martedì 14 agosto 2012

Archipelago: San Juan Islands, visitate San Juan e Orcas


Sabato 11.08-Per mettere in pratica la visita delle isole è necessario parcheggiare nei pressi dell'imbarco; tenendo conto delle indicazioni sul sovraffollamento sia del Parking che del Ferry, opero un'azione a tenaglia che mi vede in movimento all'alba. Solo così riesco a conquistarmi uno Stall nei lots addizionali, quindi raggiungo l'area ticket e alle 7.20 ho anche il posto per me e la bici sul ferry e tutto il tempo per tornare a bordo, fare colazione e preparare quanto mi servirà.


Essendomi mosso così presto ho potuto anche verificare quanto è cruda la temperatura, pertanto ne tengo conto circa l'abbigliamento. Allo sbarco a Friday Arbor in San Juan Island mi rendo immediatamente conto sia di quanto l'isola sia più abitata rispetto alle mie fantasie, ma soprattutto di quanto sia più ondulata, sempre rispetto alle mie fantasie. 



Sono stato poco accorto, eppure la conformazione della costa e delle isole ho continuato ad averle sotto gli occhi in tutti questi giorni! In ogni caso inizio la mia pedalata che dovrebbe portarmi a coprire il periplo dell'isola, ma questo progetto mi appare presto pretenzioso sia perché sono senza allenamento, sia perché la bici mi da problemi al cambio, sia perché il sellino non è affatto confortevole. 




Dopo un po' mi trovo fermo per recuperare energie con la mappa in mano; un'auto in transito, pensandomi in difficoltà, prontamente accosta per offrirmi aiuto: ne nasce una buona lunga conversazione, e dopo la terza volta che ci stringiamo la mano per salutarci, avviene il commiato. Una persona interessante, residente (ma non credo qui dalla nascita), che ha visitato l'Europa tempo fa, includendo un lungo tour in varie parti dell'Italia. Quando riparto mi sento già sfatto, le salite mi stanno massacrando, così come il sellino! Mentre continuo a pedalare per raggiungere il National Historic Park di cui sono a conoscenza (ricorda un episodio che per poco non portò alla guerra gli americani e gli inglesi a causa dell'ambiguità del trattato dell'Oregon che aveva stabilito il confine sul 49° parallelo, ma era stato ambiguo sulle isole dell'arcipelago) sogno che vorrei tanto trovare un gentile pick-up sulla strada che mi carica insieme alla bici e mi riporta al ferry;


riesco invece ad arrivare a questa meta ed ho bisogno di recuperare (anche lo zaino sulle spalle non aiuta, anzi, mi procura una sudorazione ulteriore). Mi prendo un posto all'ombra ed inizio a consumare il mio pasto quando noto del gran movimento da parte di altri presenti nella zona pic-nic; quando trovo la forza per girarmi trovo anche la spiegazione di tutto quel movimento: si tratta della presenza di una piccola Red Fox, molto attenta a tenersi a distanza di sicurezza, ma anche molto disinvolta nel muoversi allo scoperto.


L'animale mi sembra talmente piccolo che non sono convinto sul chi possa essere, così chiedo conferma ad un Volontario del Parco: sì, si tratta di una Red Fox che cerca cibo facile fra ciò che resta a terra dopo un pic-nic, e da qui nasce una brillante conversazione. Il tipo, poco più giovane di me, ha studiato l'italiano a scuola, ma non si ricorda nulla. Una decina d'anni fa è stato in Europa ed in Italia, e mi invita a diventare Volontario come lui quando sente quanti N.P. ho già visitato!




Da una verifica della mappa capisco che sino ad ora ho percorso solo 16 km., stando sui pedali oltre due ore e sputando tutte le energie in mio possesso: cosa fare? Decido stoicamente di andare avanti ancora un po' a caccia di panorami da immortalare, quindi inizio il rientro aumentando le soste per fastidio al fondo schiena. 





Per le 17 mi ritrovo a Friday Arbor e metto subito il naso dentro al Market, fresco e ben fornito, per certi prodotti più economico della grande distribuzione: sono alla ricerca di una bevanda energetica (alla fine scelgo una miscela di te e limone per via della serigrafia della confezione), invece scopro delle granola bars-alimond veramente gustose! 






Mi aggiro un po' qua e là nell'attesa dell'orario del ferry, avrei voglia di dormire;





in realtà durante la traversata non ci riesco, così arrivo a casa giusto in tempo per prepararmi degli spaghetti che vado a condire con una delle solite invenzioni dell'ultimo momento.
Considerazioni sull'isola: bella, molto varia, belle case oceanfront, frequentata prevalentemente da gente di Washington e Oregon, scelta anche come buen ritiro oltre che come luogo di villeggiatura o da seconda casa. Per un certo verso mi è sembrato di essere su una delle isole del Morbihan, a causa dei panorami gentili, salvo che qui, a parità di clima, verso nord vedi il Baker Mt., verso Sud le montagne con cime innevate poste sull'isola di Vancouver!
Per la cronaca: nelle vetrine di Real Estate ho visto i prezzi delle proprietà in vendita. Al di là che c'è di tutto, però ho visto prezzi sino a $ 4,2 ml., quindi avevo intuito bene, è roba per ricchi!


Oggi l'idea è quella di raggiungere Orcas Island, la più grande dell'Arcipelago, anche la più montuosa, lasciando a riposo la bici ed il mio back. Punto la sveglia per prendere la partenza delle 7.25, in modo da cercare di raggiungere la vetta dalla quale si ha una vista a 360° sull'arcipelago, ma non sono così convinto visto che al suono metto lo stop e resto a poltrire nella mia cuccia, decidendo per la partenza successiva che è schedulata per le 10. Dopo poco sento ancora il suono e penso di non aver dato bene lo stop, solo quando mi alzo capisco che ho involontariamente dato lo stop a delle chiamate in arrivo!



Parto con calma e quando arrivo sull'isola valuto come fare a conoscerla: noleggio ciclomotore $ 65 più carburante, noleggio piccola auto $ 60 più carburante, shuttle con pass giornaliero $ 15.



Scelgo questa ultima opzione e, mentre mi lascio condurre per circa un'ora, apprezzo le caratteristiche dell'isola. Lo Shuttle mi lascia a Maron State Park, in un punto dal quale un sentiero assai ripido conduce dove vorrei arrivare, a quota 800 mslm.


La gamba è ancora affaticata da ieri, quindi, dopo un'ora di salita dentro ad una foresta fitta e magnifica, rinuncio e torno indietro: non sono venuto sin qua per soffrire, oggi è così e domani si vedrà!
Riprendo lo Shuttle per poi scendere ad esplorare altre due zone, entrambe molto gradevoli, e intanto valuto le differenze fra l'isola di ieri e questa: qui, se non sei in riva al mare, nemmeno ti viene in mente di essere su un'isola, con due cime attorniate da foreste, senza spazi pianeggianti se non quel poco per farci stare una pista d'atterraggio, assai meno frequentata ed abitata, con i villaggi deliziosi per come sono tenuti e per come sono incastonati nella natura.



Mentre mi attardo in una baia, vedo arrivare un kayak e chi lo conduce, a pochi metri dalla riva, mi chiede che ore sono: mentre rispondo la barca è arrivata, ed al seguito arriva anche un cagnetto che ha nuoto per tutto il tempo, mentre la ragazza si affretta a tirare a riva l'imbarcazione.






Anche qui ho avuto la possibilità di dare un'occhiata ai prezzi delle case: partono da $ 90.000 per una soluzione in condominio, a $ mediamente 280.000 per proprietà con terreno, ma con picchi che salgono sino a $ 2,8 ml.!



Quando salgo sul ferry mi viene un attacco di fame al quale non possono dar tregua le due carote che mi sono rimaste; ma perché oggi sono stato più leggero nelle provviste?


Così sogno ciò che, cucinato in abbondanza, avevo lasciato indietro ieri sera e, appena a bordo, lo consumo voracemente.


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