E'
da tempo che ci penso, ma dell'argomento non ne ho ancora mai fatto
menzione: girando per coste europee è costante trovare nei luoghi
più strategici, più o meno diroccati, a volte divenuti monumento,
postazioni di artiglieria.
E' un segno residuo di guerre passate,
opere create dal genio militare umano per difendere il territorio; ci
sono sempre state, basta ricordare il Vallo di Adriano realizzato
dalle truppe al servizio di Roma per difendersi dalle bellicose
popolazioni autoctone.
Non
ho in mente nessuna lapide commemorativa per onorare quegli uomini
che presidiarono le postazioni.
Lungo
le coste degli U.S.A. non ho visto nulla del genere; invece continuo
ad incrociare nei posti più disparati lapidi come questa che oggi
pubblico, “Un tributo alle forze armate che hanno difeso gli Stati
Uniti d'America”
Inoltre
ci sono memorial dedicati ai Veterani di Korea e del Vietnam
sparpagliati un po' ovunque, in riferimento a quelle guerre che non
si sono potute nascondere, contrariamente ai ai vari interventi in
centro e sud America.
Insomma,
a me risulta che l'unico attacco che questo paese ha subito sia stato
quello di Pearl Harbour; non a caso i cittadini U.S.A. di origine
giapponese furono per l'occasione internati in campi di
concentramento, come del resto accadde anche agli italiani.
La
ricostruzione dell'Europa tramite il piano Marshall ha generato a
favore degli U.S.A. un credito a vita da parte dei paesi che ne hanno
usufruito, sottacendo il fatto che buona parte della distruzione in
Europa è stata generata dai bombardamenti americani, alcuni avvenuti
anche dopo l'interruzione delle operazioni belliche, come accaduto a
Dresden.
Così
come l'unico paese ad usare armi nucleari contro popolazioni civili
inermi è stato ancora questo ( in Iraq si è dichiarato ci fossero
quelle denominate a distruzione di massa, che poi è la stessa cosa,
solo che non c'erano!) .
Non capisco e la mia ignoranza in materia non mi aiuta a capire: questi distruggono e portano morte ovunque, ma la
favoletta li vuole eroici difensori della loro patria e del mondo.
Mi
sembra di assistere ad una “piece” teatrale: la regia conduce la
storia che viene portata sul palcoscenico mentre il pubblico la
prende per buona ed applaude.
E così è sin dall'origine di questo
paese, dove la prepotenza è stata la prima ed unica legge condivisa
ed accettata, anche perché quasi sempre la prepotenza è stata
servita ai più deboli, a partire dai First Nations sino alle varie
categorie di prima immigrazione.
A
mio avviso questa è la droga che continua ad essere somministrata a
questo popolo, tanto da non poterne fare a meno; in questo modo si
riempiono case e giardini di bandiere e coccarde a stelle e strisce
ovunque, si mantiene alto il concetto di nazionalismo mascherato per
democrazia esportabile.
Non
capisco come gli ultimi venuti da Cina, centro e sud America, possano
condividere questa schizofrenia, ma capisco che può essere il
pedaggio da pagare per continuare a vivere qui.
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