sabato 8 dicembre 2012

Onore a Fedex

Venerdì 07.12 – Alle 6 ho ritenuto di lasciare lo spazio P&R e tornare da Walmart per le operazioni mattutine; alla prima connessione ho appreso che il pacchetto con i ricambi era già arrivato a San Diego poco dopo le 6!
Il Nomade scalpita per avere subito le pastiglie nuove ed io l'accontento conducendolo prima sulla 101 che corre lungo la costa (nebbia consistente e tanti surfisti in mare prima di recarsi al lavoro; gente di tutte le età, in maggioranza femmine, impegnate a correre o a camminare velocemente sulla lunga passeggiata a mare, incluse mamme che correndo spingevano la carrozzina con l'erede nella bruma a tratti meno densa), poi sulla 52 verso l'interno e quindi sulla 163 sino a raggiungere la sede Fedex.
Come al solito poche formalità, una firma ed il pacchetto è nelle mie mani attorno alle 10; ora tocca reperire un meccanico fra quelli rilevati sul web nella stessa area.
Il primo mi scarica subito dicendo che il ponte sollevatore dell'officina non è in grado di alzare il Nomade; nello stesso piazzale ci sono varie altre officine che si occupano di auto così me le guardo una ad una e poi punto la prescelta.
Presento la lista dei lavori dei quali necessito e non mi viene detto di no, soltanto devo attendere sino alle 12.30.
Intanto Ezio si è messo ad esplorare tutte le attività commerciali in un raggio di 300 m.; quando torna mi propone tutta una serie di possibili opzioni annotate nella sua mente che vanno dal sushi al massaggio rilassante per far passare il tempo, senza però riuscire a convincermi della loro convenienza.
Passano le 13 e poi le 13.30 senza che nulla accada: Ezio, inquadrato dalle esperienze della sua vita consumate principalmente nella provincia autonoma di Trento, comincia ad agitarsi proprio quando si sta per far vivo un addetto.
Il veicolo entra in officina e subito si manifestano tutta una serie di difficoltà operative che dopo un po' costringono l'addetto che mi aveva accettato a comunicarmi che la sua organizzazione non è in grado di effettuare il lavoro, però si offre per trovare un'alternativa, ogni volta ricevendo un diniego o un altro nominativo da contattare. 
Mi sono così reso conto del perché ero stato accettato senza remore: c'è poco lavoro e i numerosi dipendenti passano il tempo raccontandosi barzellette! 
Quando finalmente sembra aver trovato un succedaneo, questo non è disponibile né oggi né domani. A questo punto chiedo se è possibile almeno verificare se le pastiglie arrivate sono quelle giuste: mi viene risposto di si.
Allora Meyer, un messicano nato nella città di Acapulco, laureato in agraria, la cui famiglia si è vista costretta a lasciare 230 acri di terreno coltivati a palmeto a causa dei “banditos”, nella sua attuale mansione di meccanico si mette all'opera.
Quando smonta le pastiglie mi chiede se ho anche il ricambio dei dischi: ovviamente no! Ma perché non è possibile rettificare quelli in esercizio? Perché non è noto sino a che misura possono essere ridotti né è nota la misura del disco integro. Parte così una ricerca sul web effettuta dall'addetto all'accettazione.
Questa non porta ad alcun risultato. Intanto io confabulo con Meyer circa la possibilità di montare le pastiglie tralasciando il discorso dei dischi: in fin dei conti a me interessa la frenata, se poi questa sarà accompagnata da un rumore tipo fischio me ne farò una ragione.
Meyer si da da fare e per le 16 l'operazione essenziale è completata; nel momento in cui sta uscendo per un test drive l'avvisatore acustico inizia il suo suono lancinante senza possibilità di fermarlo in alcun modo.
Dopo aver aperto il cofano e toccato un po' di contatti torna il silenzio, Meyer fa la prova e rientra soddisfatto del lavoro eseguito.
Io pago il mio tributo quasi quotidiano (oggi $ 105) e memorizzo l'appuntamento per lunedì mattina presso un'officina disponibile ad effettuare la convergenza. Ormai è tardi per qualsiasi programma e quindi si cincischia in zona sino a sostare in un altro piazzale sperando di poterci restare.

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