Dettagli circa
l'iniziativa raccolta fondi in corso a favore di: ABASMEI – Burkina Faso
(Assistence Medicale et
Sociale des Malades Mentaux Errant et Isolé).
Dell'Africa si parla per
i problemi legati alla fame, alla povertà, alle scarse condizioni
igieniche e alla malattia, ma mai di quelli legati alla salute
mentale.
La malattia psichica in
questo contesto significa emarginazione, maltrattamenti, rifiuto e
catene.
Addirittura catene!
I malati spesso sono
legati, chiusi in stanze buie o lasciati per strada ad errare,
abbandonati.
Erich Fromm nel 1955
affermava: La salute mentale non può essere definita in termini di
“adattamento” dell'individuo alla sua società, ma, al contrario,
deve essere definita in termini di adattamento della società ai
bisogni dell'uomo.
Quando mi sono soffermato
sul nome dell'associazione che mi sono ripromesso di aiutare mi sono
reso conto di cosa volesse dire fornire assistenza ai malati mentali
“erranti”= abbandonati a se stessi, ed “isolati”= tenuti
segregati e incatenati.
Infatti ABASMEI
significa Associazione Burkinabé per l'Assistenza e per seguire la
Salute dei Malati Mentali Erranti e Isolati: opera dalla fine del
2011.
Il Centro che ho
intercettato casualmente è ubicato in piena “brousse” fra la N3
e la N4 fuori Ouagadougou, dove si è installato da qualche tempo su
un terreno nudo di circa 5 ha, dei quali solo una parte è recintata.
L'Associazione è nata
per iniziativa di una persona con studi in sociologia dotata di
grande sensibilità e compassione verso chi soffre: Rosalie Kanzyomo,
persona che tanto mi ha ricordato Teresa di Calcutta.
Dalla lettura dello
Statuto ho avuto conferma che si tratta di una Associazione laica
anche se il fondatore e attuale Presidente è persona appartenente ad
una congregazione religiosa.
Attualmente esistono una
piccola casetta e due tende ex protezione civile italiana chissà
come arrivate lì a sostituire i precedenti ripari in plastica.
Rosalie è dotata di
competenze specifiche nel settore e grande forza d'animo supportata
dalla fede: così come è capitato a me, altri prima di me sono
venuti a conoscenza di questa iniziativa ed hanno già provveduto a
fornire aiuti destinati alla realizzazione di un “forage”dal
quale viene attinta l'acqua sia per le persone che per la
coltivazione di ortaggi.
I bisogni ai quali
porre rimedio sono tanti, quindi tanto vale iniziare da qualcosa di
concreto come, ad esempio, potrebbero essere: importo per fornitura
di letti, importo per fornitura di indumenti e di coperte per la
stagione che risulta fredda al loro termostato, importo per fornitura
di medicinali, importo per fornitura di cibo e altro ancora.
Se la raccolta fondi
raggiungerà l'obiettivo ed io sarò ancora sul campo potrò
concordare con Rosalie le priorità alle quali dare risposte
immediate.
Se la raccolta fondi
dovesse andare oltre alle aspettative allora si potrà ragionare
sulla realizzazione di un progetto più ambizioso come la fornitura
di servizi igienici o di una struttura dove stare.
Alcune persone mi
hanno contattato per effettuare una donazione evitando FaceBook: ecco
di seguito come fare:
entrare nel sito di
Bambini nel Deserto www.bambinineldeserto.org
cliccare Sostieni e da li procedere attraverso l'utilizzo dell'IBAN
oppure tramite PayPal.
Importante: inserire
la causale ABASMEI Burkina Faso
Chi
volesse operare dalla propria banca può bonificare Bambini nel
Deserto ONG & ONLUS via Casoli 45 41123 Modena al seguente IBAN:
IT 24 G 01030 1290000000 1500048
Grazie a tutti coloro
che vorranno fare qualcosa, anche solo diffondendo questo post.
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