Lunedì
18.02 – Dopo le ultime notti ce ne voleva proprio una non
disturbata dai rumori; l'unico che si è sentito è stato quello del
vento, a tratti così forte da far ballare il Nomade.
Il
fatto di avere a disposizione la connessione del collegio mi ha
consentito di dare subito seguito ad alcune emails riguardanti rogne
italiche mentre sul piazzale era in corso una cerimonia nell'ambito
della quale le varie classi maschili e femminili erano ordinatamente
schierate: a un certo punto alcuni ragazzi hanno espresso davanti al
microfono dei loro pensieri che mi sono sembrati molto incentrati
sulla loro patria.
Su
questo argomento colgo l'occasione per aprire una piccola parentesi:
è da quando sono entrato in Belize che colgo affermazioni, cartelli,
atteggiamenti fortemente inneggianti al proprio paese, dal taglio
spiccatamente nazionalistico.
Proprio
oggi ho ricevuto notizie dalla persona che mi aveva aiutato a Puerto
Quetzales; leggendole ho ritrovato questa stessa vena che qui riporto
parzialmente: “Le cuento que soy Oficial de Ejercito de Guatemala
con el grado militar de Mayor de Infanteria (jubilado o sea en
retiro).
Tambien
le se decir que estos del servicio al projimo viene de casa (de mi
familia), de las escuelas donde estudie, incluyendo las militares y
propiamente del glorioso Ejercito de Guatemala”.
Per
le mie convinzioni il filone del nazionalismo non fa presa su di me,
anzi, me lo fanno sentire come foriero di nulla di buono;
specialmente più le nazioni sono piccole ed i loro confini sono così
ravvicinati!
Oggi
non era giornata da muoversi troppo in fretta, ma non pensavo certo
di essere su strada soltanto verso le 10!
Il
percorso da coprire è stato breve e ricco di bei panorami;
la strada si è
inerpicata solo sull'ultimo tratto ed il Nomade è riuscito a
raggiungere l'indirizzo della Asociaciòn Nazareth Nicaragua senza
problema alcuno.
Gli
ambiti antro i quali l'associazione si da da fare sono: “desarollo
productivo, medio ambiente, infraecstructuras sociales, salud,
educaciçn, cultura, deportes, derechos humanos”.
Appena
arrivato ho conosciuto Carmen, una giovane graziosa con una buona
conoscenza del nostro idioma reso affascinante dalla cadenza
ispanica:
è stata nel sud dell'Italia tempo fa in ordine alla collaborazione della associazione per la quale opera con le Brigate Mediche Internazionali, entro le quali una italiana ha operato l'hanno scorso qui.
è stata nel sud dell'Italia tempo fa in ordine alla collaborazione della associazione per la quale opera con le Brigate Mediche Internazionali, entro le quali una italiana ha operato l'hanno scorso qui.
Mi
è stata riservata un'ottima accoglienza; subito sono stato portato a
conoscere la struttura e le persone che vi lavorano, a partire dal
responsabile di nome Felix.
Mentre
stavo prendendo accordi per la consegna del materiale ho conosciuto
Rodolfo, uno degli otto componenti la Brigata Medica Andalusa che
completerà la propria opera qui a fine mese:
con la calorosa cordialità che contraddistingue l'Andaluso, sono stato subito invitato a condividere la comida nella casa dove abitano, dopo la sessione degli interventi chirurgici ancora in corso.
con la calorosa cordialità che contraddistingue l'Andaluso, sono stato subito invitato a condividere la comida nella casa dove abitano, dopo la sessione degli interventi chirurgici ancora in corso.
La
mattinata è volata, ed anche il primo pomeriggio visto che l'equipe
medica è solita fare pausa pranzo verso le 15!
Prima
di allora ho provveduto a far scendere dal tetto il materiale che vi
avevo stipato, predisponendo quello contenuto nel garage alla
successiva consegna, liberando la bici da dove è rimasta per mesi,
con lo scopo di lasciarla all'associazione che probabilmente la
venderà per realizzare denaro utile a mantenersi.
Purtroppo
alcune confezioni non avevano retto lo stress dato dal viaggiare
parzialmente
esposte, ma la maggior parte di esse è arrivata in
buone condizioni.
Durante
il tempo trascorso con gli Andalusi attorno al tavolo le condizioni
climatiche hanno iniziato a modificarsi sino a virare in pioggerella
microscopica con relativo calo della temperatura: penso proprio che
questa notte rimetterò in funzione il piumino Ikea livello termico
01 anche perché, in ogni caso, qui la quota è di 1.200 m.s.l.m..
Ritornato
alla sede dell'associazione ho trovato ad attendermi Frey Damiano, un
francescano di Assisi, poco più datato di me, operativo fra
Guatemala e Nicaragua da una mezza vita.
Persona concreta ed essenziale, promotore dell'associazione assieme ad altri, ha partecipato alle operazioni di consegna assieme a Felix e a Carmen mentre vari fruitori dei servizi della clinica osservavano incuriositi la “casa ambulante”, come è venuto spontaneo chiamarla alla gente presente in loco.
Persona concreta ed essenziale, promotore dell'associazione assieme ad altri, ha partecipato alle operazioni di consegna assieme a Felix e a Carmen mentre vari fruitori dei servizi della clinica osservavano incuriositi la “casa ambulante”, come è venuto spontaneo chiamarla alla gente presente in loco.
Già
in mattinata molti l'avevano visitata restandone impressionati, ma la
persona che più se ne è interessata è stata una ragazina,
dodici anni max., figlia della responsabile della lavanderia, venuta
a bordo in più occasioni; mi parlava ed io non tutto capivo, eppure
quando ci sono state altre persone in visita è stata lei a spiegare
loro ciò che stavo dicendo.
Prima
di concludere la giornata operativa Damiano ha voluto accompagnarmi
da un meccanico per accertarsi se costui sarà in grado di svolgere
il lavoro essenziale al proseguimento del viaggio, quello riguardante
l'apparato frenante.
Ciaco ha detto sì e domani mattina dovrebbe iniziare ad occuparsene.
Ciaco ha detto sì e domani mattina dovrebbe iniziare ad occuparsene.
Quindi,
a bordo del Toyota pick-up del frate sono stato accompagnato in un
santuario poco lontano, in una zona dove la gente vive in case di
legno e lamiera senza servizi igienici, appena fuori San Rafael, in
un'area nella quale ha imperversato la guerra civile.
Il
Santuario è molto visitato da nicaraguensi che vengono anche da
lontano perché è il luogo dove è sepolto un frate francescano
abruzzese che ha operato in questa zona per tutta la vita facendo
molto per i suoi abitanti tanto da essere passato da Beato a Santo:
il suo nome era Odorico, se non ricordo male.
Damiano
mi ha fatto visitare alcune sue realizzazioni: il museo riguardante
Odorico, il museo archeologico dove sono esposti pezzi di valore da
lui recuperati dalle mani delle popolazioni che vivono sperdute sulle
montagne.
In particolare sono rimasto colpito da una statuetta in terracotta risalente all'epoca classica (VII-IX secolo ), senza mani e piedi perché usata come giocattolo dai bambini!
Ho visto pezzi che dovrebbero essere catalogati da specialisti e stare protetti in un museo, invece si trovano esposti in una bacheca o addirittura a portata di mano, che è sempre meglio che tornare polvere, cosa che sarebbe già accaduta se non ci fosse stato l'impegno di questo giovanile italico francescano.
In particolare sono rimasto colpito da una statuetta in terracotta risalente all'epoca classica (VII-IX secolo ), senza mani e piedi perché usata come giocattolo dai bambini!
Ho visto pezzi che dovrebbero essere catalogati da specialisti e stare protetti in un museo, invece si trovano esposti in una bacheca o addirittura a portata di mano, che è sempre meglio che tornare polvere, cosa che sarebbe già accaduta se non ci fosse stato l'impegno di questo giovanile italico francescano.
Parlando
con lui ho appreso informazioni su come funziona la famiglia, sullo
sviluppo del posto iniziato dopo la fine della guerriglia, sulle
coltivazioni e le loro dimensioni (esistono alcuni latifondisti in
zona, il cui conto in banca è pingue ma le loro case si presentano
miserevoli come quelle dei non abbienti), sul sistema sanitario
nazionale e sulla tassazione, esistente più sulla carta che
effettiva a causa dell'alto tasso di evasione fiscale al quale il
governo sopperisce con tasse sui prodotti, come sul caffè, ad
esempio.
Ci
rivedremo domani e forse nei prossimi giorni potrò accompagnarlo a
visitare uno di quei posti sperduti su per le montagne dei quali mi
ha già palato.
Poi
ho dialogato su vari argomenti con Carmen prima di ritirarmi con la
sensazione che un tassello importante di questo viaggio ha trovato la
sua definitiva collocazione: per il Nomade staremo a vedere.
ANDIF
es una asociación sin
fines de lucro de carácter social, apolítica y ... San
Rafael del Norte,
Jinotega, Nicaragua ... Proyecto
clínica médica Nazareth: …
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