Lunedì 17; Pensando a chi oggi partirà per i trekings overnight sulle colline attorno a Hsipaw ho avuto un pensiero compassionevole in riferimento alle condizioni meteo in mutamento; infatti, mentre stavo viaggiando su un Bus verso Pyin Oo Lwin, il grigio diffuso ha cominciato a virare verso la pioggia mentre io sonnecchiavo cercando di capirne il perché del mio stato odierno non perfetto: ho pensato potesse dipendere dal cibo assunto la sera prima, anche se certi dolori diffusi mi ricordavano quelli influenzali.
Fatto sta che arrivando a destinazione ho chiesto di scendere nelle vicinanze dell'albergo in quanto ero convinto che il bus persorresse quella strada; invece ha girato presto a destra imboccando una circonvallazione ed io sono sceso lì credendo di essere vicinissimo all'hotel, tanto da rifiutare con decisione le offerte di passaggio di alcuni mototaxi.
Mi ero sbagliato e per questo ho scontato la pena camminando con il mio fardello sulle spalle per un tempo ben superiore al previsto, riuscendo però a scansare la pioggia che è arrivata subito dopo copiosa, rendendo il clima più freddo.
Persistendo il mio malessere ho preso possesso della camera e ci sono rimasto senza più uscire sino a che, a pomeriggio inoltrato, è passato a prendermi il responsabile di un progetto umanitario in corso di realizzazione in vari sperduti villaggi della zona, progetto incentrato sulla malaria.
Myanmar è sul Guiness dei primati sia per questa malattia che per la TBC; l'incontro odierno è risultato propedeutico alla giornata che trascorrerò domani insieme a chi opera sul campo.
Senza cenare e con i dolori aumentati, forse febbricitante, mi sono ingoiato due "Gladio" ed ho conquistato presto il letto, non dopo aver indirizzato la mia richiesta di ospitalità a varie guesthouse di Saigon, oggi Ho Chi Minh City (HCMC): meglio prenotare per tempo in questa stagione!
Martedì 18; Ha smesso di piovere poco prima della mia uscita dall'hotel; le previsioni meteo sono in miglioramento, ciononostante ho pensato bene di coprirmi con tutto ciò di cui dispongo, anche se la mia salute sembra già recuperata.
Alle 9.30 in una sala di un albergo decentrato è iniziato il meeting "Malaria Situation Myanmar" abilmente organizzato dal responsabile di progetto, Dr. Kyaw Myo Lwin, un medico di Yangon che lavora da anni da queste parti per conto di una N.G.O., in modo da frazionare la presentazione con il coinvolgimento di diversi partecipanti, indice di un lavoro accurato e tendente a rafforzare il gioco di squadra.
(scherzo giocato durante la presentazione per celebrare la mia presenza al meeting)
L'organizzazione è strutturata con un Pharmacist, cinque medici sul campo con altrettante infermiere, ventidue Heath Workers, un numero di volontari che non ho memorizzato; i villaggi interessati sono 600 con abitanti che vanno da 30 sino a 1000 per sito!
Ho così appreso che il primo programma anti malaria in questo paese risale al 1950, ma solo negli ultimi anni, attraverso iniziative gestite da NGO come questa, sono arrivati dei risultati significativi.
Per la popolazione la situazione in essere al momento è la seguente:
- No Risk 37%
- High Risk 22%
- Moderate Risk 25%
- Low Risk 16%
La zona più pericolosa è quella del Kachin e le specie di malaria sono diverse; donne in cinta e bimbi sotto i cinque anni rappresentano la fascia più esposta, oltre a tutte quelle persone che hanno a che fare con lavori all'interno delle foreste.
Il progetto si articola in:
1) operazioni di informazione, educazione e comunicazione;
2) prevenzione, distribuzione di apparecchiature di rilevamento immedito;
3) diagnosi anticipata e appropriato trattamento.
Ho inoltre appreso che le cause dell'epidemia sono da imputarsi principalmente ai movimenti migratori, al cambiamento climatico, ai siti di riproduzione, mentre la trasmissione spesso avviene in un cerchio che parte dalle scimmie per arrivare agli umani e tornare alle scimmie attraverso una mutazione.
Certo non è mia intenzione fare la cronaca dettagliata del meeting, anche perchè non ne sarei in grado in quanto solo la parte proiettata era in inglese, ma la presentazione ed i dialoghi sono stati tutti in lingua locale, pertanto mi limiterò ad esprimere ciò che ho colto.
Essenzialmente l'entusiasmo di questi operatori equamente suddivisi fra maschi e femmine, età stimata fra i 25 ed i 35 anni, che mi sono sembrati preparati e determinati nello svolgimento della loro funzione, sempre pronti a virare verso l'umoristico il loro dire, aspetto che ha contribuito ad alleggerire gli argomenti trattati e a far sentire tutti più vicini.
L'ultima parte della giornata è stata dedicata ad un feed back per cui si sono formati quattro o cinque gruppi che hanno scritto le loro osservazioni su dei fogli giganti che poi sono stati appesi ad una parete uno per volta in modo da consentire al singolo relatore di presentare le conclusioni del proprio gruppo.
Oggi ho imparato qualcosa di nuovo: come realizzare sul campo un progetto precedentemente elaborato sulla base di dati statistici e rilevamenti a campione, ed ho capito quanto siano importanti gli operatori terminali, almeno quanto quelli che a monte mettono a disposizione le risorse finanziarie, quanto sia indispensabile una strutturazione precisa come questa che impone, a piramide, la compilazione di un Form per ogni passaggio operativo.
Con questo post desidero dare un segnale a tutti coloro che hanno sin qui contribuito con delle donazioni circa "Destinazione Myanmar"; prossimamente avrò altri incontri con operatori umanitari che si stanno facendo carico dei rifugiati nei campi profughi in territorio Thai.
PERTANTO E' ANCORA POSSIBILE EFFETTUARE DONAZIONI PER CHI SE NE FOSSE DIMENTICATO O NON NE AVESSE AVUTO IL TEMPO O LA POSSIBILITA': l'operazione è semplice, basta effettuare un bonifico sul conto corrente intestato a Bambini nel Deserto IBAN: IT 24 G 01030 12900 000001500048 Monte Dei Paschi di Siena – Causale: "Destinazione Myanmar".
(www.bambinineldeserto.org)
Il termine dei conferimenti che avevo inizialmente indicato per questi giorni, in accordo con Bambini nel Deserto è spostato alla data del 5 aprile, data entro la quale dovrei aver visitato almeno un campo profughi nella zona di Mae Sot, provincia di Tak, in territorio Thai.
(www.bambinineldeserto.org)
Il termine dei conferimenti che avevo inizialmente indicato per questi giorni, in accordo con Bambini nel Deserto è spostato alla data del 5 aprile, data entro la quale dovrei aver visitato almeno un campo profughi nella zona di Mae Sot, provincia di Tak, in territorio Thai.
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