mercoledì 24 ottobre 2012

Da Carson City a Grass Valley via Genoa e Tahoe Lake


Domenica 21.10-Attori protagonisti della giornata Genoa town e Lake Tahoe.
Avrei potuto scegliere un altro itinerario per raggiungere Grass Valley, ma la curiosità che nutrivo sin dal mio arrivo a Carson City circa Genoa Town doveva essere appagata.
Pertanto, quando giunge il momento di muoversi, vado sulla 395 South sino a che le indicazioni mi fanno girare a dx sulla 206; poco dopo arrivo alla località in questione apprendendo subito trattarsi di un insediamento di Mormoni risalente al 1851. 





Quindi resta inappagata la mia curiosità sull'origine del nome della città, anche se rilevo cognomi italici (Prestigiacomo e Alfiero) di epoca recente sui mattoncini di un monumento.
Una questione seria qui in Nevada è stata al centro di accesi dibattiti per molto tempo; dalla fine degli anni 90 del secolo scorso sembra però ormai accertato che fra le città di Dytona e Genoa spetti a quest'ultima l'onore di essere il primo insediamento stabile dello Stato.




Onestamente nutrivo dubbi circa il fatto che dei genovesi fossero arrivati sin qui già a metà dell'ottocento per dedicarsi ad allevamento ed agricoltura!
I Mormoni, una volta giunti in questi luoghi dopo un viaggio di patimenti, anche se diretti in California (e ci sarebbe voluto almeno un altro mese di sofferenze), verificate le caratteristiche favorevoli del posto, decisero di insediarsi iniziando con la costruzione di una palizzata di legno a protezione dagli attacchi dei Nativi.




La località è sicuramente graziosa e la deviazione non ha influito sulle mie tempistiche odierne, anzi, mi ha consentito sia di incrociare il primo coyote U.S. che di viaggiare sempre su strade assai sceniche, anche se molto impegnative in termini di curve, salite e discese, in certi casi anche piuttosto strette e prive di protezione verso il baratro.
E' così che ho raggiunto Lake Tahoe, equamente suddiviso fra Nevada e California: sarà che di costa in Nevada ne ho fatta poca per dare un giudizio, però l'impatto con le grandi costruzioni dei Casinos-che in questo stato sono ovunque- non mi è piaciuto, mentre in California la situazione mi è sembrata più armoniosa.





Ci sono molte costruzioni, anche ravvicinate fra loro, ma molte sono ben inforestate; anche se ormai la stagione è finita e molte strutture risultano già chiuse, pur essendo incappato in una giornata fredda caratterizzata da un forte vento proveniente dalla Sierra (con del nevischio in sospensione), ho visto diverse persone impegnate in attività sportive all'aria aperta.
Il lago si trova ad una quota di 2.100 m.s.l.m. e svolge il ruolo di centro sportivo per sport invernali.
Mentre ero in sosta poco dopo South Lake Tahoe ho avuto la fortuna di assistere ad arrivi e partenze di squadriglie di Canadian Grouses ( l'oca canadese è il volatile con il quale mi immedesimo da tempo), riuscendo ad inquadrarne due in un decollo appena avvenuto: per me ed il mio vissuto è stato un momento emozionante vederle nel momento del riposo, sapendo che a breve avrebbero ripreso la loro rotta in direzione South.
A partire da metà maggio del 2001 trascorsi un periodo della mia vita a Vancouver; erano i primi giorni e mi ero temporaneamente dotato di un'auto a noleggio. In quell'epoca downtown non soffriva di problemi di traffico per cui non riuscivo a capire il motivo della lunga sosta mentre un semaforo continuava a passare dal verde al rosso senza che nulla accadesse.
Quando le auto ripresero a muoversi mi resi conto che lo stop era dipeso dall'atterraggio di un'oca canadese con la sua nidiata al seguito proprio ai margini della strada, e sin che tutta la famiglia non l'ebbe attraversata per immergersi in una fontana gli automobilisti rimasero in paziente attesa.
Fu una scena memorabile avvalorata dal trovarmi in perfetta sintonia con l'atteggiamento della popolazione locale verso gli animali selvatici con i quali sono abituati a condividere gli spazi.
Tutto ciò è tornato oggi prepotentemente alla mia mente mentre stavo osservando questi meravigliosi ed indefessi volatili.






Ho proseguito poi sulla 89 sostando a Emerald Bay, uno dei luoghi paesaggisticamente più interessanti di tutta la costa lacustre: ma che freddo!
Via Tahoe City ho raggiunto Truckee dove mi sono infilato sulla 80 percorrendone una quarantina di chilometri molto più facilmente dei precedenti, sempre in un contesto paesaggistico notevole; credo che questi luoghi siano stati anche teatro di giochi olimpici in un recente passato.
Sul versante montano che sto percorrendo riappare un bel sole splendente ormai alla fine del suo lavoro da questa parte del mondo proprio quando viene il momento di passare sulla 20 che mi condurrà a destinazione.



Quando decido di chiedere a Garmin di portarmi all'indirizzo dell'assistenza Webasto, questi si da da fare positivamente, salvo che mi annuncia l'arrivo in un incrocio buio senza alcun riferimento riconoscibile: avendo già avuto esperienze di questo genere, so che può sbagliare di qualche decina di metri.
Mentre penso di reimpostare la mia richiesta effettuo una conversione ad U fermandomi dopo 100 m.: con la coda dell'occhio leggo un numero civico al quale fanno capo varie attività; guardo meglio e fra queste trovo anche X Camper, il posto che stavo cercando di raggiungere.
Breve esplorazione di rilevamento e decisione immediata di sostare sul posto, molto vicino ad un veicolo in sosta che trovo interessante: meccanica Mitsubishi Fuso e cellula sul cassone tipo veicolo da deserto africano (ma si potrebbe anche dire da deserti americani), dotato di una serie infinita di fari supplementari e di verricelli per togliersi dagli impacci autonomamente.
Una volta parcheggiato provo a mettere in funzione il riscaldamento del quale sento il bisogno: poco dopo aver dato l'avvio mettendolo al massimo sento arrivare una mandata di aria calda notevole. Ok, allora del Dual Top questa componente funziona!

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