martedì 7 gennaio 2014

Pedalando per Siem Reap



Così come ieri mi era sembrato semplice accordarmi con il tuktuk-ista, stamane quello si è dato per occupato mandando un sostituto che è arrivato con 5' di ritardo, proprio quando stavo per lasciarlo per strada.


Il tuk tuk sopraggiunto era uno di quelli che mi aveva contattato ieri all'arrivo e tutto sorridente si è posto al mio servizio; io ho voluto ricapitolare i termini degli accordi precedentemente raggiunti mentre il ragazzo ha iniziato a sollevare varie eccezioni. 


Allora ho aggiornato l'appuntamento a domani preferendo dedicarmi ad una visita in autonomia della città dopo essermi dotato di una bici: dal mio punto di vista non ci sono troppe attrazioni qui, fatto salvo Angkor National Museum, pur riconoscendo che un vacanziere qualsiasi avrebbe da impegnare il proprio tempo in varie amenità che non mi riguardano.



Pertanto sono ripassato a dare un'occhiata a Wat Damnak, quini mi sono soffermato a Wat Bo: entrambi questi templi sono sedei di università e scuole, stamani piene di giovani allievi vocianti.



Lungo la strada ho intercettato qualche realizzazione coloniale, ma fra il traffico, la vegetazione e gli orpelli aggiunti mi è stato difficile poter riprendere qualche buona immagine.


Fortunatamente la città è molto ombreggiata dagli alberi i quali però non sono in grado di condizionare la temperatura che oggi è stata superiore ai 32° con il 66% di umidità; 



prima di entrare al museo mi sono spostato verso strade frequentate solo da inigeni dove ho trovato una soluzione concreta per la pausa pranzo in un ambiente dove ero l'unico Western: un pesce grigliato + zucchine preparate a capello d'angelo condite in un modo risultato gradevole al mio palato + riso + tè a volontà = $ 1,50, altro che quei posti un pò smorfiosi a prezzi europei dove una pizza costa $ 10! (forse è perché non do grande valore a questo cibo che il prezzo mi sembra esagerato.)


Ho trovato interessante la visita al Museo dove ho potuto gustare un discreto caffè espresso per $ 1,00 , tanto per risveglare le energie e l'attenzione; nei due piani in cui si sviluppa il percorso si incontrano nell'ordine :
- la galleria dei 1000 Buddhas, a mio giudizio notevole;
- la galleria della civiltà Khmer - l'origine dell'Impero;
- la galleria della Religione e delle Credenze nel mondo Khmer che aiuta a comprenere la connessione fra Hinduismo e Buddhismo;


- la galleria dei grandi re Khmer, i grandi inventori, un must a mio avviso;
- la galleria dedicata d Angkor Wat, per me fantastica;
- la gallerria dedicata ad Angkor Thom, per me altrettanto fantastica;
- la galleria impostata sulla storia a partire dalle pietre-testimonianze del passato;


- infine la galleria dedicata ad Apsara, il mondo delle Ninfe celesti che vivevano nell'oceano di latte, danzatrici alla corte dei re riprootte nei preziosi basso rilievi che avrò il piacere di osservare dal vivo a partire da domani.


Dopo la visita ho pedalato in direzione del Phsar Chas e da lì alla ricerca di Mandalay Inn, una guest house di proprietà di Birmani che aveva risposto ad una mia mail offrendomi ospitalità; quando sono arrivato ho però appreso che la disponibilità della camera per me non c'era già più, bensì ci sarebbe stata a partire dal dopodomani: ho perfezionato l'accordo in ogni caso dopo aver visitato una camera simile a quella che mi verrà assegnata perché comincio a non tollerare lo sporco che si trova solo spostando una sedia.


Il problema che vado costantemente constatando dal momento del mio arrivo in Thailandia è quello relativo alla manutenzione degli impianti e alla approssimativa pulizia delle camere; certo che nelle occasioni in cui sono stato ospitato nei ricoveri più qualificati questo problema era un pò meno sentito, ma a Vientiane, per esempio, dove ho usufruito di uno dei posti più cari fra quelli da me frequentati, la situazione non era assolutamente migliore.
L'uncia differenza è stata data dal fatto che, dopo essermi lamentato di ciò che non andava, qualcuno ha provveduto con un certo tempismo a sistemare le cose.


Non sono venuto sin qui per fare il mestiere interpretato da Margherita Buy in un film abbastanza recente, ma un giusto equilibrio fra qualità e prezzo pagato ci deve essere.
Non essendo interessato a impegolarmi nei vari night market sparpagliati qua e là, ho ritenuta concluso le attività esterne verso le 8.30 p.m.; così avrò tutto il tempo per preparare l'inizio dei 3 gg. di visita del vasto Parco Archeologico che non si trova concentrato in un'unica allocazione.   

Nessun commento:

Posta un commento