Lunedì spostamento a Craig - Sveglia anticipata per poter
aggiornare il blog; è bastato spostarsi da un'altra parte del
piazzale per avere un collegamento discreto e svolgere il lavoro
rimasto arretrato.
Via
da American Fork mi indirizzo per Heber City: la strada è ampia e
corre tortuosamente fra le brulle montagne sulle quali si cominciano
a vedere i colori dell'autunno.
Ad
H.C. non colgo una indicazione di svolta a dx e procedo diritto sino
a che la strada si restringe e continua ad affliggermi con dei
segnali di stop: capisco che non sono sulla retta via, perciò chiedo
aiuto a Garmin il quale è ben contento di attivarsi portandomi su
una stradina che costeggia case e farms, piacevole e friendly perché
tutti quelli che incontro scambiano un saluto con la mano.
In
queste situazioni sono diventato sospettoso sull'attività di Garmin,
ed anche in questa occasione è dimostrato che ne avevo titolo.
Infatti, dopo 5 o 6 km, sparisce l'asfalto e mi trovo sulla terra
battuta mentre l'angelica voce del mio aiuto anticipa che dovrò
percorrerla per almeno 18 km.
Effettuo
un immediato controllo su come ho impostato l'oggetto dal quale ne
emerge che ho perentoriamente chiesto di evitare strade non
pavimentate!
A
questo gioco non ci sto, pertanto inverto marcia e zittisco la voce,
ma oramai sono in giro per campagne ed ho qualche difficoltà a
tornare sulle strade principali. Finalmente le raggiungo, ma a causa
del sistema di segnalazione qui vigente, mi immetto nella direzione
di marcia opposta: poco male, altra inversione per mettermi nella
giusta direzione sulla U.S. 40.
Il paesaggio vira presto verso il
desertico spinto mentre la strada scala il Daniels Pass sugli 8000
feet, poi è abbastanza ondulata, fortunatamente mantenendo una quota
minima sui 4500 feet.
Raggiungo
e supero località segnate sulla mappa che di fatto sono niente, fino
ad approcciare Vernal, ipotizzato come possibile luogo di sosta.
L'orario è tale per cui decido di continuare; in poco tempo entro in
Colorado State, ma non cambia nulla dal punto di vista paesaggistico:
deserto era e deserto rimane, impressionante per la sua vastità.
Salvo
in certi tratti dove scorre un fiume; allora, bagnando, la situazione
cambia radicalmente e si vedono mandrie di bovini, rigorosamente di
colore nero, intente al loro lavoro.
In
questa realtà il traffico risulta essere super rarefatto, una delle
condizioni di viaggio che preferisco, unitamente ad un buon fondo
stradale.
In
generale nel West il Diesel costa molto di più che ad Est, ma ancora
di più in queste aree sperdute rispetto alla costa: oggi, cercando
il rifornimento ad un prezzo accettabile, ho pagato $ 4,50 per
gallone, dopo aver visto indicazioni sino a $ 4,99. All'arrivo a destinazione ho visto indicazioni di prezzo nettamente più
favorevoli, tanto da decidere subito di accaparrarmi altri 10 galloni
a $ 3,999: la dinamica dei prezzi mi è incomprensibile. Per giungere
a Craig dal confine fra i due Stati il deserto è desertissimo,
praticamente si tratta di 90 miglia = 145 km. privi di centri
significativi, solo qualche farms che intuisci in quanto i
proprietari ne evidenziano la presenza con dei cartelli a fondo
giallo con scritte nere che risultano molto ben leggibili.
Pertanto
i costi di distribuzione non sono certo inferiori dove mi trovo
rispetto a tutto il percorso odierno!
Durante
il trasferimento, ad un certo punto le montagne hanno cominciato a
mettere in evidenza la loro policromia, non a caso il Colorado si
pubblicizza per i suoi colori! Purtroppo buona parte degli scatti
odierni sono avvenuti guidando a causa dell'impossibilità di sostare
(Rest Area rare sul percorso, molti lavori in corso), quindi il
risultato non è dei migliori.
Da
domani la strada dovrebbe diventare molto più attraente:
l'importante è che ci siano gli spazi dedicati alla sosta .
Martedì
11 tappa a Boulder - sveglia e spostamento su piazzale Safeway per operazioni di connessione e
cucina. Dopo la partenza il tempo diventa sempre più grigio, a
Stemboat Springs (località sciistica) inizia a piovere ed il mio
tentativo di visita fallisce.
Dopo la strada mi porta a scalare il Rabbit Earls Pass 9429 feet in un momento senza pioggia; la tavolozza del pittore Natura è già all'opera con le sue realizzazioni: iniziano le macchie di colore date principalmente dalle foglie dei pioppi, dopo il panorama torna abbastanza desertico anche se la presenza di un corso d'acqua mi consente di vedere qualche farms.
Quando sosto a Kremmling per pausa pranzo mi sento prendere da qualche indecisione circa il rallentare o procedere spedito verso Rocky Mountain N.P..
Si tratta di un'area che ha la caratteristica di avere “Trail Ridge Road” , una strada che porta sino a 12183 feet, la più alta del Nord America, 72 vette oltre i 12000 feet, Longs Peak 14259 feet. Tutto molto impressionante, anche perché oltre 11400 feet si sviluppa una tundra sconfinata.
Dopo la strada mi porta a scalare il Rabbit Earls Pass 9429 feet in un momento senza pioggia; la tavolozza del pittore Natura è già all'opera con le sue realizzazioni: iniziano le macchie di colore date principalmente dalle foglie dei pioppi, dopo il panorama torna abbastanza desertico anche se la presenza di un corso d'acqua mi consente di vedere qualche farms.
Quando sosto a Kremmling per pausa pranzo mi sento prendere da qualche indecisione circa il rallentare o procedere spedito verso Rocky Mountain N.P..
Si tratta di un'area che ha la caratteristica di avere “Trail Ridge Road” , una strada che porta sino a 12183 feet, la più alta del Nord America, 72 vette oltre i 12000 feet, Longs Peak 14259 feet. Tutto molto impressionante, anche perché oltre 11400 feet si sviluppa una tundra sconfinata.
Decido
di procedere, e mentre sto scalando la montagna arriva l'acqua
accompagnata da nuvole basse. Per fortuna che la strada, pur salendo
così tanto, ha una pendenza tale per cui il Nomade ha potuto
affrontarla senza troppi problemi.
Arrivato al top la pioggia smette temporaneamente tanto da mettermi nelle condizioni di apprezzare il luogo, che per essere così elevato non conserva neve a causa delle alte temperature nei mesi di luglio ed agosto.
Arrivato al top la pioggia smette temporaneamente tanto da mettermi nelle condizioni di apprezzare il luogo, che per essere così elevato non conserva neve a causa delle alte temperature nei mesi di luglio ed agosto.
Verso
la fine della lunga discesa (che non porta sul livello del mare; qui
è un altopiano che oscilla fra i 1900 m. ed i 2500 m.) ho
l'opportunità di incontrare delle mandrie di Elk e di assistere alle
scaramucce del maschio dominante con altri due che se la filano. Il
dominante sembra voler avere rapporti con una giovane femmina, ma
questa lo scansa abilmente.
Nel
momento in cui lascio il N.P. sono quasi le 19 e riprende a piovere,
con intensità crescente. Ho in mente di raggiungere Boulder per la
sosta, ma quando ci arrivo non trovo subito la soluzione; allora
chiedo a Garmin di portarmi a Broomfield, non troppo lontano e dotato
di WM, ma lungo la strada vedo un Safeways con altri mezzi in sosta e
non perdo altro tempo.
Solo
che la stanchezza dovuta alla guida con scarsa visibilità mi fa
commettere un errore del quale mi accorgo quando sento un rumore
proprio mentre sto accedendo al piazzale: alla verifica mi rendo
conto di aver preso dentro in qualche cosa di basso per come ho
strisciato il parafango nella parte posteriore lato passeggero.
Pazienza!
Meglio così che aver tirato sotto qualcuno o aver danneggiato un
altro veicolo: quando si fa strada tutti i giorni è un discorso di
statistica che possa accadere qualcosa; dispiace che sia accaduto
proprio all'ultimo centesimo di secondo di una giornata
particolarmente impegnativa.
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