Lunedì 08.02.2016
Ho ricevuto una gradita
comunicazione dal territorio del Levante Ligure; erano anni che
ragionavo sul da farsi circa la produzione del giardino degli agrumi
che mi diletto coltivare.
In questa stagione i
frutti maturano velocemente e per quanto abbia sempre invitato amici
da ogni dove alla raccolta, non sempre è stato possibile riuscire ad
effettuare un lavoro sistematico ed accurato; pertanto
inevitabilmente mi sono sciroppato nel tempo lunghi momenti
incentrati nella elaborazione in marmellate di ogni tipo in contrasto
con la minor voglia ed il minor tempo a disposizione.
Quest'anno ho ricevuto da
una cara amica residente poco distante dal mio eremo una proposta
“rivoluzionaria”: perché non effettuare un tentativo di vendita
non sul libero mercato bensì all'incanto dei fragranti prodotti in
modo da mettere il ricavato nelle casse di Bambini nel Deserto che sa
sempre dove utilizzare risorse piccole e grandi nei luoghi meno
fortunati del Levante Ligure?
Detto, fatto: il primo
giro di valzer ha impegnato a lungo chi si è sobbarcato l'onere di
mettere in pista l'iniziativa, ma ha portato a casa un risultato
positivo sia per me che non devo più pensare ai frutti lasciati
sulle piante, che per BnD che potrà disporre di qualche risorsa
inattesa per finanziare progetti in quest'area del Sahel.
Non so se sarà ancora
disponibile per un ulteriore giro di valzer la brillante e sorridente
imbonitrice dell'asta già andata, ma mi piace pensare che magari
qualcun altro di buon cuore potrebbe subentrarle nella ripetizione di
una operazione del genere!
Grazie M., sei stata
mitica.
Martedì 09.02.2016
Non ho ancora smaltito
l'effetto “turbillon” delle ultime due settimane e pertanto ho
deciso di rimettermi in sintonia con i ragazzi trascorrendo tutto il
mio tempo con loro: prevalentemente verifiche circa i calcoli perché
chiamare il piatto che serviamo a G.I. matematica mi sembra veramente
eccessivo.
Ogni occasione è però
buona per cercare di mettere altre sementi nelle loro pieghe mentali,
ed io sono abbastanza bravo nel trovare appigli nei loro
atteggiamenti e buone motivazioni;
ora però comincio ad essere
stanco delle affermazioni che costantemente mi vengono rivolte come
risposta: c'est vrai, c'est vrai! Il n'y a pas de problem! Pas de
problem!
Dai ragazzi sono ancora
portato ad accettarle, ma dagli adulti salariati non più dopo mesi
di strigliate a volte morbide e a volte meno.
Si vede che comincio
ormai a puntare il naso verso casa, anche inconsapevolmente.
Venerdì 12.02.2016
Ho capito che oltre alla
stanchezza da “tourbillon” devo aver accumulato anche un altro
tipo di stanchezza: come dire che ho fatto il pieno.
Infatti avrei diverse
cose da fare fra quelle che mi girano per la mente, ma in realtà mi
prende sin dal mattino l'idea che il tempo che mi rimane sarebbe
meglio trascorrerlo con i ragazzi e resto chiuso nel mio fortino.
Poi però mi rendo conto
che questo ulteriore sforzo è inutile a causa della disarmante
pochezza intellettuale messa in campo dalla maggior parte degli
allievi.
Mi sconforta dover constatare come la stessa persona che ha fatto progressi nelle
tabelline non è poi in grado di applicare quel sapere a semplici
operazioni di calcolo o alla risoluzione di problemini ridicoli.
Quindi io me ne andrò e
mi porterò al seguito un misto di sensazioni che coprono una larga
gamma di sentimenti, tutti in modulazione variabile.
Sabato 13.02.04
L'ossessionante e
ripetitivo richiamo lanciato dagli altoparlanti delle moschee che
sono dappertutto mi è diventato indigesto; non solo per il fatto
che il primo richiamo avviene praticamente nel cuore della notte, ma
anche per il fatto che intrude nella vita di tutti quelli che non
sono allineati con quel credo.
Le moschee sono tante e
continuano ad aumentare: ciò dipende esclusivamente dal fatto che
chi segue quel credo, specialmente se conduce una vita in una
modalità poco compatibile con esso, ma dispone di quattrini, è ben
disposto a spendere i propri soldi nel costruirne una che
automaticamente, venendogli riconosciuti dei meriti per la buona
azione compiuta, lo mette a posto per la vita presente e per quella
che verrà dopo.
Intanto le temperature si
stanno innalzando giorno dopo giorno – oramai siamo sui 38°costanti con
minime nella notte sino a 16° - ed i raggi del sole cominciano ad
essere malefici sulla pelle di chiunque; il vento c'è tutti i
giorni, ma con intensità non eccessiva.
Forse che i cambiamenti
climatici stanno modificando anche la spinta dell'Harmattan?
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