Giovedì
28.01.2016
Incontro
presso la Cooperazione Italiana con CIPA - partner BnD per fare il
punto sulla situazione dei progetti ancora aperti alla presenza del
Direttore Generale per Burkina Faso Niger.
Ho
notato come il responsabile della Cooperazione Italiana abbia usato
approcci differenziati alle due ONG, dimostrando grande stima per BnD
tanto da suggerirne la partecipazione ad alcuni bandi di prossima
emissione.
Alla
fine si è concordato un itinerario da effettuarsi durante il fine
settima verso Nord per visitare alcune realizzazioni – in
particolare dei “forage” – in modo che il Presidente BnD possa
relazionare in merito al Ministero competente.
Ma
oggi è anche il giorno delle partenze: questa sera sul tardi Tunis
Air imbarcherà Bruna e cinque dei sei motociclisti, mentre ancora
più tardi Royal Air Maroc imbarcherà Mauro che oltre a far parte
dell'esecutivo BnD per la circostanza si è prestato a condurre una
delle sei moto sino a qui.
Dopo
è stato un continuo andare e venire di gente con i relativi bagagli,
ultime consultazioni alla presenza di Rolland – un meccanico
specialista in moto di grossa cilindrata che ha lavorato in Francia a
lungo - circa i lavori di manutenzione ai quali le moto saranno
prossimamente sottoposte, oggetti lasciati per un utilizzo locale.
Quindi il motociclista tesoriere ha effettuato una donazione a G.I. di un importo cospicuo risparmiato durante il
viaggio.
L'orario
per imbarcare i bagagli su T 4R ed effettuare il primo giro è
maturato verso le 19.30, quindi Sama è transitato per recuperare
Bruna dopo un'ora: così ho visto sparire alla mia vista la persona
che mi aveva accolto mesi addietro e con la quale da allora avevo
trascorso parecchio tempo tutte le volte che il suo lavoro la portava
nella sede di BnD.
Ho
voluto preparare una cena gradita a me e a Mauro alla quale si sono
aggregati gli altri; alle 23.00
ulteriore
viaggio all'aeroporto e ultimi saluti per l'ultimo partente della
settimana.
Alla
fine di questa giornata è già domani ed io mi sento particolarmente
provato.
Venerdì
29.01.2016
Prima
di partire per il meeting programmato presso la sede I.O.M.,
organizzazione fra le tante dell'ONU, ho avuto il mio bel daffare a
causa di un malessere che ha colpito all'improvviso un allievo.
Si
tratta del più anziano ed anche quello con più problemi, fra i
quali l'epilessia. Erano da poco passate le otto ed il ragazzo era
impegnato a lavorare sul blocco motore stando seduto su una panca:
all'improvviso ho sentito un rumore secco e le risate di due allievi.
Ho
capito subito che la situazione non era affatto una situazione da
ridere guardando dalla finestra l'accaduto: la panca era a terra ed
il ragazzo problematico anche, ma in una posizione innaturale come se
fosse svenuto.
Uscito
dal salone al volo ho subito provveduto a sdraiarlo a terra e a
cercare di capire la situazione; nel frattempo sono stato raggiunto
da Luca e Nadia mentre osservavo un liquido fuoriuscire dall'orecchio
sinistro. Il ragazzo per un po' non ha parlato e poi ha iniziato a
lamentarsi del dolore causato dall'impatto al suolo del suo gomito.
L'unico
contatto possibile è stato quello con l'Action Social che è l'ente
che lo ha portato qui: nella circostanza la collaborazione è stata
perfetta e rapida.
Avevo
chiesto un'ambulanza e questa è prontamente arrivata con a bordo il
mio referente A.S.: poi è subito ripartita per un'ospedale della
zona.
Nel
frattempo ho chiesto al “petite frere” del ragazzo di cercare la
madre e questa è arrivata poco dopo; peccato che non fosse in grado
di rispondere alle mie semplici domande: in un caso come questo se
fosse accaduto a casa come si sarebbe comportata? Ci sono dei
medicinali da utilizzare o che altro?
Quindi
era già l'ora del meeting ed è cambiato lo scenario: ufficio di
rappresentanza a Ouaga 2000 (il fiore all'occhiello di Ouaga), aria
condizionata, ambiente rilassato, bel personaggio l'interlocutore
attraverso il quale dovrà essere perfezionato un progetto entro
l'anno, progetto che potrebbe essere il cavallo di Troya per
ulteriori sviluppi.
Bell'incontro,
pieno di prospettive future: se avessi un'altra età non mi
dispiacerebbe lavorare in questo settore! (inteso come Cooperazione
Internazionale - non necessariamente in Africa).
Quando
sono rientrato a G.I. ho avuto notizie del ragazzo: dall'ospedale era
stato dimesso ed era tornato a casa con una cura, quindi la
situazione è stata meno drammatica di quanto avessi temuto vedendo
quel liquido fuoriuscire dall'orecchio.
Durante
il pomeriggio ho trovato un po' di tempo da dedicare ai ragazzi prima
di essere coinvolto in altri incontri di lavoro svoltisi nel salone.
In
serata invito a cena in una casa occupata da persone importanti per
le ONG italiane impegnate sul campo: gli invitati eravamo noi di BnD
ed abbiamo incontrato cibi tutti gustosi a partire dagli stuzzichini
serviti con l'aperitivo, quindi pasta al pesto con basilico burkinabé
e vino bianco Alsaziano, pizzaiola servita con due contorni e vino
bianco italico, frutta meravigliosa (fragoloni, papaia e mango
preparati ripuliti), dessert + liquore ed una fluida e piacevole
conversazione.
Da
quanto tempo non mi accadeva di vivere una serata come questa? Forse
da troppo tempo!
Sabato
30.01.2016
Mattinata di acquisti al mercato, successivamente incursione al monastero di Koubri alla scoperta dei loro prodotti, fra i quali la
Spiruline.
La monaca che ci ha intrattenuto, da me ribattezzata soeur Marketing, è una persona anziana e sofferente, ma con uno spirito gagliardo e tenace: si è dimostrata una grande affabulatrice ed ha affascinato tutti con le sue competenze botaniche.
Il pomeriggio ho preferito rimanere qui mentre Nadia e Luca hanno cercato di
recarsi presso una organizzazione che produce prodotti interessanti
onde rendersi conto se godono delle certificazioni necessarie per
essere diffusi in Italia.
Alla
fine il gruppo si è ricompattato verso le 20.30 ed io ho cucinato
qualche cosa di semplice per chi lo ha accettato al posto di un
profumatissimo pollastrello all'aglio acquistato sul goudron dal
Presidente.
Domenica
31.01.2016
Sveglia
presto per raggiungere Koudougou dove ci attendono un sopralluogo su
un progetto realizzato con la benedizione della Cooperazione
Internazionale da BnD in associazione con CIPA di Assisi,
quindi una riunione con vari personaggi incluso i ragazzi (diplomati elettrotecnici e agrari) della zona Nord e Centro West del Burkina coinvolti nel progetto.
quindi una riunione con vari personaggi incluso i ragazzi (diplomati elettrotecnici e agrari) della zona Nord e Centro West del Burkina coinvolti nel progetto.
Giornata
faticosa anche perché gli ultimi 38 km sia all'andata che al ritorno
si sono svolti su un percorso pieno di buche: con orgoglio posso
affermare di essere riuscito ad evitarle tutte!
Soliti
controlli, soliti dissuasori di velocità, solita pista piena di
avvallamenti.
Il
rientro è avvenuto alle 19.45: io non sono l'unico ad essere rimasto
un po' provato dai 200 km. e tutto il resto!
Lunedì 01.02.2016
Giornata di grande
movimento ma assai diversa da quella di ieri: il movimento si è
svolto tutto a Ouaga.
Martedì 02.02.2016
Partenza all'alba per
Yako dove la sosta è avvenuta presso una struttura che ospita bimbi
da quando nascono sino alla prima scolarizzazione.
Quindi sterrato per 30 km
prima di raggiungere uno sperduto villaggio quasi alle falde di
alcune colline, una delle quali, proprio quella più vicina, è
conosciuta per ospitare degli spiriti maligni.
Scopo della corsa era
quello di verificare l'avvenuta realizzazione di un pozzo BnD a
vantaggio della popolazione locale.
All'arrivo gli uomini ci
attendevano raccolti sotto un albero e le donne se ne stavano allo
stesso modo poco lontano.
Già lungo la strada le
comunicazioni con il responsabile della trivellazione avevano creato
perplessità e dubbi: non si riusciva a capire se il lavoro fosse
iniziato da due settimane così come da pagamento effettuato
all'epoca o se la trivella fosse ancora nella fase di perforazione.
In realtà, dopo le
strette di mano con la formula di rito ripetuta ogni volta, il
tecnico ci ha condotti trenta passi più in là per ammirare il segno
apposto dove dovrà iniziare la perforazione del terreno!
Quando arriverà il
camion attrezzato che ora si troverebbe al casello di Ouaga: al che
la reazione del Presidente è stata immediata e dura tanto che è
piombato il silenzio attorno a noi.
Il responsabile della
Ditta, ancora più silenzioso degli altri, non è stato in grado di
fornire una qualsiasi spiegazione dell'accaduto che fosse supportata
da un ragionamento logico.
Purtroppo per il
villaggio l'attesa dell'acqua dovrà protrarsi ancora a causa degli
inspiegabili ritardi organizzativi: forse il maleficio della collina
continua ancora!
Inutile quindi si è
rivelata la missione e pertanto T 4R si è rimessa su una diversa
sterrata che è stata lunghissima, oltre 60 km. di sobbalzi per
quanto io fossi impegnato a cercare di evitarli: ma la pista in
Africa è così e bisogna adattarsi!
Arrivati alle porte di
Ouaga abbiamo notato fermo nella direzione opposta di marcia un
camion blu condotto da un indiano: era la trivella bloccata ad un
posto di blocco perché l'equipaggio aveva insospettito i militari
per il loro numero!
Successivamente ci siamo
fermati in una struttura dove avevano prestato servizio le due
volontarie BnD che avevano condiviso con me il primo periodo in
Burkina: era stata segnalata l'esigenza di pannelli fotovoltaici ma
quando abbiamo riscontrato la mancanza assoluta di manutenzione su
quelli già in loco abbiamo deciso che non è il caso di “regalarne”
degli altri.
Appena rientrati ho
proseguito per il luogo dove agganciare il Direttore della
Cooperazione Italiana e la moglie onde accompagnarli nella loro prima
visita a Garage Italia.
Per l'occasione i ragazzi
avevano fatto una messa a punto straordinaria dell'ambiente ed
avevano accettato il mio invito a restare sino a tardi.
Pertanto quando mi sono
presentato con gli illustri ospiti si è udito un sonoro “buonasera”
uscire dalle loro bocche precedentemente addestrate all'effetto
speciale, e l'effetto speciale c'è stato: quindi l'impressione che
gli ospiti hanno avuto è stata quella di una bella realtà,
esattamente come il Presidente BnD ed io volevamo che accadesse.
Alle 19.30 siamo poi
andati tutti al ristorante “le Jardinier”, frutto di una
partecipazione attiva della Cooperazione Italiana, il luogo adatto
per salutare la partenza di Nadia dopo sette giorni intensi
positivamente trascorsi insieme.
Mercoledì 03.02.2016
Oggi è il giorno della
convocazione presso il Tribunale di Ouaga e così ho avuto la
possibilità di ampliare le mie conoscenze anche in un settore del
tutto estraneo alla mia missione, per quanto la convocazione sia
arrivata a causa di un furbastro che pensava di intimorirmi cercando
di farsi pagare un importo addizionale non dovuto in quanto incluso
nel suo preventivo.
A causa di una riunione
in corso ho dovuto attendere, ma poi il Giudice è stato rapido,
professionale e incisivo nel comunicare al furbastro che la sua
richiesta non poteva avere seguito presso di lui e che se avesse
voluto insistere avrebbe dovuto indirizzarsi ad altra tipologia di
giudizio.
Il messaggio era chiaro,
ma il furbastro non ragiona e quindi starò a vedere se dovrò
recarmi ancora da queste parti.
Nel pomeriggio esperienza
Turkish Airlines Ouaga: mi era stata comunicata una variazione nel
volo di ritorno e l'occasione per raggiungere gli uffici mi è stata
data da Luca per la conferma del suo volo.
Il posto si trova a Ouaga
2000 all'interno di un centro commerciale poco battuto e la tipa, per
quanto si presentasse bene, mi è risultata subito odiosa per il modo
di porsi: quando uno qui si sente qualcuno sovente esagera nel suo
modo di fare, pare che accada ovunque nel mondo!
Giovedì 04.02.2016
Sono così stanco che non
mi ricordo cosa ho fatto durante la giornata: in queste due settimane
ho preteso troppo da me come se fossi ancora un quarantacinquenne in
gamba, ma la realtà è poi un'altra e in questi dodici giorni tirati
al massimo ha finito per venire fuori.
Ricordo però l'ottima
accoglienza seguita da una ottima cena a casa del Direttore della
Cooperazione Italiana: ambiente rilassante e tante risate condite con
aneddoti e progetti.
Venerdì 05.02.2016
Incontro atteso e
sofferto con Action Social che propone di avvicinare UNICEF come
valida alternativa alle proprie mansioni pur di non scendere in campo
direttamente (le casse dello stato sono vuote e persino le forze
dell'ordine che si vedono ovunque armate pare non abbiano abbastanza
proiettili a disposizione).
Nel primo pomeriggio è
avvenuta la visita di I.O.M. - Agenzia O.N.U. - a G.I.: grandi
scenari si aprono all'orizzonte dopo che l'oggetto è stato rianimato
alla grande che pare di più non possa essere possibile.
Questo progetto è
visibile e corrisponde ai criteri oggi in auge: per tenere la gente
sul proprio territorio o riportarcela dopo un espatrio la strada è
quella della formazione e di uno sbocco nel mondo del lavoro locale,
e G.I. rappresenta una sintesi collaudata e funzionante di questa
filosofia!
Più tardi finalmente c'è
stata la visita medica agli occhi di Martin: non capisco il risultato
e tanto meno la cura indicata, ma forse ne saprò di più a breve.
Fra poco calerà il
sipario della “piece” andata in scena per 12 giorni con due
attori principali: il Presidente di una ONG ed un volontario della
stessa organizzazione.
Successo di critica e
pubblico; di repliche ulteriori in B.F. ci sarebbe la richiesta ma
uno dei due interpreti non è più disponibile sullo stesso
territorio.
Così alle 20.00 ancora
un giro per lasciare Luca all'aeroporto e Boubacar alla stazione dei
Bus T.C.V. che operano collegamenti internazionali fra i quali
quello con Bamako – Mali.
Ora la musica è finita,
gli amici se ne sono andati, la serata sarà calma quanto basta:
puntuale è arrivata una email da parte di Nadia a ricordarmi che con
la riconquista dei miei spazi a G.I. tornerà la tranquillità.
I ragazzi sono piaciuti a
tutti i visitatori e ne sono felice; sono stati straordinari nel
mettere a lucido la nave prima dell'arrivo dello Stato Maggiore e dei
suoi Ammiragli e ora ci prenderemo una boccata d'aria fresca (oggi
38°!).
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