martedì 6 novembre 2012

Da Fremont a Monterey


Lunedì 05.11- Giornata soleggiata e calda sin dal primo mattino; lascio Fremont spostandomi dalla 680 alla 880, entrambe sovraccariche di traffico. Dopo San José la 880 si rinomina come 17 e le colline circostanti, in precedenza rapate e di tipo desertico, diventano lussureggianti: la potenza della situazione climatica differente!
La strada sale sino a 600 m.s.l.m., una quota modesta, ma le pendenze sono sempre corpose ed il Nomade fatica un po' in salita; in queste condizioni si ripresentano le vibrazioni all'avantreno, rumori che non posso ignorare per quanto sono impressi nella mia memoria storica avendoli associati alla catena “dissaldature nel telaio, cambio che lavora disassato, problemi all'orizzonte”.





Giunto a Santa Cruz capisco che devo alleggerirmi per sopportare meglio il caldo, così rispolvero i pantaloni corti che avevo accantonato dopo l'Arizona.
Santa Cruz mi è sembrata una località complessivamente gradevole, anche se è sviluppata su spazi stretti tali da rendere complicata la vita al Nomade.



Mi pare strano vedere andare in giro le persone abbastanza ignude a novembre, specialmente le donne che, a qualsiasi età, sembrano smaniose di evidenziare la coscia lunga ed il ventre piatto (n.d.r.: in questo Stato dell'Unione il sesso femminile mi appare più femminile e curato che in altri Stati) , e non solo mentre dirette alle spiaggie come da noi durante i mesi caldi: infatti qui ora sento il caldo tanto che mi ritrovo a sudare come non accadeva da tempo, non oso immaginare il clima dei mesi scorsi!






Per quanto la presenza del mare dia un tocco di fascino ovunque si trovi, devo dire che la costa selvaggia sopra S.Francisco aveva una presa superiore su di me rispetto a questa che mi sembra addomesticata.
Santa Cruz e Monterey sono collocate agli estremi di una Baia che, nella sua parte mediana, ha incastonato Moss Landing, luogo che con le sue caratteristiche funge da rifugio per uccelli acquatici di vario genere ed ospita anche una colonia di leoni marini ed altri parenti stretti.



Cercando di stare più possibile sulla costa ad un certo punto i terreni si appianano e si allargano in un tripudio di coltivazioni assai accurate e diversificate: 




scioccamente non mi sono fermato laddove, lungo la strada, vi erano segnali di vendita diretta di prodotti ortofrutticoli a prezzi esageratamente interessanti. La mia attenzione si era focalizzata su pack “10 carciofi 1$”; quando mi sono fatto maggiormente convinto la cuccagna era già finita!





Giunto a Monterey alle 16 primariamente valuto il da farsi scegliendo di verificare le possibilità per la sosta notturna; scalando una collina raggiungo il Veteran Memorial Park che ospita un “Primitive Campsite”. Il posto è bello, ma di fronte alla richiesta di $ 27 per rimanere parcheggiato poche ore decido di procedere oltre. Anche il secondo tentativo fallisce, quindi cerco di recuperare “The Home Depot” che avevo sbirciato prima di entrare in downtown. 




Percorro la 1 in direzione opposta senza riconoscere alcun riferimento, ma quando vedo un rallentamento per coda, lo anticipo uscendo sulla destra e, poco dopo, ritrovo il gran piazzale che ospita varie attività commerciali. Il buio, ora che da ieri è terminato il periodo dell'ora legale, cala in fretta: devo assolutamente cercare di non viaggiare oltre alle 17, specialmente se devo preoccuparmi della ricerca del posto dove effettuare la sosta.
Gli insediamenti umani di quest'area sono unitariamente consistenti, ciononostante le grandi organizzazioni tipo Safeway e Walmart non sono presenti in maniera diffusa.
Domani cercherò di arrivare a Santa Maria, 270 km. da qui, non pochi tenendo conto delle inevitabili soste lungo il percorso, proprio per utilizzare il piazzale Walmart. 

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