Ho avuto la fortuna di
trovare l'autobus in arrivo appena uscito di casa; è il vettore che
preferisco, inoltre è particolarmente economico.
Al croissement del Grande
Baobab ho subito trovato una vettura disponibile a raccattarmi per
depositarmi all'arret de Gandigal.
Quando sono sceso mi
sembrava di essere al posto giusto ma mi sbagliavo, anche se solo per
una ventina di metri.
Raggiunto il buco dove
avrei dovuto lavorare per l'intera giornata il mio interlocutore
spariva per lasciarmi nelle mani di una sua giovane collaboratrice
proveniente dalla Guinea che mi ha preparato e servito una petite
dejuner della quale non sentivo la necessità: la tipa si alza tutti
i giorni lavorativi alle quattro del mattino e resta impegnata sino
alle 22 fra famiglia e lavoro, lavoro dove si porta appresso il
piccolo di due anni che ho visto essere un tipino assai precoce.
Il lavoro consiste per
la maggior parte nell'eseguire pratiche - richieste dal pubblico - di
movimento denaro tramite operatori telefonici (ma nel buco ho visto
anche esposto in vendita abbigliamento sportivo, scarpe
apparentemente usate, valige e l'indicazione per i polli, e altro
ancora: il buco di un broker!).
Quando l'uomo è tornato
erano già quasi le 11 e quindi ho dovuto ricordargli il mio
programma di lavoro odierno in quanto costui erroneamente pensava che
io mi sarei trattenuto sino a domattina.
Dopo una introduzione
inerente alla mia avvenuta lettura del voluminoso piano di sviluppo
poliennale di Gandigal ho seguito pedissequamente il piano stesso che
mie era stato affidato la volta precedente e sul quale avevo annotato
i punti da approfondire.
E' emerso incidentalmente
anche l'argomento Talibé: qui ho avuto ulteriori informazioni sulla
base della situazione locale. Ci sono tre Dahara, le scuole coraniche
altrove chiamate madrasse, due delle quali emanazioni di due moschee
e quindi sotto l'egida di due Imam, mentre la terza fa capo ad un
Marabout.
Mi è stato spiegato come
spesso il Marabout sfrutti i ragazzini a lui affidati, ma secondo il
mio interlocutore la colpa sarebbe per la massima parte dei genitori
che si disinteressano in tutti i sensi dei figli a cominciare dal
fatto che loro dovrebbero fornire il sostegno per il loro
mantenimento e non lo fanno.
Inoltre i Marabout che
profittano della loro “muta” spesso operano assai lontano dai
luoghi di provenienza dei bambini; per esempio quello di Gandigal si
è materializzato tempo fa, ma sarebbe originario di St. Louis,
località un bel po lontana da qui trovandosi sul confine mauritano.
Tralascio di accennare ad
altri passaggi, ma certo è che questo argomento è più complicato
di quanto potrebbe apparire ad una prima lettura; sembra che il
Governo abbia in programma di fornire quattrini affinché le Dahara
abbiano certi requisiti sia in termini di insegnamento sia in termini
di dotazioni proprio per arrivare a togliere i ragazzi dall'attività
di accattonaggio.
Verso le 15.30 si è
consumata una pausa per consumare il pranzo fatto arrivare da poco
lontano; in realtà si è perso tempo ulteriore in quanto il tipo ha
atteso il ritorno della collaboratrice affinché questa sistemasse la
ciotola contenente una gustosa tibudjne su un appoggio (bidoncino
tipo pittura rovesciato) offrendoci due cucchiai: operazione questa
non ritenuta adatta ad essere svolta dal mio interlocutore maschio.
A seguire egli mi ha
fatto capire che non sarebbe stato in grado di riprendere subito il
lavoro e pertanto mi sono accodato a lui onde lasciargli il tempo di
fumare una sigaretta mentre passava da un telefono che include tre
diverse schede telefoniche ad un altro, il tutto in maniera
compulsiva.
Quando l'ho richiamato
all'ordine siamo tornati in postazione sino alle 19.00 quando l'ho
invitato ad inviarmi via email certi dati da lui già quasi
totalmente acquisiti.
In realtà ancora prima
si era materializzato sul vano porta del buco un personaggio anziano
che si poteva capire da uno sguardo essere uomo di potere; infatti si
trattava del Capo Villaggio, incarico elettivo che conserva dal 1994
forse solo per il fatto che appartiene alla famiglia del fondatore
dell'insediamento.
Era appositamente venuto
per conoscermi; non parla francese e quindi il poco che ci siamo
detti è stato detto tramite il mio interlocutore. Non ho troppo
gradito la richiesta di fare in fretta perché loro sono stanchi e
pertanto ho voluto fosse edotto di quale è la procedura per arrivare
a prendere in considerazione un progetto a vantaggio di una comunità
come la loro.
Poi ci ha lasciati
praticamente senza un saluto diretto; mi è stato riferito che la
bizzarria sarebbe dovuta al fatto di un certo stato di malessere ai
piedi: sic! Ma io sono portato a pensare invece che sia dipeso dal
fatto che il mio atteggiamento nei suoi confronti non è stato di
sudditanza (forse può aver percepito che non si era creato un campo
magnetico particolarmente positivo fra noi).
A conclusione del lavoro
svolto il mio interlocutore mi ha chiesto alcune delucidazioni; circa
l'aspetto inerente ai collegamenti del luogo con le città vicine non
aveva avuto dubbi ad affermare che sono frequenti durante le 24 ore,
anzi, continui e senza sosta!
Una volta attraversata la
strada gli ha cominciato a cercare di fermare un'auto per me dandomi
l'occasione per capire una certa mimica che ho sempre visto
utilizzare sia ai richiedenti il passaggio che ai conduttori agitando
le dita della mano in un certo modo: si tratta di un codice che
consente al conduttore di accettare di fermarsi oppure no a seconda
della direzione dichiarata dal viaggiatore attraverso il codice: una
furbata di tutto rispetto!
Dopo non poco si è
fermata una Dacia quasi vuota e sono partito. Ho commesso la stessa
imprudenza della volta scorsa quando avevo già riflettuto sul fatto
che con il buio sarebbe stato meglio arrivare a Djamandjo piuttosto
che cercare un passaggio al croissement del Grande Baobab.
Questa volta, dopo un tot
di sept palce completi sfilati sotto il mio naso, ho sentito due
accenni di clakson provenire da una station wagon fermatasi qualche
metro più in là.
Appena raggiunta ho
capito che si trattava di un privato gentile che si stava offrendo di
accompagnarmi sino alla sua meta; ho accettato e subito il tipo ha
cominciato a dirmi che non è prudente di notte seguire la strategia
che anche oggi stavo seguendo in quanto al buio avrei potuto essere
facile preda di giovani che appena vedono un Toubab pensano che
questo possa disporre di denaro (anche se magari non lo dovesse
avere, ma io l'avrei avuto!).
Il discorso non fa una
grinza, ma per un po' ho pensato che avrei potuto diventare la sua
preda! Invece la persona si è comportata in maniera squisita.
Parlando un po e osservandomi meglio ha deciso che per la mia età
avrei potuto essere suo padre e quindi, anziché farmi scendere dove
lui, informatico presso il ministero delle finanze a Dakar, si
sarebbe dovuto arrestare, ha voluto accompagnarmi gratuitamente sino
a casa: ci voleva una manifestazione di questo genere a compensazione
del tentato scippo della volta precedente consumatosi a Mbour, ma
solo per il fatto che la cosa è avvenuta per come è avvenuta ha
assunto ai miei occhi una importanza superiore.
Ci siamo lasciati con
innumerevoli strette di mano dopo che aveva rifiutato la mia proposta
simbolica consistente nell'offrirgli un caffe: di denaro non se ne
parla, ha replicato, ed è stato irremovibile.
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