Oggi
la giornata è stata vissuta con l'incubo di andare in
surriscaldamento motore; perché è vero che ieri ho evitato di
lanciarmi su una strada che mi avrebbe fatto scalare un passo sito a
quota m. 3.300, ma è altrettanto vero che oggi ho dovuto scalare il
Culter Hill a quota m. 2.700 sito nella Bighorn National Forest.
All'inizio
tutto stava procedendo per il meglio, ma appena la pendenza della
strada è aumenta ho cominciato a sudare freddo.
Fortunatamente si
tratta di una Scenic Byway dotata di frequenti possibilità di sosta
per orientamento e foto, così ogni due per due mi sono fermato per
confortare il sofferente, al quale ho somministrato ancora un po' di
liquido di raffreddamento, senza ottenere particolari miglioramenti.
Ho
definitivamente accertato che, delle due ventole in dotazione, la
principale è quella che non va. La secondaria, oltre ad essere più
piccola, è tarata per intervenire successivamente alla prima;
quindi, visto che la prima non va, devo attendere che la temperatura
salga oltre i 90° per contare sul beneficio del suo lavoro, ogni
volta con l'incubo che possa andare sotto stress.
Mentre
ero fermo con cofano aperto in attesa che la temperatura scendesse
onde rabboccare il liquido, sono stato accostato da un pick-up
condotto da un quarantenne super tatuato e molto Western, il quale,
con grande gentilezza, si è preoccupato di chiedermi se avessi
bisogno di aiuto: ogni volta che succede un interessamento come
questo sento che ha un senso anche essere qui.
La
strada sale arrampicandosi su una pendenza quasi costante che sembra
non finire mai; inoltre la mappa non indica la quota da raggiungere,
né ci sono indicazioni stradali sulle distanze e le quote, quindi mi
son trovato non so quante volte a sperare che dopo la curva potesse
iniziare l'inversione della pendenza.
Il paesaggio è maestoso, e quando finalmente si scende vi sono varie possibilità di avvistamento “wildlife”: personalmente, oltre ad un deer che ha attraversato la strada con grazia a pochi metri davanti a me, ho potuto vedere prima un esemplare femmina di Moose con piccolo al seguito, poi, in un luogo dove altri erano in attesa che un animale uscisse dalla vegetazione per riprenderlo, mi sono fermato anch'io. Non avendo capito di che animale si trattasse, ho fatto la furbata di aggirare la macchia a piedi per cercare di coglierlo dalla parte opposta, senza riuscirci. Ritornato sulla strada tutto il gruppetto di prima si era dileguato, meno un paio che insistevano. Allora mi ci sono messo anch'io e finalmente ho notato un movimento di ramaglia: mi è sembrato di intravvedere un orso e ho capito che furbate come quella di prima è meglio evitarle.
In realtà non si trattava di un orso, bensì di un esemplare maschio adulto di Elk dotato di un castello al posto delle corna! Meraviglioso, peccato che si sia mantenuto sempre piuttosto coperto (per questo pubblico la foto di un esemplare bronzeo vicino a ciò che si può intuire).
In una sosta a fondo valle , che poi sono sempre m.1.400, effettuata per ammirare un canyon ed una cascata, una tipa anzianotta ed abbigliata in maniera assai originale mi ha chiesto la provenienza: alla mia risposta, non riusciva a capacitarsi che venissi dall'Italia, e si è prolungata in esclamazioni entusiastiche varie!
Il paesaggio è maestoso, e quando finalmente si scende vi sono varie possibilità di avvistamento “wildlife”: personalmente, oltre ad un deer che ha attraversato la strada con grazia a pochi metri davanti a me, ho potuto vedere prima un esemplare femmina di Moose con piccolo al seguito, poi, in un luogo dove altri erano in attesa che un animale uscisse dalla vegetazione per riprenderlo, mi sono fermato anch'io. Non avendo capito di che animale si trattasse, ho fatto la furbata di aggirare la macchia a piedi per cercare di coglierlo dalla parte opposta, senza riuscirci. Ritornato sulla strada tutto il gruppetto di prima si era dileguato, meno un paio che insistevano. Allora mi ci sono messo anch'io e finalmente ho notato un movimento di ramaglia: mi è sembrato di intravvedere un orso e ho capito che furbate come quella di prima è meglio evitarle.
In realtà non si trattava di un orso, bensì di un esemplare maschio adulto di Elk dotato di un castello al posto delle corna! Meraviglioso, peccato che si sia mantenuto sempre piuttosto coperto (per questo pubblico la foto di un esemplare bronzeo vicino a ciò che si può intuire).
In una sosta a fondo valle , che poi sono sempre m.1.400, effettuata per ammirare un canyon ed una cascata, una tipa anzianotta ed abbigliata in maniera assai originale mi ha chiesto la provenienza: alla mia risposta, non riusciva a capacitarsi che venissi dall'Italia, e si è prolungata in esclamazioni entusiastiche varie!
Nello stesso luogo non sono riuscito a trattenermi dal fotografare cinque persone che sembrano fratelli gemelli monozigoti per la taglia che li accomuna.
Giunto
a Cody, città che prende il nome da colui che si è fatto conoscere
anche in Europa con il nome di Buffalo Bill, mi è sembrato fosse
troppo presto per fermarmi, pur sapendo che da qui al N.P. ci sono da
percorrere ancora km. 80 su Scenic Byway in mezzo a pura natura; però è anche l'ultimo centro di una certa rilevanza dove cercare di affrontare i problemi meccanici!
Quindi mi fermo ed eseguo un giro orientativo ammirando il luogo, le opere bronzee sparse ed i cavalli che vengono usati per uno spettacolo.
Ora sono alla ricerca di una soluzione per la sosta che prima o poi la
troverò, ed infatti, terminata la sequenza dei motel lungo la
strada, incontro Walmart: mi ci fiondo e trovo molti altri già in
postazione: è proprio come mi aveva detto Bob, sono oramai molti negli
U.S.A. coloro che cercano di risparmiare.
Sul piazzalone noto un V.R. che sembra più un giocattolo di Barbie: piccolo così è il primo che incrocio. Nell'ultimo tratto di strada ho avuto sempre un forte vento contro, poi ho preso anche qualche goccia d'acqua, ed ora il vento persiste contribuendo a mantenere la temperatura ad un ottimo livello, regalandomi un cielo con nuvole colorate nell'ora del tramonto .
Quindi mi fermo ed eseguo un giro orientativo ammirando il luogo, le opere bronzee sparse ed i cavalli che vengono usati per uno spettacolo.
Sul piazzalone noto un V.R. che sembra più un giocattolo di Barbie: piccolo così è il primo che incrocio. Nell'ultimo tratto di strada ho avuto sempre un forte vento contro, poi ho preso anche qualche goccia d'acqua, ed ora il vento persiste contribuendo a mantenere la temperatura ad un ottimo livello, regalandomi un cielo con nuvole colorate nell'ora del tramonto .
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