sabato 1 settembre 2012

Non capisco



E' da tempo che ci penso, ma dell'argomento non ne ho ancora mai fatto menzione: girando per coste europee è costante trovare nei luoghi più strategici, più o meno diroccati, a volte divenuti monumento, postazioni di artiglieria. 
E' un segno residuo di guerre passate, opere create dal genio militare umano per difendere il territorio; ci sono sempre state, basta ricordare il Vallo di Adriano realizzato dalle truppe al servizio di Roma per difendersi dalle bellicose popolazioni autoctone.
Non ho in mente nessuna lapide commemorativa per onorare quegli uomini che presidiarono le postazioni.
Lungo le coste degli U.S.A. non ho visto nulla del genere; invece continuo ad incrociare nei posti più disparati lapidi come questa che oggi pubblico, “Un tributo alle forze armate che hanno difeso gli Stati Uniti d'America”

Inoltre ci sono memorial dedicati ai Veterani di Korea e del Vietnam sparpagliati un po' ovunque, in riferimento a quelle guerre che non si sono potute nascondere, contrariamente ai ai vari interventi in centro e sud America.
Insomma, a me risulta che l'unico attacco che questo paese ha subito sia stato quello di Pearl Harbour; non a caso i cittadini U.S.A. di origine giapponese furono per l'occasione internati in campi di concentramento, come del resto accadde anche agli italiani.



La ricostruzione dell'Europa tramite il piano Marshall ha generato a favore degli U.S.A. un credito a vita da parte dei paesi che ne hanno usufruito, sottacendo il fatto che buona parte della distruzione in Europa è stata generata dai bombardamenti americani, alcuni avvenuti anche dopo l'interruzione delle operazioni belliche, come accaduto a Dresden.
Così come l'unico paese ad usare armi nucleari contro popolazioni civili inermi è stato ancora questo ( in Iraq si è dichiarato ci fossero quelle denominate a distruzione di massa, che poi è la stessa cosa, solo che non c'erano!) .

Non capisco e la mia ignoranza in materia non mi aiuta a capire: questi distruggono e portano morte ovunque, ma la favoletta li vuole eroici difensori della loro patria e del mondo.
Mi sembra di assistere ad una “piece” teatrale: la regia conduce la storia che viene portata sul palcoscenico mentre il pubblico la prende per buona ed applaude. 
E così è sin dall'origine di questo paese, dove la prepotenza è stata la prima ed unica legge condivisa ed accettata, anche perché quasi sempre la prepotenza è stata servita ai più deboli, a partire dai First Nations sino alle varie categorie di prima immigrazione.


A mio avviso questa è la droga che continua ad essere somministrata a questo popolo, tanto da non poterne fare a meno; in questo modo si riempiono case e giardini di bandiere e coccarde a stelle e strisce ovunque, si mantiene alto il concetto di nazionalismo mascherato per democrazia esportabile.
Non capisco come gli ultimi venuti da Cina, centro e sud America, possano condividere questa schizofrenia, ma capisco che può essere il pedaggio da pagare per continuare a vivere qui.  

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