mercoledì 27 novembre 2013

Trasferimento a Mae Sariang - trekking in scooter


Trasfrimento a Mae Sariang con il bus delle 8 del giorno 26; quindi sveglia 6.30, colazione 7.00, moto-taxi 7.30, acquisto biglietto e imbarco su un veicolo più performante rispetto a quello precedente, arrivo a destinazione alle 12.30 e non facile sistemazione (esclusivamente perché nessun iterlocutore trovato era english speaking).





Sento che ho bisogno di una pausa e forse sarebbe stato meglio rimananere ancora un giorno a Mae Hong Song; ma ora sono giunto qui ed oggi mi atterrò alla cura della "flannel", mentre per domani ho pensato ad un circuito in scooter alla scoperta dei luoghi fuori mano.




Inizialmente questo luogo non ha destato in me particolare interesse, ma poi, piano piano, sono riuscito ad entrarci in sintonia.




Infatti non è l'insediamento urbano principale l'attrattiva, è la natura che lo circonda, con i suoi molti villaggi hilltribe sparpagliati e nascosti nella foresta.


Mercoledì 27; Finalmente uno scooter più adatto alle percorrenze che ho in mente, un Honda 110 4T dotato di quattro rapporti ma senza frizione: credo che in patria non venga importato una cosa del genere.




Senza una mappa (il luogo è ancora molo rustico e poco sviluppato, che è anche il suo bello), con qualche generica indicazione (non è per niente facile incontrare locali english speaking), ho percorso oltre un centinaio di chilometri in varie direzioni, alla ricerca dei posti che maggiormente mi avrebero potuto interessare (quindi 0 cascate e pozze d'acqua calda, umanità isolata di minoranze etniche sì).






Trovo che una delle maggiori soddisfazioni sia quella di riuscire ad intendersi con gli altri proprio quando non c'è una lingua comune che lo consenta: con queste popolazioni pare ci si riesca!




Laddove le etnie sono di religione animista ho evitato al massimo di prendere foto alle persone, a meno che consenzienti; in generale ho trovato certamente delle diversità fra i Thai e le varie etnie che vivono piuttosto isolate, secondo gli usi e i costumi di sempre, anche se  le antenne satellitari contribuiranno a tenerle aggiornate sui fatti del mondo.



 
Sinceramente non so dire a quali etnia appartenessero le genti dei villaggi che ho incontrato oggi; certamente no Karen, penso Hmong e altre di provenienza Burma, ma non mi è stato possibile identificarle anche perché le segnalazioni lungo la strada erano per me incomprensibili.  




Mentre stavo cercando altre destinazioni, nel ritransitare in down town ho preferito fare il pieno dopo aver percorso sicuramente più di 60 km. (deve essere un vezzo lasciare fuori servizio il contachilometri ) e così ho potuto constatare che questo veicolo consuma veramente poco: sono entrati nel serbatoio solo lt. 0,75!




Continuando a correre su stradine di campagna ogni tanto ho intercettato qualche tempio, ma esclusivamente ho dedicato una sosta al Buddha nella posizione classica allocato in  alto su una collina.




A metà pomeriggio, oltre alla stanchezza fisica, ho accusato anche dolori al fono schiena a causa dello scarso comfort della seduta di questa tipologia di veicoli, neanche da paragonare con quella di una moto, seppur vecchiotta, come la mia.





Durante tutto il tempo sino ad ora trascorso in questo paese ho spesso ricordato il ristorante Thai che frequentavo ogni tanto a Milano alla fine degli anni settanta: era famoso per l'accoglienza, per la varietà di piatti proposti, per l'atmosfera esotica e per l'imbattibilità nel rapporto qualità/prezzo.





Ebbene, mi sembra di poter dire che questa è una caratteristica Thai: il sistema di alimentazione da me adottato qui mi ha fatto conoscere cibo ben preparato e molto variato, ma soprattutto gustoso e mediamente a prezzi  ridicoli.





Verso sera ho intercettato un mercatino serale, forse anche notturno, che si stava costituendo in una frazione periferica; me lo sono girato con attenzione, incuriosito da certi vegetali a forma d'uovo bianco e da altri prodotti; se non fosse stato ancora troppo presto per me penso che avrei scelto ancora uno di quegli attraenti pesci rosati cucinati sulla carbonella, tipologia che ho notato essere molto diffusa in tutto il centro nord.



Questo Grande Loop che si va a concludere con l'utilizzazione di mezzi di trasporto pubblico per una percorrenza complessiva di 800 km.(Lampang - Pai - Mae Hong Son - Mae Sariang - Chiang Mai), oltre a quelli macinati con gli scooters, era iniziata in bus, proseguita in mini van, quindi ancora due tratte in bus, ma con l'esperienza sin qui acquisita per l'ultima  ho scelto di utilizzare il mini van: saprò dire se l'opzione preferita sarà stata quella giusta.

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