Mercoledì 26; Una precisazione innanzitutto: tutte le attività di ripristino che ho visto messe in atto sin dal mio arrivo sicuramente erano in corso per ciò che ho scritto, ma anche in funzione di una manifestazione fieristica iniziata ieri sera mentre io, come da istruzioni avute prima di lasciare Hanoi, stavo attendendo in albergo che l'incaricato del tour prepagato Ha Long Bay 2days 1night mi raggiungesse fra le 8 e le 8.30 p.m. per farmene conoscere i dettagli.
In realtà io fin dalle 7.30 p.m. mi ero già messo in postazione, salvo che sino alle 9 p.m. non s'era visto nessuno: cosa fare? ho pensato che l'unica opzione sarebbe stata quella di contattare il venditore del pacchetto, l'albergo di Hanoi.
C'è stato uno scambio rapido di emails e così ho saputo che probabilmente la segnalazione dell'attesa era il frutto di un malinteso con l'organizzatore del tour, ma per il mattino successivo sarei stato prelevato regolarmente verso le 8.30 a.m. così come da accordi contrattuali.
Stamane la presa è stata abbastanza puntuale, solo che io continuavo ad ignorare il programma delle due giornate e pertanto mi sono sentito come un pacchetto prelevato all'albergo, scaricato al molo dei ferry che già conoscevo per averlo raggiunto ieri per mio conto, imbarcato su un naviglio che navigando molto lentamente, in due ore, fra isolette e faraglioni, mi ha condotto a Bai Chày - riuscendo anche ad andare in collisione leggera, dopo aver messo i motori indietro tutta, con una barca al traino di un suo pari - dove i vari componenti del gruppetto formatosi a Cat Ba sono stati smistati a seconda del tipo di pacchetto acquistato.
Così mentre tutti quelli in rientro ad Hanoi si sono accomodati al ristorante io mi sono trovato ad attendere di confluire nel gruppetto con il mio stesso pacchetto che prevedeva il pranzo a bordo, così come è poi avvenuto alle 1.30 p.m..
Dopo il pranzo il naviglio, che poi era lo stesso sul quale avevo viaggiato prima, ha effettuato una sosta per consentire la visita a Thien Cung Cave, grotta sita all'interno di uno dei tanti isolotti rocciosi: sapevo cosa avrei trovato e pensavo peggio in quanto l'intervento dell'uomo l'ha illuminata di vari colori: effetto luna park.
La grotta in quanto tale è di notevole bellezza, gli effetti speciali personalmente li avrei realizzati in altro modo.
A seguire è avvenuto un ulteriore smistamento: quelli del tour 1 day sono stati fatti accomodare su un'altra barca e quelli dei tours 2 o 3 days hanno continuato sulla stessa. Dopo un tot di tempo mi sono ritrovato ancora al punto dove mi ero imbarcato in mattinata ed ho capito perché chi mi aveva portato al bus in partenza da Hanoi mi aveva fatto cenno ad un prelevamento alle 3 p.m.: sarebbe stato per evitare l'avanti e indietro e se lo avessi saputo prima (conoscendo il programma) sarebbe stata la cosa più giusta da fare.
Non che mi lamenti, se non per le due ore buche parcheggiato al di fuori di un ristorante; perché quando si naviga la dimensione del tempo muta.
Gli stessi panorami osservati in una direzione di marcia al mattino, nel pomeriggio possono apparire già diversi.
La giornata era grigio chiaro al mattino e grigio meno chiaro nel pomeriggio, poco cambia se non c'è il sole.
Ad un certo punto un ragazzo alto che mi stavo convincendo potesse essere spagnolo, in un momento in cui eravamo vicini, si è rivolto a me testualmente chiedendomi: sei italiano? Lui si chiama Cristiano, non ha ancora ventisette anni e con la sua laurea in tasca in patria gli sono capitati solo lavoretti, ed esclusivamente sino a settembre dell'anno scorso: poi più niente. Essendo appassionato di viaggi ha deciso di usare bene i propri risparmi venendo a cercare in questa parte del mondo panorami che aveva già apprezzato in Bolivia, restando conquistato dal Vietnam; dopo raggiungerà il Giappone per una quindicina di giorni dove concluderà l'itinerario che si era prefissato. Il discorso si è articolato in diverse direzioni e quando è venuto il momento dell'assegnazione delle camere ci siamo trovati accasati per una notte alla numero 02.
Parlando di riprese fotografiche è emrso che lui era in emergenza per aver smarrito una scheda di memoria mentre quella della macchina era ormai quasi piena: un ragazzo così non lo vuoi aiutare? gli ho fornito una delle mie, tanto io scarico quotidianamente sul portatile e per me era soltanto un surplus mentre per lui è diventata come aria fresca per chi è in difficoltà respiratoria.
Nel pacchetto era previsto un'oretta di kayak alla quale ho rinunciato principalmente perché non avevo voglia di bagnarmi, rimanendo ad osservare tre venditrici ambulanti che avevano agganciato le loro barchette a remi al naviglio con l'intento di vendere le loro merci ai "ricchi" turisti.
Quando mi sono accorto di loro stavano giocando a carte, e non per scherzo! con tanto di quattrini alla mano, anche se non ho capito a quale gioco giocassero.
Alla mia vista hanno cercato di invogliarmi a comprare qualcosa, ma non avevo proprio bisogno di nulla e tanto meno avevo voglia di dover discutere sul prezzo, consapevole che un prodotto fornito in mare aperto non ha prezzo se qualcuno ne ha bisogno: ma non era il mio caso!
Calate le tenebre è diventato più facile identificare altri navigli all'ancora nei dintorni per via delle illuminazioni: tutte tipo discoteca e, ahimé, anche la stessa musica sparata nell'aria, ma solo sino ad un orario ragionevole.
Dopo la cena mi sono ritirato per dedicarmi alla scrittura, non prima di aver controllato lo stato di efficienza delle due macchine fotografiche al seguito: Canon Power Shot SX10IS che è stata il fiore all'occhiello sino a pochi giorni fa, pur avendo perso per strada diverse delle funzioni delle quali è dotata, è andata in avaria definitiva; Canon Power Shot SX230HS che era diventata la scelta n°2 dopo l'entrta in scena della sorella maggiore, per ora continua a funzionare e si è ripresa il primo posto, anche se si vede ad occhio nudo che qualche impurità è penetrata al suo interno.
Per ora non voglio pormi il problema circa il rinnovamento del parco fotocamere e delle riprese fotografiche future visto che non ho ancora imparato ad usare a livello scolastico queste: esse saranno oggetto di manutenzione specializzata e continueranno a convivere le mie esperienze, salvo decise prese di posizione di dissenso.
Cristiano era dotato anche di una cosiddetta "action camera", una robina piccola e molto prestazionale, capace di funzionare perfettamente in immersione. Così ho capito cosa stavano usando dei ragazzi mentre si tuffavano in mare durante un'escursione in barca a Sianoukville: sono rimasto incuriosito dall'oggetto e prossimamente chiederò lumi al mio consigliere in materia di alta tecnologia.
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