Sto cercando di
recuperare tutto ciò che è andato perduto nell'operazione exit W10
enter W8 sul mio p.c..
Mi mancano diversi
programmi fra i quali quelli idonei ad alleggerire le foto prima di
caricarle nel blog.
Inoltre sono perseguitato
da Microsoft che si è impadronito della schermata iniziale e che è
pure in francese: anzi, il mio p.c. si è proprio trasformato in un
“ordinateur” e parla unicamente in francese.
L'addetto informatico che
si è occupato delle cure ha già lanciato diversi programmi pro
“mise a jour” per farlo tornare p.c parlante italiano, ma sino ad
ora il successo non è stato raggiunto.
Per fortuna che mi sono
portato appresso una memoria esterna dove ho rintracciato tutto ciò
che avevo su Asus prima che divenisse operativo Vaio: pertanto sto
pescando da lì per rimettermi in carreggiata.
Per fare tutto quanto
sopra descritto mi sono mosso verso le 9.30 da G.I. . Dopo essermi
fatto a piedi il primo tratto di goudron sino al semaforo ho
cominciato ad intercettare dei taxi. Al secondo tentativo, trovando
la disponibilità del conduttore a portarmi a destinazione, non ho
discusso il prezzo e sono salito a bordo, consapevole del regalo che
gli stavo mettendo in tasca.
Arrivato a Bras Ouvert ho
chiesto di Vito il quale si è presentato nel giro di poco ed ha
iniziato una sessione di aggiornamenti per i quali gli ho tirato un
po' le orecchie in quanto, a mio avviso, lo ritengo abbastanza responsabile
dell'accaduto, se non per l'intero.
Mentre Vito era al lavoro
mi sono fatto accompagnare da Jacob presso un venditore di legno
multistrato per preventivare il costo di un mobile del quale ci
sarebbe bisogno nella camera da letto nella sede di Garage Italia.
Ho esaminato diverse
soluzioni che hanno una valenza economica differente passando dai CFA
75.000 ai CFA 50.000 più materiale di consumo ed il mio impegno che, a causa del persistere delle condizioni climatiche a me avverse, ho poca voglia di dedicare alla realizzazione
dell'opera.
In realtà forse sarebbe
più utile un ventilatore a torre per avere un refolo di fresco sotto
la zanzariera dei letti bassi dei due castelli, operazione
esclusivamente finanziaria e di rapida conclusione.
Al prossimo giro
acquisirò anche i prezzi di questo oggetto che, assieme alle pale a
soffitto (poco efficaci in camera), potrebbero rendere le notti meno
bagnate di sudore e più confortevoli.
Rientrato a B.O. ho
notato che il mio “ordinateur” era ancora on marche per il
resettaggio.
Poco dopo è arrivata
Gabriella che qui si sta impegnando in una iniziativa creativa con i
ragazzi di Bras Ouvert avente per tema la sensibilizzazione
all'igiene.
Successivamente, quando
stavamo per fare una visita a Marina Market alla ricerca di un pasto
leggero per accaldati disappetenti, Jacob ci ha invitato ad andare
con lui in un tipico ristorante Togolano.
E' stata una scelta
accettata che si è pure rivelata gustosa: mi sono goduto un trancio
di “capitaine” (poisson a me noto da precedenti esperienze nel West Africa, in salsa al pomodoro + riso.
Per finire il riso che mi
era rimasto Jacob ha fatto arrivare anche una salsa a base di legumi
(per il mio palato meglio la prima): costo dell'operazione CFA
1200/cad. (circa € 2,00), prezzo per Les Blans!
A B.O. l'ordinateur era
ancora sulla via per tornare p.c., ma Vito mi ha avvisto :”ci
metterà un po' di tempo a riassestarsi”.
Che palle! Già ho poca
voglia di scrivere.....tutte queste complicazioni aiutano ad
allontanarmi dall'uso della tecnologia in questo habitat!
Intanto si era fatta
strada la proposta di andare tutti assieme al centro culturale
francese dove alle 19 si sarebbe tenuto un concerto: perché no?
Abbiamo fatto una bella
scarpinata: fra i tanti in movimento sul goudron eravamo gli unici a camminare. Gli altri, chi in bici, chi in motorino, chi in auto....inquinamento
palpabile oltre che visibile.
Arrivati sul posto siamo
stati perquisiti come per un accesso all'aeroporto e poco dopo ci ha
raggiunto Maria – amica di Jacob, una ragazza Allemand di Lubecca –
violinista - che parla un ottimo francese ed anche un po' di
italiano, bianca che più bianca non si può, ora qui in Burkina per
un paio di mesi ad insegnare musica ai bambini di non so quale
scuola.
L'ambiente è un
ambiente per bianchi e/o neri di rango: una bella esposizione
climatizzata, ristorante all'aperto un filo caro, un padiglione dove
abbiamo assistito alla performance di Saihka, cantante strumentista
che, con il suo gruppo di complessivamente quattro elementi, si può già considerare come uno arrivato qui in B.F..
Alla fine del concerto
Jacob si è prestato per creare un contatto fra Maria ed il cantante
in funzione di qualche operazione di meticciato musicale.
Verso le 21 io e
Gabriella ci siamo intaxati per ritornare alla nostra tana fuori dal
mondo essendo piuttosto provati dalla giornata di movimento; non che Ouaga mi
abbia fatto sino ad ora una grande impressione, ma certo Cissin è
proprio un “cesso” rispetto a Gounghuin!(che pure non è né
Montmatre né Milano 2).
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