sabato 6 febbraio 2016


Giovedì 28.01.2016
Incontro presso la Cooperazione Italiana con CIPA - partner BnD per fare il punto sulla situazione dei progetti ancora aperti alla presenza del Direttore Generale per Burkina Faso  Niger.
Ho notato come il responsabile della Cooperazione Italiana abbia usato approcci differenziati alle due ONG, dimostrando grande stima per BnD tanto da suggerirne la partecipazione ad alcuni bandi di prossima emissione.
Alla fine si è concordato un itinerario da effettuarsi durante il fine settima verso Nord per visitare alcune realizzazioni – in particolare dei “forage” – in modo che il Presidente BnD possa relazionare in merito al Ministero competente.



Ma oggi è anche il giorno delle partenze: questa sera sul tardi Tunis Air imbarcherà Bruna e cinque dei sei motociclisti, mentre ancora più tardi Royal Air Maroc imbarcherà Mauro che oltre a far parte dell'esecutivo BnD per la circostanza si è prestato a condurre una delle sei moto sino a qui.
Perciò è stato organizzato un pranzo chez Anika per salutare tutti nel modo migliore possibile.



Dopo è stato un continuo andare e venire di gente con i relativi bagagli, ultime consultazioni alla presenza di Rolland – un meccanico specialista in moto di grossa cilindrata che ha lavorato in Francia a lungo - circa i lavori di manutenzione ai quali le moto saranno prossimamente sottoposte, oggetti lasciati per un utilizzo locale.
Quindi il motociclista tesoriere ha effettuato una donazione a G.I. di un importo cospicuo risparmiato durante il viaggio.



L'orario per imbarcare i bagagli su T 4R ed effettuare il primo giro è maturato verso le 19.30, quindi Sama è transitato per recuperare Bruna dopo un'ora: così ho visto sparire alla mia vista la persona che mi aveva accolto mesi addietro e con la quale da allora avevo trascorso parecchio tempo tutte le volte che il suo lavoro la portava nella sede di BnD.
Ho voluto preparare una cena gradita a me e a Mauro alla quale si sono aggregati gli altri; alle 23.00
ulteriore viaggio all'aeroporto e ultimi saluti per l'ultimo partente della settimana.
Alla fine di questa giornata è già domani ed io mi sento particolarmente provato.



Venerdì 29.01.2016
Prima di partire per il meeting programmato presso la sede I.O.M., organizzazione fra le tante dell'ONU, ho avuto il mio bel daffare a causa di un malessere che ha colpito all'improvviso un allievo.
Si tratta del più anziano ed anche quello con più problemi, fra i quali l'epilessia. Erano da poco passate le otto ed il ragazzo era impegnato a lavorare sul blocco motore stando seduto su una panca: all'improvviso ho sentito un rumore secco e le risate di due allievi.



Ho capito subito che la situazione non era affatto una situazione da ridere guardando dalla finestra l'accaduto: la panca era a terra ed il ragazzo problematico anche, ma in una posizione innaturale come se fosse svenuto.
Uscito dal salone al volo ho subito provveduto a sdraiarlo a terra e a cercare di capire la situazione; nel frattempo sono stato raggiunto da Luca e Nadia mentre osservavo un liquido fuoriuscire dall'orecchio sinistro. Il ragazzo per un po' non ha parlato e poi ha iniziato a lamentarsi del dolore causato dall'impatto al suolo del suo gomito.



L'unico contatto possibile è stato quello con l'Action Social che è l'ente che lo ha portato qui: nella circostanza la collaborazione è stata perfetta e rapida.
Avevo chiesto un'ambulanza e questa è prontamente arrivata con a bordo il mio referente A.S.: poi è subito ripartita per un'ospedale della zona.
Nel frattempo ho chiesto al “petite frere” del ragazzo di cercare la madre e questa è arrivata poco dopo; peccato che non fosse in grado di rispondere alle mie semplici domande: in un caso come questo se fosse accaduto a casa come si sarebbe comportata? Ci sono dei medicinali da utilizzare o che altro?



Quindi era già l'ora del meeting ed è cambiato lo scenario: ufficio di rappresentanza a Ouaga 2000 (il fiore all'occhiello di Ouaga), aria condizionata, ambiente rilassato, bel personaggio l'interlocutore attraverso il quale dovrà essere perfezionato un progetto entro l'anno, progetto che potrebbe essere il cavallo di Troya per ulteriori sviluppi.
Bell'incontro, pieno di prospettive future: se avessi un'altra età non mi dispiacerebbe lavorare in questo settore! (inteso come Cooperazione Internazionale - non necessariamente in Africa).
Quando sono rientrato a G.I. ho avuto notizie del ragazzo: dall'ospedale era stato dimesso ed era tornato a casa con una cura, quindi la situazione è stata meno drammatica di quanto avessi temuto vedendo quel liquido fuoriuscire dall'orecchio.
Durante il pomeriggio ho trovato un po' di tempo da dedicare ai ragazzi prima di essere coinvolto in altri incontri di lavoro svoltisi nel salone.



In serata invito a cena in una casa occupata da persone importanti per le ONG italiane impegnate sul campo: gli invitati eravamo noi di BnD ed abbiamo incontrato cibi tutti gustosi a partire dagli stuzzichini serviti con l'aperitivo, quindi pasta al pesto con basilico burkinabé e vino bianco Alsaziano, pizzaiola servita con due contorni e vino bianco italico, frutta meravigliosa (fragoloni, papaia e mango preparati ripuliti), dessert + liquore ed una fluida e piacevole conversazione.
Da quanto tempo non mi accadeva di vivere una serata come questa? Forse da troppo tempo!



Sabato 30.01.2016
Mattinata di acquisti al mercato, successivamente incursione al monastero di Koubri alla scoperta dei loro prodotti, fra i quali la Spiruline.
La monaca che ci ha intrattenuto, da me ribattezzata soeur Marketing, è una persona anziana e sofferente, ma con uno spirito gagliardo e tenace: si è dimostrata una grande affabulatrice ed ha affascinato tutti con le sue competenze botaniche.



Il pomeriggio ho preferito rimanere qui mentre Nadia e Luca hanno cercato di recarsi presso una organizzazione che produce prodotti interessanti onde rendersi conto se godono delle certificazioni necessarie per essere diffusi in Italia.



Alla fine il gruppo si è ricompattato verso le 20.30 ed io ho cucinato qualche cosa di semplice per chi lo ha accettato al posto di un profumatissimo pollastrello all'aglio acquistato sul goudron dal Presidente.



Domenica 31.01.2016
Sveglia presto per raggiungere Koudougou dove ci attendono un sopralluogo su un progetto realizzato con la benedizione della Cooperazione Internazionale da BnD in associazione con CIPA di Assisi, 





quindi una riunione con vari personaggi incluso i ragazzi (diplomati elettrotecnici e agrari) della zona Nord e Centro West del Burkina coinvolti nel progetto.






Giornata faticosa anche perché gli ultimi 38 km sia all'andata che al ritorno si sono svolti su un percorso pieno di buche: con orgoglio posso affermare di essere riuscito ad evitarle tutte!
Soliti controlli, soliti dissuasori di velocità, solita pista piena di avvallamenti.








Il rientro è avvenuto alle 19.45: io non sono l'unico ad essere rimasto un po' provato dai 200 km. e tutto il resto!



Lunedì 01.02.2016
Giornata di grande movimento ma assai diversa da quella di ieri: il movimento si è svolto tutto a Ouaga.



Martedì 02.02.2016
Partenza all'alba per Yako dove la sosta è avvenuta presso una struttura che ospita bimbi da quando nascono sino alla prima scolarizzazione.





Quindi sterrato per 30 km prima di raggiungere uno sperduto villaggio quasi alle falde di alcune colline, una delle quali, proprio quella più vicina, è conosciuta per ospitare degli spiriti maligni.
Scopo della corsa era quello di verificare l'avvenuta realizzazione di un pozzo BnD a vantaggio della popolazione locale.





All'arrivo gli uomini ci attendevano raccolti sotto un albero e le donne se ne stavano allo stesso modo poco lontano.
Già lungo la strada le comunicazioni con il responsabile della trivellazione avevano creato perplessità e dubbi: non si riusciva a capire se il lavoro fosse iniziato da due settimane così come da pagamento effettuato all'epoca o se la trivella fosse ancora nella fase di perforazione.




In realtà, dopo le strette di mano con la formula di rito ripetuta ogni volta, il tecnico ci ha condotti trenta passi più in là per ammirare il segno apposto dove dovrà iniziare la perforazione del terreno!
Ma quando?



Quando arriverà il camion attrezzato che ora si troverebbe al casello di Ouaga: al che la reazione del Presidente è stata immediata e dura tanto che è piombato il silenzio attorno a noi.
Il responsabile della Ditta, ancora più silenzioso degli altri, non è stato in grado di fornire una qualsiasi spiegazione dell'accaduto che fosse supportata da un ragionamento logico.
Purtroppo per il villaggio l'attesa dell'acqua dovrà protrarsi ancora a causa degli inspiegabili ritardi organizzativi: forse il maleficio della collina continua ancora!





Inutile quindi si è rivelata la missione e pertanto T 4R si è rimessa su una diversa sterrata che è stata lunghissima, oltre 60 km. di sobbalzi per quanto io fossi impegnato a cercare di evitarli: ma la pista in Africa è così e bisogna adattarsi!
Arrivati alle porte di Ouaga abbiamo notato fermo nella direzione opposta di marcia un camion blu condotto da un indiano: era la trivella bloccata ad un posto di blocco perché l'equipaggio aveva insospettito i militari per il loro numero!



Successivamente ci siamo fermati in una struttura dove avevano prestato servizio le due volontarie BnD che avevano condiviso con me il primo periodo in Burkina: era stata segnalata l'esigenza di pannelli fotovoltaici ma quando abbiamo riscontrato la mancanza assoluta di manutenzione su quelli già in loco abbiamo deciso che non è il caso di “regalarne” degli altri.
Appena rientrati ho proseguito per il luogo dove agganciare il Direttore della Cooperazione Italiana e la moglie onde accompagnarli nella loro prima visita a Garage Italia.
Per l'occasione i ragazzi avevano fatto una messa a punto straordinaria dell'ambiente ed avevano accettato il mio invito a restare sino a tardi.



Pertanto quando mi sono presentato con gli illustri ospiti si è udito un sonoro “buonasera” uscire dalle loro bocche precedentemente addestrate all'effetto speciale, e l'effetto speciale c'è stato: quindi l'impressione che gli ospiti hanno avuto è stata quella di una bella realtà, esattamente come il Presidente BnD ed io volevamo che accadesse.
Alle 19.30 siamo poi andati tutti al ristorante “le Jardinier”, frutto di una partecipazione attiva della Cooperazione Italiana, il luogo adatto per salutare la partenza di Nadia dopo sette giorni intensi positivamente trascorsi insieme.



Mercoledì 03.02.2016
Oggi è il giorno della convocazione presso il Tribunale di Ouaga e così ho avuto la possibilità di ampliare le mie conoscenze anche in un settore del tutto estraneo alla mia missione, per quanto la convocazione sia arrivata a causa di un furbastro che pensava di intimorirmi cercando di farsi pagare un importo addizionale non dovuto in quanto incluso nel suo preventivo.


A causa di una riunione in corso ho dovuto attendere, ma poi il Giudice è stato rapido, professionale e incisivo nel comunicare al furbastro che la sua richiesta non poteva avere seguito presso di lui e che se avesse voluto insistere avrebbe dovuto indirizzarsi ad altra tipologia di giudizio.
Il messaggio era chiaro, ma il furbastro non ragiona e quindi starò a vedere se dovrò recarmi ancora da queste parti.


Nel pomeriggio esperienza Turkish Airlines Ouaga: mi era stata comunicata una variazione nel volo di ritorno e l'occasione per raggiungere gli uffici mi è stata data da Luca per la conferma del suo volo.
Il posto si trova a Ouaga 2000 all'interno di un centro commerciale poco battuto e la tipa, per quanto si presentasse bene, mi è risultata subito odiosa per il modo di porsi: quando uno qui si sente qualcuno sovente esagera nel suo modo di fare, pare che accada ovunque nel mondo!


Giovedì 04.02.2016
Sono così stanco che non mi ricordo cosa ho fatto durante la giornata: in queste due settimane ho preteso troppo da me come se fossi ancora un quarantacinquenne in gamba, ma la realtà è poi un'altra e in questi dodici giorni tirati al massimo ha finito per venire fuori.
Ricordo però l'ottima accoglienza seguita da una ottima cena a casa del Direttore della Cooperazione Italiana: ambiente rilassante e tante risate condite con aneddoti e progetti.


Venerdì 05.02.2016
Incontro atteso e sofferto con Action Social che propone di avvicinare UNICEF come valida alternativa alle proprie mansioni pur di non scendere in campo direttamente (le casse dello stato sono vuote e persino le forze dell'ordine che si vedono ovunque armate pare non abbiano abbastanza proiettili a disposizione).
Nel primo pomeriggio è avvenuta la visita di I.O.M. - Agenzia O.N.U. - a G.I.: grandi scenari si aprono all'orizzonte dopo che l'oggetto è stato rianimato alla grande che pare di più non possa essere possibile.


Questo progetto è visibile e corrisponde ai criteri oggi in auge: per tenere la gente sul proprio territorio o riportarcela dopo un espatrio la strada è quella della formazione e di uno sbocco nel mondo del lavoro locale, e G.I. rappresenta una sintesi collaudata e funzionante di questa filosofia!



Più tardi finalmente c'è stata la visita medica agli occhi di Martin: non capisco il risultato e tanto meno la cura indicata, ma forse ne saprò di più a breve.
Fra poco calerà il sipario della “piece” andata in scena per 12 giorni con due attori principali: il Presidente di una ONG ed un volontario della stessa organizzazione.
Successo di critica e pubblico; di repliche ulteriori in B.F. ci sarebbe la richiesta ma uno dei due interpreti non è più disponibile sullo stesso territorio.



Così alle 20.00 ancora un giro per lasciare Luca all'aeroporto e Boubacar alla stazione dei Bus T.C.V. che operano collegamenti internazionali fra i quali quello con Bamako – Mali.
Ora la musica è finita, gli amici se ne sono andati, la serata sarà calma quanto basta: puntuale è arrivata una email da parte di Nadia a ricordarmi che con la riconquista dei miei spazi a G.I. tornerà la tranquillità.



I ragazzi sono piaciuti a tutti i visitatori e ne sono felice; sono stati straordinari nel mettere a lucido la nave prima dell'arrivo dello Stato Maggiore e dei suoi Ammiragli e ora ci prenderemo una boccata d'aria fresca (oggi 38°!).     

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