Ho condiviso il punto sosta con un compagno proveniente
dall'Alaska, e i tratti somatici del proprietario del veicolo lo
evidenziavano. Di mezzi come questo se ne vedono, è una nuova
tendenza o rappresenta una fascia di mercato differente da quella
degli ingombranti treni che ho incontrato sulle strade sin dal
principio; qui la meccanica è Mercedes e la cellula è
caratterizzata, come per i fratelli più grandi, da pareti che,
spostandosi all'esterno, ampliano lo spazio vivibile quando si è in
sosta. Una soluzione che avevo presentato anch'io all'artigiano di
Paderno F.C. che ha operato per me, ma che non ha avuto seguito per
motivi tecnici.
La
giornata si presenta molto umida e grigia, tanto da entusiasmarmi per
la strada costiera che sto percorrendo, ma è praticamente
impossibile prendere delle immagini fotografiche.
A Bellingham sosta
Walmart per indagine bici, quindi via per Baker Mt.. Nella prima
parte del percorso panorami piacevoli, quando incontro la postazione,
effettuo una sosta dai Rangers per documentarmi: forecast tomorrow:
Mostly sunny day.
Durante
la salita il tempo non è male, ma una volta in cima, passato poco
tempo, arriva la nebbia che impedisce qualsiasi ripresa.
Sosto in
quota credendo al forecast dei Rangers: scelta azzeccata! Giornata
splendida sin dal primo mattino di giovedì 09.08;
riconquisto la
quota più elevata, questa volta vestendomi seriamente, utilizzando
gli scarponi Trezeta Trekking World e le racchette che non usavo da
alcune memorabili escursioni sull'Ortles effettuate quasi dieci anni
fa! e parto per una escursione sulla neve che mi ha consentito di
avvicinare le vette, generando in me grande entusiasmo.
Mentre
sosto al centro di uno scenario meravigliosamente coinvolgente per
chi ama determinati parametri ambientali, mi trovo a pensare al
periodo trascorso nel rifugio Himalayano da Tiziano Terzani e
lucidamente capisco che oggi sarebbe un buon giorno per finire se non
avessi altre cose da fare: senza nulla da fare sarebbe solo l'attesa
del momento.
Al
rientro trovo una coppia che gira attorno al Nomade ed iniziamo una
bella conversazione: gente istruita, che ha viaggiato anche in
Italia, che ti saluta con le mani unite come solo in oriente si usa,
che mi ha chiesto l'indirizzo del blog per seguirmi.
Quando
ho già avviato il motore, mi avvicina un'altra persona: si presenta
come giornalista e desidera conoscere la storia del Nomade. Lo
accontento prontamente ricevendo in cambio saluti ed auguri da lui e
dalle persone che lo accompagnavano.
Sceso
a valle, sosto a Bellingham ancor indeciso su acquisto bici da usare
nell'arcipelago, ma quando apprendo il costo dell'usato la scelta è
fatta: Walmart Mountain Byke cambio 16 velocità dual sospension più
pompa e catena a $ 122,78! Non sarà una gran bici, ma a me serve
solo per non sprecare soldi nei noleggi e per acquisire mobilità nei
centri urbani, poi la mollerò a qualcuno in Sud America, se ci
arriverò.
Nel piazzale Walmart mi approccia un tipo chiacchierone
che non riesco a inquadrare bene: mi dice che viene dall'Arizona o
dalla California, che è di origine spagnola, che è qui perché un
figlio studia da queste parti, che ha lavorato in diversi Stati
dell'Unione....esteticamente sembra un First Nation del Sud, ma
quando lo lascio mi torna in mente un allarme datomi da qualcuno in
un incontro dei precedenti circa la presenza di messicani che
spacciano nelle aree dei N.P., così mi viene il dubbio che costui
possa essere uno di quelli.
A me
non ha proposto nulla, o io non l'ho capito; fatto sta che dopo
essermi allontanato da lì per qualche ora, ci torno per la notte e,
nella zona dove sono in sosta diversi R.V. un po' datati, noto
un'auto che mi sembra proprio quella dell'hispanico.
Al mattino ne ho
la conferma quando, mentre sistemo la bici per l'utilizzo, mi
affianca per chiedermi delle info tendenti a sapere se ho mai avuto
controlli fra uno Stato e l'altro dell'Unione, e le procedure di
accesso agli U.S.A.: mah! Gli rispondo senza smettere di dedicarmi al
mio impegno in modo da fargli capire che non ho tempo da perdere,
così questa volta me ne libero in fretta.
Qui
l'ambiente è rilassante e rilassato; per mia caparbietà voglio
raggiungere il Visitor Center che la guida Lonely Planet segnala ad
un indirizzo dove c'è un negozio di tutt'altro. Quando ci arrivo
vengo acchiappato da una addetta anzianotta (mi sono fatto l'idea che
il personale di questi centri sia rappresentato da volontari, tant'è
che ad Anacortes il tipo si era messo a ridere per la mia giovane
età, visto che lui ne contava 14 più di me!) con la quale inizio
più o meno la solita conversazione. Ad un certo punto mi chiede dove
è Home per me, e quando lo viene a sapere si allontana tornando poco
dopo con una bella fanciulla recuperata in qualche ufficio
retrostante: questa è di origine italiana, famiglia proveniente
dall'area di Imperia, sbarcata in California, lei è carina e parliamo
un po', ma dell'Italia sa quasi nulla. Resta il fatto che mi è
sembrata fisicamente attraente come un'europea, dandomi però
l'impressione di essere forgiata “full american system”: non
saprò mai se la mia impressione rispondesse al vero, peccato!
La
città, per ciò che offre, l'ho già visitata ieri, così mi reco
direttamente a Zaunich Point Park, dove vi è la Marina di
Squalicum, con l'idea di poter ammirare Baker Mt. se emergerà dalla
foschia.
Il
posto, come tutte le Marine, è pieno di costosi battelli da una
parte, ma dall'altra ci sono quelli da lavoro utilizzati nella pesca,
ai miei occhi molto più attraenti.
Il
luogo, anche se qua e là c'è gente al lavoro, è di una
tranquillità estrema; la brezza rende il clima quasi fresco se non
si è esposti al sole, in giro pochi fruitori delle attrezzature
seafront, qualch'uno è impegnato in picnicing sui prati, altri sono
seduti semplicemente prendendo il sole, operazione che a certi
italici che io ben conosco creerebbe ribrezzo visto che il sole non è
così limpido e forte, l'aria risulta fresca, dell'acqua non so che
dire.
Attendendo
che le condizioni meteo mi concedano di vedere Baker Mt., trascorro
del tempo leggendo sin tanto che, verso le 15.30, la nuvolaglia che
lo circondava inizia a dissolversi: ci tenevo a riprendere questa
immagine, perché la visibilità del Monte da qui non c'è per più
di 100 gg. l'anno, anche se oggi non è delle migliori.
Inizio
lo spostamento verso Anacortes soffermandomi in un altro parco con
case oceanfront: è proprio come l'area di Vancouver. Qui c'è un
signore con dei modellini di nave, sicuramente realizzati da lui, in
silenziosa attesa di qualche compratore.
Si è
quasi fatto tardi, pertanto mi infilo nella strada panoramica
denominata Chuckanut Drive riprendendo qualche immagine, sin tanto
che arrivo alla meta serale.
Casualmente intercetto delle persone agghindate per qualcosa di importante!
Casualmente intercetto delle persone agghindate per qualcosa di importante!
Nessun commento:
Posta un commento