giovedì 25 ottobre 2012

Incontro con Pacific Ocean a Fort Bragg


Mercoledì 24-Mattinata iniziata abbastanza presto, partenza invece un po' ritardata. Con Dual Top funzionante è molto più facile uscire dalle coperte; prima spesa, poi cucina, e nel durante connessione. Verso mattina si era messo a piovere, ma ora il tempo sembra promettere bene.


Mi sento nuovamente a mio agio on the road anziché prigioniero di necessità per soddisfare le quali si rende inevitabile una dipendenza da altri.
Come un Argonauta continuo a viaggiare alla ricerca di un vello d'oro, ora sulla 20 sino a Redwood Valley: la strada è gradevole da percorrere, ai suoi lati c'è grande variabilità di coltivazioni con predominanza di frutteti, inclusa la vigna. 



Dopo Colusa il tempo va peggiorando e a Clear Lake sono raggiunto dalla pioggia. Peccato perché in queste condizioni non riesco a esprimere un giudizio; ciononostante mi fermo a Lucerne, che oltre ad essere la replica del nome della città CH, qui è anche sinonimo di una marca di formaggio: però non sono riuscito a capire se vi è un'associazione con questa Lucerne. La strada, per arrivare al lago, si inerpica con una buona pendenza e mi offre un primo vista point sul Bear Creek dove trovo un ambiente che sembra andato a fuoco recentemente creando dei contrasti di colori molto interessanti. 




Di laghi lungo il percorso se ne incontrano ancora altri prima di immettersi sulla oneOone sino a Willitis 


(la 101 è una delle mitiche rotte nord-americane; personalmente ho avuto il piacere di percorrerla nel suo tratto finale dove, in British Columbia, arriavata a Ruby Lake termina nello Strait of Georgia, di fronte a Vancouver Island: da lì in poi zero strade! O sai nuotare, o sai pagaiare, oppure ti fermi a meditare), poi si gira a sinistra e ti ritrovi ancora sulla 20, in un tratto spettacolare totalmente inforestato: si tratta di Mendocino Woodlands S.P.. 




Ed è da qui in poi che il tempo migliora sino a consentire al sole di vincere ai punti il suo match quotidiano con le nuvole e di essere dichiarato Winner al centro del Ring; poi la foresta si dirada in prossimità di Fort Bragg tanto che quando giro a destra immettendomi sulla 1 posso immediatamente vedere l'oceano subendone il richiamo: è un tutt'uno, sosta con escursione sulla costa ed entusiasmo che monta al mio interno.








Trovo persino dei Deer Mule che usano il parato di una bella magione ocean front temporaneamente inabitata! 


Mi mancava questo profumo condito con le voci dei gabbiani, era dai primi di settembre-costa dell'Oregon-che mancavo di queste viste!
Mi muovo abbastanza velocemente per non essere preso dal buio mentre sono in corso le mie esplorazioni praticando diverse soste; 





all'ultima, quando sto per riavvicinare Safeway che ho notato in precedenza, sento bussare alla porta: si tratta di una simpatica coppia di ritirati proveniente da Burnaby, B.C.-Canada, curiosa di sapere del Nomade e di me. Incredibile con che velocità sono riuscito ad esprimermi con costoro, forse è dipeso dal fatto che li ho capiti bene da subito, e questo facilita.




Arrivato alla mia meta trovo un furgone che avevo già visto alla prima fermata: questa è una coppia di alternativi datati che credo vivano di sussidi muovendosi qua e là: dei due ho capito meglio la voluminosa signora, Jennifer, mentre lui, William, che stava sorseggiando una birra, poteva forse anche essere un po' brillo per come parlava.
La giornata si conclude qui svolgendo tutte quelle operazioni che mi tengono impegnato sino a mezzanotte. 

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