasto senza cash ho subito effettuato un prelevamento al più vicino ATM: ebbene, mi sono stati erogati $ di fresco conio! (che siano stampati localmente?).

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