Domenica
16.09 – A causa del solito schema dell'ottimizzazione che mi
perseguita da decenni, effettuo un improvviso cambiamento dei
programmi mattutini: prima effettuo acquisto food, poi mi dedico a
cucinare, quindi wi fi presso Welcome Colorado con la piacevole
sorpresa rappresentata da vari contatti skype.
Alle
12 il Nomade esce da Alamosa diretto a Black Canyon of the Gunnison
N.P.; si tratta di coprire una distanza di oltre 300 km., pertanto,
visto l'andamento delle strade da percorrere, non si sa se sarà
fattibile raggiungerlo per sera.
Per
evitare troppe soste dedicate a ripresa foto, molte di queste sono
prese viaggiando, per cui mi scuso per la ridotta qualità, ma vanno
accettate così come sono in quanto documentazione.
Giunto
a Monte Vista, lasciata la 160 W si percorre la 285 N: qui le
condizioni ambientali consentono di rivedere dei Bovini Neri
impegnati in varie operazioni, varie appaiono le tonalità di verde
distese sul terreno.
A
Saguache si prende a sx la Scenic 114 e la strada sale sino
quasi ai 3300 m. in un crescendo di bellezza: sono circondato da Rio
Grande National Forest dove, ultimamente, è stata reinserita la
lince con successo. Gli altri felini presenti nell'area sono il
Bobcat ed il Mountain Lion.
La
scalata al North Cochetopa Pass a 10149 feet non presenta
difficoltà: più si sale e l'area si fa ricca di vegetazione
colorata per la presenza del pioppo. Basta un alito di vento per
rendere tremule (da cui il nome) le piccole foglie che si mettono a
vibrare accompagnate dal sibilo del vento in sottofondo: il suono mi
ricorda quello del diapason.
Nella
discesa ci si immette in una gola rocciosa a serpentina, superata la
quale si riconquistano spazi aperti e si notano attività di
allevamento del bestiame; giunti in fondo ci si inserisce nella 50 W
e la valle diventa apertissima e piena di attività umane.
Superata
la “città” di Gunnison che deve il nome ad un capitano
incaricato di esplorare la zona nell'anno 1853 (doveva trovare la
possibilità di far passare un tracciato ferroviario), si attraversa
Curecanti National Recreational Area, dove l'acqua non manca mai per
la presenza di ben tre laghi artificiali che conferiscono colorazioni
attraenti al paesaggio.
Poi,
prima di scalare ancora un altro passo nella zona di Cimarron, sulla
destra della valle si ergono “Dillon Pinnacles on Blue Mesa
Reservoir”; e finalmente si arriva a svoltare a dritta per
raggiungere il Black Canyon South Rim quando ormai sono le 18.
Il
nome del sito è completato con il “di Gunnison” dal nome del
fiume che vi scorre, il quale, a sua volta, fu così nominato in
onore dell'ufficiale che lo esplorò per primo rilevandone le
impressionanti caratteristiche.
All'interno
del N.P. siamo rimasti in pochi e anche se l'ora non è più da
Visitor Center , mi fermo un attimo a prendere i primi scorci di
questo spettacolo grandioso che ho davanti agli occhi.
Da
li percorro la strada dove sono ben segnalati i vari punti di
interesse siti a poche yarde di cammino: Tomichi, Pulpit Rock, Chasm
View, Painted Wall View, Sunset View, High, questi tutti raggiunti
subito, saltando Cross Fissures View, Devils Lookout, Cedar e Dragon
per arrivare in orario a Sunset, dove riesco a cogliere la parte
terminale del tramonto.
Giunto
dove oltre non si può non so ancora se trattenermi ad High Point per
la notte o raggiungere Montrose; studiate le mappe, visionate le
foto, decido che posso sostare in modo da riprendere anche degli
scatti con una luce diversa; e poi sostare qui in solitudine è così
romantico!
In
realtà ci sono anche un paio di auto occupate da singole femmine che
hanno optato per la mia stessa scelta.
Appena
dopo il tramonto il buio è diventato assoluto, così come il
silenzio, mentre sopra di me ho iniziato a percepire la luminosità
delle stelle.
Lunedì
17 – Di buon mattino mi metto in movimento per effettuare il
completamento dell'itinerario interrotto ieri mentre le mie compagne
per una notte si stanno ancora stiracchiando.
Giunto
al Visitor Center approfondisco la conoscenza su vari personaggi, in
primis quella del Captain John Gunnison, persona di qualità
deceduta prematuramente all'età di 42 anni, quindi quella del
General Palmer , costruttore di linee ferroviarie nei luoghi più
impensati: dopo anni di esplorazioni qui ne costruì una sul fondo
del Canyon utilizzando operai Irlandesi ed Italiania;
ma i due personaggi più straordinari mi sono sembrati i due tenaci esploratori William Torrence e A. Lincoln Fellows che hanno rischiato più volte la vita per la loro caparbietà nell'andare oltre il limite umano sino a completare la conoscenza del canyon ed addivenire alla costruzione di un tunnel che portò l'acqua in una valle precedentemente desertica modificatasi in un paradiso.
ma i due personaggi più straordinari mi sono sembrati i due tenaci esploratori William Torrence e A. Lincoln Fellows che hanno rischiato più volte la vita per la loro caparbietà nell'andare oltre il limite umano sino a completare la conoscenza del canyon ed addivenire alla costruzione di un tunnel che portò l'acqua in una valle precedentemente desertica modificatasi in un paradiso.
Dopo
aver chiesto suggerimenti ad un Ranger sono in grado di decidere la
direzione del mio itinerario: Colorado National Monument.
Promette
pioggia la giornata mentre scendo sulla 347; prima di raggiungere la
valle incontro ancora una grande mandria di bovini, sempre neri!
Dopo
l'innesto nella 50 per Montrose-Delta-Grand Junction inizialmente
piove in maniera decisa, ma poco dopo la situazione è già diversa.
Ora
la quota sulla quale viaggio è inferiore di ben 1000 m. a quella dei
giorni precedenti, e si sente!
Inoltre nel paesaggio è prevalente quel colore chiaro che sa tanto di caolino; sui terreni non c'è vegetazione degna di tale nome.
Inoltre nel paesaggio è prevalente quel colore chiaro che sa tanto di caolino; sui terreni non c'è vegetazione degna di tale nome.
La
variabilità del paesaggio nel giro di pochi km. (a volte basta
guardarsi a dx e a sx della strada per vedere la differenza) che
riscontro spesso lungo il mio itinerario è proprio una
caratteristica di questo paese.
Da
Grand Junction (Gunnison river affluisce in Colorado river) ci sono
ancora pochi km per l'ingresso Est del National Park che raggiungo
alle ore 14:
dopo aver provato un trial subito dopo l'ingresso, lo abbandono presto per il troppo caldo e zero ombra; mi rendo conto che la prima operazione obbligatoriamente da fare è quella di effettuare un urgente cambio di abbigliamento con relativo alleggerimento.
dopo aver provato un trial subito dopo l'ingresso, lo abbandono presto per il troppo caldo e zero ombra; mi rendo conto che la prima operazione obbligatoriamente da fare è quella di effettuare un urgente cambio di abbigliamento con relativo alleggerimento.
Solo
dopo posso iniziare a percorrere Rim Rock Drive effettuando tutte le
soste suggerite dal copione, più altre improvvisate dove è resa
possibile la sosta.
Pochi
i visitatori, veicoli ricreazionali nessuno; dopo le 18 la presenza
umana si estingue: è stato così anche negli altri ultimi N.P.
visitati.
Forse
sono finite le vacanze o forse mi trovo fuori dal circuito dalle mete
più ambite? (mi torna alla mente l'affollamento trovato
nell'anfiteatro di Yellostone).
Qui
sono stati dati dei nomi ai gruppi rocciosi lungo i canyons (il
plateau è come spaccato in varie direzioni laddove si sono creati i
canyons) ed il colore dominante è il rosso bruciato con varie
sfumature: questo sarebbe già di per sé uno spettacolo, ma poi ci
sono le “costruzioni” (anche se sarebbe più giusto dire i
disfacimenti) con forme di tutti i tipi, spesso in un equilibrio
instabile, a volte spigolose e a volte morbide.
Queste
ultime mi hanno ricordato Petra, ma non sono assolutamente situazioni
da comparare (oltre al fatto che a Petra la tavolozza è più ricca
di colori)!
I
nomi sono Devils Kitchen, Cold Shivers, Red Canyon, Ute (dal nome dei
Nativi abitanti del luogo) canyon, fallen rock, Grand view,
Independence Monument, Book Cliff, Saddlehorn, Fruita Canyon, Distant
view, Balanced Rock.
Come
al solito effettuo una sosta all'unico Visitor Center dove posso
approfondire la figura di John Otto, un personaggio fuori dagli
schemi allora ed oggi correnti: arrivato in zona nel 1907 per un
lavoro all'età di 19 anni, si innamora della valle ed una volta
terminato il contratto ne diventa abitante solitario, tanto da venir
apostrofato “eremita della valle”.
Si
erge a protettore della bellezza del posto e, autonomamente, inizia a
costruire sentieri e a tracciare vie di scalata sino a che nel 1911,
dopo vari interventi della popolazione presso i politici di vario
livello, viene riconosciuta l'unicità dei luoghi e John viene
nominato primo curatore del parco e remunerato con 1 $/mese.
Sposatosi
con una Bostoniana attratta dalla natura, dopo poche settimane questa
lo lascia perché non intende vivere sotto una tenda come Otto
preferisce fare per poter stare vicino ai suoi animali. In seguito
viene nominato in vari incarichi al servizio dello stato, quindi
John raggiunge la California per partecipare alla corsa dell'oro,
infine muore all'età di 82 anni senza aver più rimesso piede nella
zona alla quale dedicò tante energie.
Costui,
come i visionari personaggi che ho conosciuto al Great Black Canyon,
con ostinazione ha vissuto almeno una parte della sua vita per
perseguire un sogno: quest'idea del sogno da vivere torna ricorrente
in questo paese, così come in tempi recenti qualcuno ha cercato di
convincere gli italiani a fare lo stesso, riuscendoci con una buona
parte senza troppa fatica.
Alle
20 la luce del giorno è ormai un ricordo, pertanto chiudo le
operazioni a Indipendence, che oltre a portare un bel nome, offre una
balconata sul canyon ed in lontananza, in pianura, lascia vedere le
luci di Gran Junction.
Io
osservo dalla giusta distanza e sono ben felice di stare
esclusivamente nel buio più assoluto sotto i lumini delle stelle
miste ad una via lattea assai visibile.
Martedì
18 è dedicato al completamento della visita con altri trial toccando
Upper Ute Canyon, highland view, Artist point, Coke Ovens, Monument
canyon.
Dopo
le foto riprese nella giornata di ieri, molte delle quali non
corrispondono alla bellezza degli originali, mi rendo definitivamente
conto che devo imparare ad usare meglio la fotocamera;
perciò dovrò trovare il tempo per leggere il manuale di istruzioni almeno nelle parti che riterrò più utili.
perciò dovrò trovare il tempo per leggere il manuale di istruzioni almeno nelle parti che riterrò più utili.
Alle
ore 14 lascio il Parco da dove ero entrato
e mi soffermo ad osservare alcune case di recente realizzazione, molte in stile Hispanico, altre di tipo tradizionale, e mi chiedo come possa essere possibile consentire di costruire così a ridosso dei monumenti naturali, addirittura alcune sulla cresta: esisterà anche qui la commissione edilizia integrata? Esisteranno dei vincoli paesaggistici?
e mi soffermo ad osservare alcune case di recente realizzazione, molte in stile Hispanico, altre di tipo tradizionale, e mi chiedo come possa essere possibile consentire di costruire così a ridosso dei monumenti naturali, addirittura alcune sulla cresta: esisterà anche qui la commissione edilizia integrata? Esisteranno dei vincoli paesaggistici?
Raggiunta
la città di Delta mi occupo di rifornimenti e di wi fi connection: è
così che trovo del lavoro da svolgere urgentemente in riferimento a
italiche vicende che mi portano repentinamente indietro nel tempo.
Termino
alle due di notte ed è già un altro giorno!
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