Le foto verranno trasferite appena possibile.
Avevo puntato la sveglia in modo da prendermi il breakfast incluso nel prezzo alle ore 7, il primo orario possibile, per poi girare a piedi la città negli orari più freschi.
Contavo sul fatto che il cellulare si fosse allineato automaticamente con il fuso orario locale, ma non è stato così: quindi ho colmato con altre attività per annullare l'anticipo di 30' e fare colazione, poi sono sceso in strada.
Il piccolo accesso alla guest house è pesso ostruito dalle attività di vendita, principalmente verdura fresca, che vengono svolte da donne su entrambi i lati della stradina.
Con il passaggio della gente la stradina si ostruisce immediatamente rendendo difficile il passaggio anche alle bici con sidecar, le bicitaxi.
Ho seguito un itinerario studiato in precedenza, svicolando ogni volta che venivo attratto da qualche cosa, ma la maggior parte del tempo l'ho dedicata a Botahtaung Pagoda, non tanto perché conserva reliquie del Buddha ma in quanto è di forma particolare, visitata da fedeli ossequiosi e generosi nel lanciare offerte di denaro attraverso la fessura a ciò preposta, ed è attraente per gli artistici lavori di cesello dei quali è ricca.
Durante la visita i monaci che presiedono il luogo sono strategicamente collocati in maniera da intercettare il maggior numero possibile di persone dalle quali farsi sganciare denaro; anch'io sono stato tirato dentro al giochino più volte, ed in due casi ho sganciato.
In una occasione non è stato un monaco ad avvicinarmi bensì un addetto alle donazioni: persona quasi mia coetanea, è rimasto impressionato non so da che cosa di me e, come mi è già successo in altri casi simili, mi ha toccato i muscoli delle braccia complimentandosi per la mia forza.
Ho pensato che in questi posti vadano identificando con il termine forza riferita al fisico quella forza alla quale non sono abituati, per esempio quella di viaggiare da soli per il mondo: credo sia questo aspetto a colpire la fantasia della gente.
Quando mi sono reso conto che non sarei riuscito a completare il giro per mezzzogiorno ho adottato un programma alternativo: Yangon Circular Train, tre ore senza camminare e senza stare sotto il sole, portato da un treno piuttosto sobbalzante senza fare alcuna fatica.
In quelle tre ore può accadere, come a me è accaduto, di parlare con altri viaggiatori indigeni, di vedere di tutto dalle aperture prive di vetri, principalmente la misera vita condotta dai più in un territorio che i palazzinari locali stanno via via cementificando; resta ancora molto spazio alle attività agricole svolte a bagno nell'acqua, elemento che è onnipresente, ma non durerà ancora molto.
I giovani in città si dividono fra quelli che vestono tradizionale e quelli che no; io credo che non passerà troppo tempo per non vedere più nessun giovane vestito tradizionale in città.
Questo è un paese che avrebbe bisogno della forza dei giovani per evolvere, ma se i giovani inseguono i soliti modelli derivanti dalle visioni delle soap operas sarà più difficile per Aung San Su Kyi, o comunque per chi uscirà eletto alla carica di presidente della repubblica alle prossime elezioni, portare dei cambiamenti in questo paese la cui realtà è molto più complessa e complicata rispetto a come viene percepita in occidente
Rimessi i piedi a terra ho raggiunto la zona di Sule Pagoda, quella ufficialmente riconosciuta come il centro originale della British Rangoon, il punto di inizio nella misurazione di qualsiasi distanza nazionale.
Scenograficamente oggi si presenta ariosa con il grande spazio verde dove è posto il monumento all'Indipendenza, di fronte al quale sta la City Hall, e poi un misto di edifici coloniali in parte abbandonati a se stessi o in pessimo stato di manutenzione ed altri modernissimi.
Era ormai calata la notte quando sono tornato alla guest house; lungo la strada ho notato un'auto con marchio Chrysler, che altro non era se non l'ultimo modello della Lancia Y 10.
In patria non se ne vendono troppe, ma con il marchio americano e la capicità di fare business espressa da Marchionne questo modello è arrivato sin qui!
Ho iniziato presto come ieri per finire il lavoro, ohps, l'itinerario a piedi interrotto ad un certo punto: il fatto che oggi sia domenica non si percepisce minimamente.
Inizialmente ho visto dei meravigliosi edifici appartenenti a quello che era il centro amministrativo britannico: è un peccato che un patrimonio così importante ed esteticamente di pregio sia inutilizzato, abbastanza allo sfascio, un pò puntellato e reso irraggiungibile da una doppia cinta arricchita da filo spinato.
Ho camminato avanti e indietro e poi ancora avanti verso il quartiere cinese ed i sui templi buddhisti sino a che, proprio mentre stavo seduto recuperando forze al Kheng Hock Keong sono stato avvicinato da un fedele che mi ha offerto due succosissimi megamandarini, non so se facenti parte delllo stock destinato a chi le offerte le ottiene perpetuamente!
Azioni come questa, o simili, testimoniano l'interesse per il forestiero e la gentilezza di questo popolo; mi capita di essere osservato anche sfrontatamente, sia da uomini che donne, ma ciò dipende proprio dalla curiosità, anche se non credo di essere il primo Western sotto i loro occhi.
Certo, io mi muovo sovente dove altri western non mettono il naso, e pertanto noto nello sguardo di chi mi osserva anche la sorpresa dell'incontro inaspettato.
Molto saggiamente mi sono fatto riportre a casa da un taxi, ma prima di salire in camera ho pranzato seduto ad un ristorantino da strada: costo $ 0,50, lo stesso oneso prezzo pagato da un indigeno, non come la venditrice di frutta che ha chiesto ad un maschio vicino di postazione quanto avrebbe dovuto farmi pagare le banane: questo le ha prontamente fornito la consulenza indicandole il prezo riservato ai foresti, in questo caso il prezzo per me.
Dovendo lasciare domani questa "reggia", è da ieri che sto crcando di capire in che direzione potrò muovermi in relazione alla ricettività alberghiera ed ai suoi costi, ormai usciti da ogni logica sia perché siamo in periodo di alta stagione, sia perché da due anni a questa parte sono arrivati molti più turisti di quanto si aspettassero, e ciò in dipendenza della fine del boicottaggio precedentemete adottato da parte di operatori stranieri e delle aperture politiche segnate dalla liberazione di Aung San Su Kyi.
Pare che tanta euforia debba riassorbirsi perché il viaggiatore medio preferisce spendere i propri soldi dove vengono rispettati meglio i parametri che qui non vengono nemmeno presi in considerazione, ma intanto è così.
Alla fine, per esclusione, mi muoverò verso una meta che desideravo raggiungere, Kyaiktiyo, dove il tempio è posto su quella che viene chiamata Golden Rock, ed il buddhismo è mischiato con i riti che lo precedevano, quelli verso i Nat, divisi fra spiriti del bene e spiriti del male.
Quello che riuscirò a combinare successivamente lo scoprirò giorno per giorno, ma non escludo la possibilità di lasciare prima il paese se dovesse diventare troppo difficile la mia organizzazione.
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