mercoledì 2 aprile 2014

Due giorni pieni a Chiang Mai

Martedì 01; Prima operazione della giornata: noleggio di una bici per 48 h, poi bus station per prenotare Green Bus per Mae Sot e quindi Warorot Market dove ho consumato il pranzo ed ho poi esaminato il reparto ove sono esposti prodotti etnici delle hill tribe del nord.


Nel tardo pomeriggio ho voluto effettuare un giro attorno alle mura ricordando come a novembre avessi avuto serie difficoltà a ritrovare la strada di casa a bordo di una motorbike con la quale avevo girato a lungo senza riuscire ad orientarmi.



Ho effettuato diverse soste qua e là soffermandomi per lungo tempo a Pratu Tha Phae, la porta di accesso alla cittadella più nota, attorno alla quale in questi giorni si fa musica, ci sono bancarelle e ristorantini tipo night market.



Dopo un ultima sosta operativa in un equivalente di un 7/eleven mi sono ritirato sostando nella hall coperta, ma aperta su due lati, dove wifi funziona meglio, ma dove ho anche corso il rischio di diventare facile preda dei mosquitos, molto attivi in orario ormai notturno.



Mi sono così deciso a ripararmi in camera dove la situazione, pur con le zanzariere alla finestra, non è risultata tanto migliore: ho subito utilizzato lo zampirone e per un po' non ho avuto fastidi, ma appena quello si è consumato ho cominciato a sentire il rumore molesto nelle orecchie.
Ho allora messo in movimento il ventilatore per ripararmi, anche se il rumore di sottofondo per tutta la notte non è stato il massimo.



Mercoledì 02; Questi due giorni a Chiang Mai me li sto proprio gustando quasi come se fossi un residente stabile; muovermi con la bici per ciò che ho fatto è stato l'ideale, anche se le temperature vicino ai 40° mi hanno consigliato di rimanere in sosta fra le 13 e le 16.




Oggi di buon mattino ho raggiunto una Lacquerware's Factory fuori città in direzione Sankampaeng (Rte 1006) arrivando a destinazione prima delle 8.30, tanto che poi una addetta mi ha per l'appunto  chiesto se vivessi a Chiang Mai!
Mentre visitavo lo show room ero l'unico presente oltre al personale tutto femminile, in mezzo al quale una ragazza conosceva qualche parola d'italiano senza averlo mai studiato, anche se di italiani ne arrivano ben pochi sin lì, mi ha poi confidato.







La bellezza era ovunque all'interno dell'esposizione ed i miei occhi hanno goduto a lungo nell'ammirare gli oggetti esposti, ognuno di per sé un'opera d'arte.




Poi mi sono dedicato  alla visita della factory dove mi sono rinfrescato le idee sul lungo procedimento al quale ogni oggetto realizzato deve sottostare nell'arco di tempo dei tre mesi necessari per diventare come quelli che avevo precedentemente ammirato nello show room: qui i prezzi erano esposti e fissi, come si conviene per opere di elevata qualità.







Questo apprezzamento mi sento di estenderlo a vari molti altri aspetti della vita quotidiana thai, specialmente dopo mesi vissuti nel sud est asiatico.
Anche al mercato i prezzi sono esposti e ciò fornisce un'indicazione immediata a chi lo frequenta, orientandone le scelte: poi un minimo di trattativa si fa comunque, ma in questo habitat devo dire che mi sento più a mio agio.
Sia ieri che oggi ho consumato il pranzo giusto nei posti ristoro all'interno del mercato dove ho sempre trovato i prezzi esposti e dove ho gustato nei due giorni cibi diversi al costo di circa € 1,00 per volta per una portata.



Fuori dal mercato mi ero lasciato incuriosire da una venditrice che offriva delle paste triangolari contenenti frutta – squisite - al costo di 6 baht cadauna (44 baht = € 1,00 al cambio corrente - praticamente si posso acquistare 8 pezzi con un euro!), così come ho potuto acquistare un Pomelo gigante al costo di 50 baht  senza alcuna discussione: si, avevo proprio bisogno di tutto questo!
Ed anche il traffico qui avviene in maniera corretta, senza dover attivare gli occhi a 360°, senza il costante fastidioso quanto inutile utilizzo dell'avvisatore acustico da parte di chiunque si trovi alla guida di un veicolo a motore.



Nel pomeriggio ho voluto rivedermi a volo d'uccello i monumenti più importanti ed ho avuto la sensazione che questo non sia più periodo di afflusso turistico; più tardi mi sono recato al night bazar ed ho avuto la stessa impressione: si va incontro al periodo più caldo dell'anno e le temperature che si raggiungono non sono adatte ai non residenti.



Il bazar notturno l'ho lasciato abbastanza in fretta sia per evitare l'intossicazione da troppe cose di questo genere viste in 48 ore sia perchè era un vero mortorio.
Domani trasferimento a Mae Sot: saprò presto che cosa mi aspetta!


   

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