Mercoledì
24-Mattinata iniziata abbastanza presto, partenza invece un po'
ritardata. Con Dual Top funzionante è molto più facile uscire dalle
coperte; prima spesa, poi cucina, e nel durante connessione. Verso
mattina si era messo a piovere, ma ora il tempo sembra promettere
bene.
Mi
sento nuovamente a mio agio on the road anziché prigioniero di
necessità per soddisfare le quali si rende inevitabile una
dipendenza da altri.
Come
un Argonauta continuo a viaggiare alla ricerca di un vello d'oro, ora
sulla 20 sino a Redwood Valley: la strada è gradevole da percorrere,
ai suoi lati c'è grande variabilità di coltivazioni con
predominanza di frutteti, inclusa la vigna.
Dopo Colusa il tempo va
peggiorando e a Clear Lake sono raggiunto dalla pioggia. Peccato
perché in queste condizioni non riesco a esprimere un giudizio;
ciononostante mi fermo a Lucerne, che oltre ad essere la replica del
nome della città CH, qui è anche sinonimo di una marca di
formaggio: però non sono riuscito a capire se vi è un'associazione
con questa Lucerne. La strada, per arrivare al lago, si inerpica con
una buona pendenza e mi offre un primo vista point sul Bear Creek
dove trovo un ambiente che sembra andato a fuoco recentemente creando
dei contrasti di colori molto interessanti.
Di laghi lungo il
percorso se ne incontrano ancora altri prima di immettersi sulla
oneOone sino a Willitis
(la 101 è una delle mitiche rotte nord-americane; personalmente ho avuto il piacere di percorrerla nel suo tratto
finale dove, in British Columbia, arriavata a Ruby Lake termina
nello Strait of Georgia, di fronte a Vancouver Island: da lì in poi
zero strade! O sai nuotare, o sai pagaiare, oppure ti fermi a meditare), poi si
gira a sinistra e ti ritrovi ancora sulla 20, in un tratto
spettacolare totalmente inforestato: si tratta di Mendocino Woodlands
S.P..
Ed è da qui in poi che il tempo migliora sino a consentire al
sole di vincere ai punti il suo match quotidiano con le nuvole e di essere
dichiarato Winner al centro del Ring; poi la foresta si dirada in
prossimità di Fort Bragg tanto che quando giro a destra immettendomi
sulla 1 posso immediatamente vedere l'oceano subendone il richiamo: è
un tutt'uno, sosta con escursione sulla costa ed entusiasmo che monta
al mio interno.
Trovo persino dei Deer Mule che usano il parato di una bella magione ocean front temporaneamente inabitata!
Mi mancava questo profumo condito con le voci dei gabbiani, era dai primi di settembre-costa dell'Oregon-che mancavo di queste viste!
Mi muovo abbastanza
velocemente per non essere preso dal buio mentre sono in corso le mie
esplorazioni praticando diverse soste;
all'ultima, quando sto per riavvicinare Safeway che ho notato in precedenza, sento bussare alla porta: si tratta di una simpatica coppia di ritirati proveniente da Burnaby, B.C.-Canada, curiosa di sapere del Nomade e di me. Incredibile con che velocità sono riuscito ad esprimermi con costoro, forse è dipeso dal fatto che li ho capiti bene da subito, e questo facilita.
all'ultima, quando sto per riavvicinare Safeway che ho notato in precedenza, sento bussare alla porta: si tratta di una simpatica coppia di ritirati proveniente da Burnaby, B.C.-Canada, curiosa di sapere del Nomade e di me. Incredibile con che velocità sono riuscito ad esprimermi con costoro, forse è dipeso dal fatto che li ho capiti bene da subito, e questo facilita.
Arrivato alla mia
meta trovo un furgone che avevo già visto alla prima fermata: questa
è una coppia di alternativi datati che credo vivano di sussidi
muovendosi qua e là: dei due ho capito meglio la voluminosa signora,
Jennifer, mentre lui, William, che stava sorseggiando una birra,
poteva forse anche essere un po' brillo per come parlava.
La giornata si conclude qui svolgendo tutte quelle operazioni che mi tengono impegnato sino a mezzanotte.
La giornata si conclude qui svolgendo tutte quelle operazioni che mi tengono impegnato sino a mezzanotte.
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