giovedì 25 ottobre 2012

Pit Stop a Grass Valley: una storia sofferta


Lunedì 22.10- A proposito di California, pare che il nome di questo stato derivi dallo storpiamento delle parole spagnole Calienda Fornax o qualcosa del genere. Probabilmente era piena estate quando i conquistadores, forse trovandosi nelle zone desertiche e soffrendo il caldo sotto alle loro armature, definirono in quel modo le terre che stavano attraversando: diverso sarebbe stato se si fossero trovati sulla Sierra in una giornata come quella che ho trovato io ieri. Forse le avrebbero definite “viento helado/frio” o qualcosa di simile, e chissà se la storia avrebbe seguito una strada differente!
Oggi sono incappato in una assistenza Webasto di una piccola organizzazione di nicchia dedita alla costruzione di camper in vetroresina: sono i primi VR che vedo realizzati con questo materiale negli U.S.A..
Il titolare, che ho visto lavorare con due assistenti, si è dimostrato interessato ad occuparsi della mia faccenda.
Già dalla notte scorsa si è messo a piovere e fa freddo, ma avevo potuto cavarmela con il riscaldamento sia ieri sera che stamane appena alzato.
Quando è cominciato l'intervento di assistenza la mia giornata è diventata presto infernale.
L'addetto, un bavarese un pò alternativo trasferito qui da oltre vent'anni, mi ha chiesto dove si trovassero i fusibili, e non aveva nessuna intenzione di cercarli sulla base delle mie indicazioni.
Quindi è toccato a me cercarli; mi sono buttato schiena a terra per avere la faccia rivolta verso l'alto nello spazio claustrofobico nel quale alloggia la centralina; stupidamente ho cominciato ad estrarla dal suo vano perché ricordavo vagamente che i fusibili trovassero la loro allocazione sul retro, e così è successo il fattaccio.
A causa dei cavi corti e di un fermo che non avevo visto, nella manovra di uscita si sono staccati un tot. di fili: quando mai non ho scritto da qualche parte come fare in situazioni del genere!
Quindi ho agito sulla base della loro lunghezza, ma prima di fare ciò alcuni si erano toccati fra di loro facendo scintille; risultato, impianto in corto e mancanza di alimentazione generale.
L'addetto mi ha informato che lui si occupa solo di Webasto e quindi non sarebbe stato in grado di fare nulla; e lo capisco, solo che io mi sono sentito un po' lasciato al mio destino.
Avevo capito che doveva trattarsi del fusibile nel vano batteria, ma ero confuso e quando mi sono messo a cercarlo non l'ho visto.
Dopo un po', su indicazione di un collaboratore del bavarese, ho trovato un'altra organizzazione che mi ha dato un'occhiata, ha trovato il fusibile da 50 A fuori uso e ne ha procurato uno apparentemente uguale, ma uguale non era, per cui non entrava nell'alloggiamento.
Allora mi sono ricordato che l'elettricista in Italia mi aveva fornito una scorta e ho tirato fuori ciò che serviva. Quando la corrente è tornata,l'unica cosa che continuava a non andare per niente era il Dual Top Webasto (aria calda e acqua calda), inoltre c'erano ancora alcuni cavi volanti che proprio non sapevo dove infilare.
Sono tornato da Webasto convinto che lì avrebbero risolto al volo la questione, ma non è stato così e ci dovrò tornare domattina, anche se nutro poche speranze.
Perciò ho fatto una foto che ho proseguito all'elettricista italico sperando che possa darmi dei lumi.
I cavi che non so dove infilare sono tre:
uno cortissimo, grosso e rosso con finale giallo, uno lungo marrone con finale azzurro,un altro rosso con finale azzurro.


Ho provato qualche soluzione: quando ho provato ad infilare il rosso finale azzurro in una certa presa sembrava facesse partire Webasto, ma in realtà è venuto subito fuori un lampeggio verde continuo che non è descritto né nel mio manuale né in quello dell'operatore.
Avendo dei dubbi ho fatto una prova successiva invertendo un pò di prese, ma è saltato nuovamente il fusibile batteria.
Ne avevo giusto ancora un altro e l'ho sostituito, ma ora ho l'incubo che possa succedere ancora domani quando il tipo Webasto ci metterà mano, e se salta tutto sono veramente alla canna del gas.
Dovrò mai far venire qui per un fine settimana in California l'elettricista?
Queste sono le situazioni in cui ti senti veramente smarrito perché non c'è una figura di meccanico che voglia prendersi la briga di indagare per risolvere: certo, capisco che qui gli impianti saranno fatti in maniera diversa, ma sempre di corrente che entra in una centralina si tratta.
O forse è davvero complicato capire dove inserire i vari spinottini se l'impianto non lo hai realizzato tu!
In questo momento la temperatura a bordo è di 12°, sono coperto con tutto il possibile, vedremo se sopravviverò alla notte.
Mi è subito venuto in mente quel film del ragazzo che muore di freddo in Alaska dentro ad un bus o camper abbandonato dove aveva trovato riparo.
Quando il tipo Webasto mi ha rimandato al domani, ho pensato bene di cercare riparo in un luogo caldo; ho così raggiunto Safeway, ma senza riuscire a trovare beneficio, mentre fuori la pioggia è diventata temporaneamente grandine.
Nel liberare il vano garage onde consentire l'accesso a Marc ho tenuto a bordo la valigia dalla quale ho estratto materiale prezioso per situazioni come questa; stanotte doppio piumino + sacco a pelo ed il sottoscritto ci si infila indossando una calda tuta.


Martedì 23-La notte è trascorsa in maniera confortevole. Con 8° in casa non c'è da stare allegri, ma la buona novella mi stava attendendo alla riapertura della connessione: ho trovato una mail speditami dal progettista del Dual Top Webasto.
Ho immediatamente replicato fornendo il mio numero telefonico e poco dopo sono stato contattato: lui si trovava in Germania, ma è italico, e mi ha invitato ad operare così come mi veniva indicato: in poco tempo il Dual top è partito iniziando a scaldare l'ambiente.
A questo punto mi rimane un cavo scollegato; veloci scambi di email e foto con l'elettricista italiano non portano lontano perché io non vedo alcuno spazio libero dove infilare l'ultimo spinotto, così si passa ad una comunicazione telefonica.
Il tutto avviene con me inginocchiato a terra per reggere la centralina fatta uscire dal suo vano e contemporaneamente il telefono in mano: capisco che il cavo scollegato è importante perché è quello che dall'alternatore fornisce energia alle batterie di servizio mentre viaggio, e quando provo a inserirlo al posto di un altro accendendo il motore il display dovrebbe evidenziare valori diversi di voltaggio, ma così non avviene.
L'elettricista mi suggerisce che probabilmente è saltato un megafusibile anche nel vano motore e mi invita a provvedere in qualche modo, facendo fare un ponte che possa collegare due cavi insieme: facile a dirsi!
Quando ci lasciamo verifico il megafusibile, ma si è rimesso a piovere e non posso procedere. Allora raggiungo Marc e gli spiego che il Dual top è funzionante ma che devo trovare il modo di collegare due cavi in uno. In poco tempo torna con strumenti e materiale occorrenti alla bisogna e si procede. Parlando vengo a sapere che lui è uno chef che ha deciso di dedicarsi ad una nuova attività da un anno a questa parte. Gli chiedo quanti veicoli riesce a produrre e mi dice che nel primo anno ne ha prodotti 10: un bel numero! Giusto stamane ho visto che dei camions stavano movimentando delle cellule: portavano via quelle finite e ne stavano lasciando un paio da allestire. Il Bavarese ha una bella stazza e tiene i capelli lunghi e ormai grigi raccolti a codino; il suo cane, manco a dirlo, è un grosso pastore bavarese, e la sua auto, una Bayerische Motor Werke 330i!


Recuperato il materiale da rimettere nel garage mi appresto a partire: ci salutiamo calorosamente, alla mia richiesta per pagarlo mi dice che non vuole nulla, quindi consumo un boccone e successivamente, prima di partire, gli chiedo se dispone di un megafusibile; si, ma di quelli che non entrano nel portafusibile italico. Mi suggerisce di raggiungere un negozio di ricambi dove, forse, potrei trovare ciò che mi serve. Ci vado al volo, ma senza successo. Il negoziante mi fornisce un'altra indicazione ed io la raggiungo: anche qui nessun risultato. Mi viene suggerito di raggiungere il posto dove ero stato già ieri:ok, ci vado. Spiego ciò che mi serve, ma non hanno il maxi fuse housing. Gentilmente l'addetto mi fornisce un altro indirizzo, un po' fuori mano: anche qui niente da fare! 


Girando come una trottola mi trovo ancora dalle parti del Bavarese; decido di ritornarci con l'idea di usare il megafusibile di cui dispone dopo aver modificato l'alloggiamento italiano. Spiego questa faccenda e lui vuol vederla dal vivo così, dopo, mi offre un'altra soluzione. Mi fornisce un oggetto che dovrebbe svolgere la stessa funzioni del fusibile, salvo che questo dura in eterno perché se va in corto può essere resettato. Mi do da fare per la sostituzione ma, accidenti, quanto sono dure da far girare le viti: una riesco a mollarla, ma l'altra assolutamente no. Coinvolgo ancora Marc e resto soddisfatto dal fatto che neanche lui ci riesca; allora manda un suo collaboratore e la cosa pare fatta.
Quando sto infilando i capicorda, uno dei due ha l'occhiello troppo stretto e non riesco a farlo entrare. Per fortuna il ragazzo è ancora lì e capisce al volo la situazione. Si procura un trapano e con la punta allarga l'occhiello sino a che può andare a dimora. Bene, stringo i bulloni e provo subito se la cosa funziona mettendo in moto il motore: Funziona!
Solo poche ore fa non riuscivo ad immaginare di poterne venire fuori.
Finalmente rimetto le viti alla centralina, sgombero gli spazi di tutti gli attrezzi e PARTO: data l'ora non posso fare troppa strada, ma almeno sino a Yuba City penso di poter arrivare.
Chiedo a Gramin di portarmi nella giusta direzione, ma mi trovo per stradine residenziali strettissime, inforestate, tutte salite ardite e discese e curve strette, bellissime le residenze che intravvedo, tutti i colori dell'autunno a portata di mano, ma mi rendo conto che sto andando nella direzione opposta a quella che mi serve.
Riprese in mano le redini, trascuro le indicazioni e percorro la 20 sino a Maryville: paesaggi incantevoli, molto bucolici, mentre il sole vince il suo match con le nuvole e riappare sul ring poco prima del suo tramonto.
Arrivato a Maryville potrei già fermarmi, però non vedo possibilità di connessione; allora proseguo di quel tanto che mi fa raggiungere Yuba City dove trovo tutte le facilities che mi servono: domani dovrebbe tornare il bel tempo, essenziale per me che voglio raggiungere la costa.



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