Storia del progetto denominato “scuola primaria” nel villaggio di SOGUE in Burkina Faso.
Tutto iniziò in data 26.01.2025 quando una singola persona da me conosciuta da tempo immemorabile manifestò l'intenzione di realizzare un progetto nel settore dell'istruzione scolastica in Burkina Faso a patto che me ne fossi potuto occupare sotto ogni aspetto in qualità di curatore: per me è stato impossibile dire di no alla realizzazione di un opera che va a beneficio di bambini di aree meno fortunate della nostra, ma molto meno fortunate (193 sono i Paesi che producono un PIL sulla lista del FMI, il nostro occupa la 28°posizione, il Burkina Faso la 179°).
La Donatrice, per motivi insindacabili e del tutto personali, ha posto una condizione: vedere realizzata l'opera nel tempo più breve possibile.
Questo aspetto non rientra negli schemi tradizionali di elaborazione e realizzazione di un progetto, specialmente in un'area caratterizzata da una significativa stagione delle piogge che paralizza ogni attività, ma la sua esigenza è stata rispettata.
Fra febbraio e marzo, saltando parecchi passaggi normalmente esistenti in una vicenda di questa portata, è stato elaborato un progetto da parte di un architetto locale incaricato tramite l'Association Pour l'Emergence de la Citoyennete et le Developpement, AECD, che ha per oggetto Contribuer a l'Emergence de la Citoyennete et le Developpement de la Population au Burkina Faso, Organizzazione a me nota e con la quale i rapporti si sono consolidati nel tempo potendo contare sulla reciproca fiducia; l'architetto ha provveduto alla stesura di un dettagliato capitolato dei lavori necessari e utile per la quotazione dei preventivi richiesti.
E' così iniziata la ricerca per la scelta di un terreno adatto alla realizzazione del progetto; dopo aver preso in esame varie possibilità l'acquisto è stato perfezionato in data 17.03.2025 a SOGUE, comune rurale di Komki-Ipala nella provincia di Kadiogo, distante circa 40 km. dalla capitale del paese dove, da quel momento, la PROVVIDENZA venuta da lontano ha concentrato le sue energie decidendo come nome del complesso: Santa Madre Teresa di Calcutta (26/08/1910 – 05/09/1997).
Subito dopo si è provveduto a far effettuare una ricerca tendente a identificare una falda acquifera sotterranea: la fortuna ci ha assistito ottenendo un risultato positivo al primo tentativo!
Poi è stato il momento dell'interpello di varie ditte per la realizzazione di un “Forage” dotato di pompa elettrica azionata con l'ausilio di pannelli fotovoltaici ed uno “Chateau d'eau”: la realizzazione è avvenuta entro il 15.05.2025.
Durante il mese di giugno, una volta scelta fra i preventivi di tre ditte quella ritenuta più adatta per l'esecuzione dei lavori, è stato prima stilato e poi firmato il relativo contratto per la realizzazione di due edifici scolastici comprendenti ciascuno tre aule oltre a varie strutture accessorie, nonché è stato firmato anche il contratto con un Architetto in qualità di Direttore dei Lavori; in data 20.06.2025 è stato messo a disposizione del costruttore il terreno dove edificare partendo dalla realizzazione dei mattoni che hanno caratteristiche speciali e sono stati realizzati secondo il sistema adottato dall'Archistar Francis Kéré, originario di Gando Burkina Faso e noto a livello internazionale per realizzazioni innovative attraverso l'adozione di materiali locali idonei a contenere gli sbalzi termici in modo da offrire maggiore confort agli utilizzatori dei fabbricati senza dover ricorrere all'utilizzo dell'aria condizionata.
AECD, attraverso il proprio Presidente, ha monitorato quotidianamente l'andamento dei lavori in loco riferendo puntualmente e documentando con foto;
al momento opportuno ha accolto il mio suggerimento per stilare un elenco di bisogni aggiuntivi per poter rendere operativa la scuola sin dai primi di ottobre, poco prima dell'inizio dell'anno scolastico in Burkina Faso.
Era il mese di luglio, con la stagione delle piogge già in corso, quando i lavori non hanno potuto proseguire alla stessa precedente velocità; allora è stato patteggiato con la ditta esecutrice l'incremento di personale idoneo per recuperare, almeno in parte, il tempo perduto causa condizioni meteo avverse oltre l'immaginabile.
La Donatrice ha poi espresso la sua volontà di voler dotare il complesso di un muro di cinta in mattoni per renderlo più sicuro all'utilizzo degli allievi, quindi ha approvato la realizzazione di un'area destinata ad attività sportive, un'area predisposta alla piantumazione di alberi e la creazione di uno spazio da utilizzare ad orto sia per scopi didattici/educativi che per la necessità di offrire quotidianamente agli allievi un pasto caldo anche attraverso la realizzazione di un edificio idoneo a conservare le derrate alimentari e dotato di cucina, inoltre ha aderito al suggerimento di far realizzare uno spazio attrezzato ad infermeria per offrire assistenza sanitaria ai frequentatori del plesso scolastico.
Da metà ottobre, per riuscire ad iniziare l'anno scolastico nei tempi previsti dal locale Ministero dell'Istruzione, i lavori si sono concentrati sulla classe che accoglierà CP1 (la prima elementare). Dopo aver appreso che localmente non è un problema iniziare con il cantiere aperto, è immediatamente iniziato il reclutamento degli allievi attraverso pubblicità radio in lingua francese e nella lingua maggiormente parlata nel paese, il more, inoltre locandine e un “crieur” che ha iniziato a girare nelle aree limitrofe all'insediamento scolastico e ai villaggi sparpagliati lì attorno.
Il direttore della scuola è stato prontamente reclutato, così come una maestra. AECD ha comunicato di preferire partire con due insegnanti, anche per coprire i casi frequenti di malattia (paludisme = malaria) o assenza di qualsiasi altro tipo.
Per poter dare accesso anche a bambini provenienti da famiglie disagiate è stato necessario offrire soluzioni a chi non può dare alcun contributo, contando su un sostegno a distanza da organizzare quanto prima.
Se guardo alla esperienza pregressa con varie scuole realizzate nel tempo in Burkina Faso tramite Bambini nel Deserto, segnalo che se non venissero sostenute dall'Italia avrebbero chiuso i battenti dopo due anni al massimo.
In sintesi, nel mettere a conoscenza di questa importante iniziativa contando che la lettura venga completata fino in fondo, ritengo indispensabile che per i primi anni la scuola venga sostenuta con l'aiuto dall'Italia circa le voci inerenti ai seguenti costi:
insegnanti;
infermeria,
derrate alimentari e cuciniera;
guardiano notturno;
pubblicità per il reclutamento degli allievi;
e questo aiuto si potrebbe anche chiamare PROVVIDENZA.
Quando anni addietro arrivai a Kolkata/Calcutta (capitale del Bengala) ebbi modo di visitare le opere messe in campo da Madre Teresa apprendendo sul posto la seguente verità:
chi si impegna nel fare del bene, anche di fronte a limiti finanziari per andare avanti, sia che professi la religione cattolica o che abbia un'altra visione, si affida alla propria fede e nell'aiuto della provvidenza.
Per concludere: sto cercando attivamente chi vorrà interpretare in qualche misura il ruolo della PROVVIDENZA per la scuola primaria intitolata a Santa Madre Teresa di Calcutta in Burkina Faso.
Grazie per l'attenzione che mi avete dedicato e a presto,
Gaetano