martedì 11 dicembre 2012

San Diego Old Town Historic State Park


Domenica 09.12 – La giornata sembra più limpida sin dal mattino. Prima operazione: testare il percorso per l'officina e capire se ci sono spazi per l'ospitalità notturna.
Da qui a lì la strada è scorrevole ed attraversa insediamenti di uffici posti sugli ampi spazi della Mesa; una volta testato il percorso via per Old Town Historic State Park. 








Qui è impossibile spostarsi per strade a viabilità ordinaria in quanto queste si innescano sempre nelle varie Hwy che tagliano San Diego in ogni direzione. 







Giunti in loco si respira un'aria rilassata, un po' provinciale ma rassicurante, anche se le costruzioni, sia le poche originali che quelle ricostruite, sono tutte adibite ad attività commerciali orientate al turista, spesso dotate di un piccolo museo riguardante l'attività che vi si svolgeva in origine.








E così che Ezio non sa resistere di fronte ad una confezione di carne disidratata esposta in un negozio, questa scelta ingenera in lui la necessità di una birra che viene trovata alla spina in un secondo locale, ma prima di tornare a bordo opta anche per un gelato recuperato in un terzo store dei tanti visitati.






I colori che colpiscono la retina sono brillanti: domina il verde della vegetazione, ma ci sono in corso differenti fioriture che creano quei contrasti che sembrerebbero voluti da un architetto paesaggista; invece qui sono semplicemente operati da Madre Natura!
Anche il contesto urbanistico risulta assai gradevole nel suo insieme tanto da restare soddisfatti della sosta che si è prolungata forse più del previsto.




A seguire il Nomade mette le sue ruote in Downtown raggiungendo la 5th st. dove recentemente sono stati recuperati i vecchi edifici (oggi l'area è conosciuta con il nome di gaslampe): ora è tutto bar, ristoranti, molta gente, impossibilità a fermarsi. 



Ripresa qualche immagine in movimento abbiamo la necessità di trovare una connessione WiFi per verificare la disponibilità di Towne a trascorrere qualche ora insieme a noi.
Praticamente giriamo a vuoto per un bel po' cercando di spostarci verso l'esterno fintanto che ci viene in aiuto un Office Depot: scopriamo così che l'amico ha già predisposto tutto, incluso il ristorante per la cena.




Raggiungiamo la sua abitazione verso le 18; così possiamo ammirare dalle ampie vetrate del salone uno spettacolare panorama in notturna. La sua casa è grande, la cucina attrezzatissima, ma lui non la utilizza quasi per niente e si serve di vari ristoranti nella zona.
Scegliamo di sorseggiare un “Orangello” dell'Arizona fra le varie possibilità offerte; dopo un'oretta di brillante conversazione Towne ci fa salire sulla sua Lexus e ci conduce al ristorante dove consumiamo una cena all'insegna del Pacific seafood accompagnata da vino bianco francese: un tocco di raffinatezza che non guasta!
Prima di rientrare Towne ci porta in un quartiere vicino alla sua abitazione dove gli abitanti sono esageratamente orientati alle prossime festività: non si tratta solo di luminarie e di effetti speciali, ma proprio della realizzazione di una Disneyland sul tema della Natività.




Peraltro sono numerose le case più o meno addobbate in giro per le colline di San Diego così come si incontrano diverse persone che indossano qualche capo di vestiario che ricorda il prossimo evento in calendario.
Per concludere ci fermiamo in un locale che offre Frozen Yogurt, particolarmente apprezzato da Ezio; dopo aver avuto la disponibilità a sostare per la notte davanti a casa sua (strada pendente=no buono!), ci accomiatiamo da Towne con rammarico in quanto, nelle poche ore trascorse insieme, ci siamo resi conto delle tante qualità della persona e ci piacerebbe poterlo incontrare ancora, magari in Italia.
Alla fine optiamo per trascorrere la notte lì dove abbiamo passato le precedenti: sorpresa, questa sera ci sono altri due soci già piazzati.   

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