Domenica 02.12 – Oggi è stato dato ampio spazio alle
connessioni: prima di lasciare Anthem aggiornamento del blog e
qualche conversazione via skype, durante l'intervallo pasto avvenuto
a Gila Bend altre varie conversazioni sia via skype che via
cellulare.
Il mio credito AT&T
era in scadenza giusto oggi ed ho pensato bene di non lasciare regali
a questa organizzazione della quale non sono rimasto troppo
soddisfatto.
Da domani sarò
raggiungibile tramite skype solo se sarò on line, ma sarà sempre
disponibile il numero telefonico del cellulare super tecnologico di
Ezio sia per sms che per chiamata tramite skype: 3478403711.
Una volta in Messico
rivedrò come organizzare la mia reperibilità.
La partenza è avvenuta
secondo le mie previsioni e subito il Nomade si è inserito sulla I
US 17 ed è iniziato l'aggiramento di Phoenix effettuando il Loop
sulla 101, dove una breve sosta si è imposta per riprendere le
coltivazioni di cotone; imboccata la I US 10 sino a raggiungere
Goodyear, girando a sinistra ci si è immessi sulla 85 che serve di
raccordo con la I US 8, una delle tre grandi direttrici del traffico
fra Est e West, mentre fra Nord e Sud il lavoro viene svolto dalla I
US 17 limitatamente al tratto da Flagstaff a Phoenix.
Il sole ci ha scaldato ai
livelli di una primavera inoltrata mediterranea, con umidità assai
rarefatta: l'effetto è stato molto gradevole.
Il panorama non è stato
particolarmente interessante per buona parte del trasferimento, ma vi
sono stati dei tratti di assoluto interesse, come quello più o meno
in zona Aztec dove è stato possibile ammirare un impianto solare a
specchio, per me un'anteprima assoluta in quanto sino ad ora ne avevo
solo saputo qualcosa attraverso delle letture che ne evidenziavano la
grande validità: entusiasmante vedere in pieno deserto le strutture
argentee idonee a catturare i raggi solari!
Altra esperienza unica è
stata quella di bordeggiare per un lungo tratto una Prigione dello
Stato immensa, dotata di recinto e controrecinto con filo spinato,
proprio come si vede nei films americani, sempre collocata in pieno
deserto, con gli utenti vestiti rigorosamente di arancione
probabilmente impegnati nella pausa aria.
E poi, sempre senza
segnali di preavviso, al paesaggio a vegetazione desertica subentrano
coltivazioni vaste e verdeggianti di ogni genere, inframmezzate da
terreni letteralmente ricoperti da una presenza massiccia di capi di
bestiame.
Durante il trasferimento
non è stato possibile incrociare i palmeti dai quali vengono
raccolti dei datteri prelibati, a detta delle indicazioni che li
pubblicizzano.
Insomma, un territorio
apparentemente inospitale sul quale vi è un po' di tutto, dove la
gente vive in assoluta tranquillità!
Per dei tipi come quelli
che attualmente compongono l'equipaggio del Nomade il nome di Yuma,
della vicina El Paso, evocano storie avventurose al punto che domani
non sarà possibile esimersi dal raggiungere la stazione ferroviaria
per verificare dove a suo tempo arrivò “3:10 to Yuma/Quel treno
per Yuma”.
All'arrivo alla meta la
sosta serale è avvenuta in ambiente Walmart prendendoci il rischio
dovuto al cartello inibente Parking overnight.
Lunedì 03.12 – La
temperatura notturna a Yuma è notevolmente più elevata rispetto
alle ultime località incontrate, il che ci fa meglio comprendere
come la città sia nel Guiness dei primati per il numero di giornate
di sole all'anno.
Inoltre è anche in testa
nel suo Stato per produzione di verdura e terza nell'Unione (primarie
coltivazioni: lattughe di vario genere, fagiolini, cotone, broccoli,
cavolfiori, melone e agrumi).
La contea è prima per
produzione di limoni, mandarini , angurie; vi è anche una
produzione di frumento che per la maggior parte viene esportato in
Italia!
A Nord di Yuma si trova
Bard Valley: attualmente questa è la più grande produttrice al
mondo di datteri premium Medjool.
La mattinata è volata
nella ricerca di un meccanico capace di sostituire le pastiglie dei
freni che il Nomade si è portato appresso: dopo il terzo tentativo
andato a vuoto (“non abbiamo la strumentazione per lavorare questo
tipo di veicolo”; a me sembra che si tratterebbe di operare con una
chiave inglese, ma pur avendo cercato di far passare questo
messaggio il risultato è stato pari a zero), preso da un senso di
impotenza ho deciso di rimandare l'operazione in altra città, tipo
San Diego, comunque prima di entrare in Messico in quanto ho la
sensazione che giù per il deserto della Baja California non possano
esserci grandi possibilità e le pastiglie sono ormai trasparenti.
Ci siamo quindi
concentrati sulla lavanderia a gettoni e mentre Ezio teneva d'occhio
le macchine io mi sono dato da fare a controllare i livelli dei vari
oli, compreso quello del servofreno che è in una posizione
particolarmente impegnativa da raggiungere perché bisogna prima far
uscire dal vano motore la ruota di scorta.
Sono stato costretto a
questo controllo in quanto il veicolo, quando è utilizzato alle
minime velocità, non frena! Si indurisce il pedale ed anche
pigiandolo al massimo ho difficoltà a bloccare il veicolo; è come
se il servofreno non facesse la sua parte!
Ho rabboccato il livello
anche se non sarebbe stato necessario, ma il problema permane e non
so proprio da cosa possa dipendere perché nelle condizioni di
utilizzo normali la frenata è regolare.
Terminate queste
operazioni abbiamo avvicinato il Visitor Center con l'idea che “Quel
treno per Yuma” fosse valorizzato, ma a domanda l'addetto, apparentemente almeno
nostro coetaneo, ha risposto con un sorriso evasivo che ci ha fatto
capire che quel treno a Yuma non deve mai essere arrivato.
Successivamente abbiamo
avuto la possibilità di individuare le famigerate prigioni, il ponte
in acciaio a campata unica sul Colorado, in questo tratto molto più
canale che grande fiume (ma è già tanto che ci sia una portata
d'acqua dopo tutte quelle dighe realizzate lungo il suo percorso!),
ed infine la locomotiva 2521 che ha concluso la sua carriera nel 1957 dopo averla iniziata con la tecnologia del vapore ed averla sostituita in corso d'opera con quella del diesel.
ed infine la locomotiva 2521 che ha concluso la sua carriera nel 1957 dopo averla iniziata con la tecnologia del vapore ed averla sostituita in corso d'opera con quella del diesel.
Il pomeriggio è già
avanzato quando, per ultimo, ci intratteniamo un attimo davanti alla
City Hall;
quindi trasferimento a Brawley-California dopo aver percorso la maggior parte della strada sulla I US 8; attraversato il territorio della Quechan Tribe si incrocia Imperial Sand Dunes prima di girare a destra sulla 111;
ciò che continua a colpire sono le dimensioni delle coltivazioni delle verdure: campi infiniti dalle varie tonalità di verde con numerosi braccianti all'opera sotto la sorveglianza dei “caporali”.
quindi trasferimento a Brawley-California dopo aver percorso la maggior parte della strada sulla I US 8; attraversato il territorio della Quechan Tribe si incrocia Imperial Sand Dunes prima di girare a destra sulla 111;
ciò che continua a colpire sono le dimensioni delle coltivazioni delle verdure: campi infiniti dalle varie tonalità di verde con numerosi braccianti all'opera sotto la sorveglianza dei “caporali”.
Appena entrati in
California ho subito notato una segnalazione circa il controllo ai
veicoli: le corsie di marcia si indirizzano verso delle postazioni
simil casello, il controllo non esclude nessuno ed è incentrato
sulla presenza a bordo di prodotti agricoli.
Quando è il turno del
Nomade spiego all'addetta che nel frigidaire vi è conservato del
cibo; la tipa, molto seria, sale a bordo ed ispeziona abbastanza
minuziosamente il contenuto del frigo trovandolo idoneo. Prima di
scendere chiede se a bordo vi sono “citrus”, degli agrumi; io
glisso rispondendo che no!
D'altronde gli agrumi
acquistati ieri presso Walmart in Yuma - Arizona sino alla sponda sud
del Colorado, sono portato a pensare che saranno gli stessi che
Walmart propone anche sulla sponda nord dello stesso fiume, in
California!
Va a capire. Quando ero
entrato in questo Stato dall'Oregon prima e dal Nevada poi, non
avevo incontrato questa tipologia di controlli.
L'arrivo in California ci
impone un altro cambiamento di fuso orario così la meta viene
raggiunta con le ultime luci del tramonto, poco dopo le 17.30 l.t..
La località conta poco
più di 22.000 anime, perciò qui Walmart opera solo dalle 6 a.m.
alle 12 p.m.; al Nomade va bene comunque tanto da predisporre
velocemente il bivacco.
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