Sabato 28.01.17
Mattinata a rilento: il
lavoro svolto in questi giorni abbisogna ancora solo di alcune
finiture, ma oramai è fatto.
Dopo la mia partenza il
mio ospite tornerà qui per svolgere un lavoro introduttivo alla
futura funzione di Facility Manager della quale c'è un gran bisogno;
qualcuno dovrà farsene carico per il futuro.
Oggi la connessione è
tornata accettabile in modo da consentirmi di svolgere del lavoro on
line nell'attesa del rientro a Toubab Dialaw previsto per domani
mattina.
Pausa relax sino
all'orario dell'incontro di calcio Senegal – Cameroun per i quarti
di finale della Coppa d'Africa; partita interessante e prolungatasi
sino ai rigori.
Così come i Leoni hanno
sbagliato un gol quasi fatto allo scadere del 120°, allo stesso
modo hanno sbagliato il quinto tiro dal dischetto che ha lanciato in
semifinale il Cameroun: in questo ambiente non se n'è fatto alcun
dramma.
Terminata la cena Joseph
ha richiamato l'attenzione dei commensali per dire due parole sulla
nostra partenza ed altre di ringraziamento per quanto da noi fatto,
donazione inclusa destinata al ripristino di 30 sedie e 40 coperture
di materassi dell'internato.
Ho replicato brevemente
ipotizzando di poter essere nuovamente qui per il futuro anniversario
e anticipando il ritorno del prezioso beninoise “fili mi” durante
il mese di febbraio: se son rose fioriranno - dicevano i miei
antenati.
Domenica 29.01.17
Come dei veri signori
siamo stati accompagnati sino a Kaolak - gare Dakar a bordo del pick
up al servizio della congregazione Pieriste; questa volta il percorso
è stato coperto in un'ora contro le quasi tre dell'andata.
Dopo aver agganciato un
sept place prima che arrivasse all'allineamento di partenza in modo
da conquistare due posti decenti, la vettura si è messa in strada
alle 10.30 e verso le 13.30 ci siamo fatti lasciare a Damniado dove
abbiamo evitato la vettura in locazione trovando poco dopo il veicolo
giusto per noi.
Così alle 14 siamo entrati in casa provando una
sensazione di freschezza dopo aver viaggiato sotto il sole più
intenso della giornata.
Nel pomeriggio escursione
a La pierre de lisse, una decina di km. oltre Tubab in direzione Saly:
perché? Perché “fili mi” era venuto a sapere di una zona adatta
al surf, uno dei vari sport praticati, e moriva dalla voglia di
verificare il tipo di onda.
Ancora prima di arrivare
sulla spiaggia avevo capito che si trattava di un posto esclusivo.
L'amico si è informato
sulla possibilità di noleggiare una tavola, ma senza successo;
allora ha notato due tipi che stavano uscendo dall'acqua con le loro
attrezzature e li ha raggiunti per chiederne una in prestito.
Ottenuta la tavola non ha
perso tempo a cambiarsi infilandosi nella spuma; da quel momento ho
perso il contatto visivo con lui.
Dopo averlo ripetutamente
cercato senza alcun risultato, passata quasi un'ora dall'entrata in
acqua, l'ho visto riconsegnare al proprietario l'attrezzo.
Quando è arrivato era in un primo stadio di ipotermia e non riusciva a smettere di battere i
denti; l'ho coperto con tutto quel poco che era possibile ma la
situazione non mutava.
In pratica i due che
aveva contattato per la tavola erano dotati di muta dello spessore di
almeno 5 mm. mentre la sua carica romagnola lo aveva spinto a entrare
in costume a pelle nuda pensando di non incorrere in alcuna
difficoltà.
Atto di spavalderia che
si è risolto positivamente solo quando siamo rientrati fra le
quattro mura domestiche.
Lunedì 30.01.17
Rientro definitivo nella
quotidianità di T.D..
In mattinata mercato per
acquisti di sopravvivenza, quindi un passaggio presso Les enfants de
Ornella dove erano presenti due volontarie italiche, quindi un saluto
a Giacomo appena rientrato dall'Italia con il quale ho affrontato
l'argomento relativo al poste de santè inutilizzato da tempo e per
il quale sarei stato pronto ad incontrare i vari capi locali, ma
sembra proprio che il momento non sia maturo per una tale iniziativa.
Nel frattempo il gruppo
residuo dei toscani si è materializzato per l'ora del pranzo che è
così stato condiviso.
A seguire, quando la
maggioranza si è recata alla spiaggia, con il pistoiese si è
cercato di tirare le somme circa eventuali collaborazioni future; il
discorso tra di noi troverà un epilogo prima della mia partenza e
dopo la sua nuova visita a Sossop e Fissel.
Parlando di somme da
tirare, sulla carta resta la possibile collaborazione a Fissel in
ambito bambini portatori di handicap e in ambito ampliamento scuola
primaria, quella a Sokone in ambito Calasanzio destinata alla
costruzione di una scuola secondaria per bambini che altrimenti non
potrebbero proseguire negli studi.
Dopo l'itinerario in
Casamance da parte del mio assistente “fili mi” potrebbe vedere
la luce un discorso nel settore agricolo sull'esempio del Centro
Songhai in Benin; per quanto assai affascinante questo per ora è
solo un altro argomento da verificare con amici genovesi e milanesi.
Verso sera mi sono
impegnato ai fornelli per sfamare l'intero gruppo; quindi tre dei
quattro hanno potuto profittare dell'ospitalità “maison” mentre
l'ultimo si è sistemato presso Bengue Pokai.
Martedì 31.01.17
Mattinata alla maison
dove il gruppo dei toscani si è ricompattato per l'ora di colazione;
sul far del mezzogiorno è arrivata un'auto in carico al poste de
santè de Fissel – organizzazione nel tempo spesso aiutata dai
toscani - a raccoglierli per portarli in quella zona.
Nell'attesa ho parlato
ancora a lungo con il pistoiese sia delle problematiche di questo
paese che delle sue esperienze passate che hanno avuto per lui un
costo emotivo non indifferente.
Il fatto che fra pochi
giorni sarò in volo per ricacciarmi nell'italica routine mi sembra
ancora lontano quando invece è ormai così vicino: di buon auspicio
per l'imminente stagione estiva l'arrivo della prima prenotazione per
l'ultima delle due realtà inserite sul portale Homelidays!
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