venerdì 4 marzo 2016

Settimana dal 29 febbraio



Lunedì 29.02.2016
Il malessere non tende a scemare: è scritto ovunque che l'harmattan porta con se queste forme di malattie lunghe da debellare ed io ho potuto goderne già due volte in poco tempo!
La scorsa notte, dopo essermi a lungo agitato nel quasi sonno, devo aver spostato il materasso fuori dal bordo e così quando il mio corpo si è portato da quella parte....a terra come corpo morto cadde.
Non ho ricordi di simili episodi nella mia vita, ma in Africa tutto è possibile!




Me ne sono praticamente rimasto a casa tutto il giorno nella giornata di domenica sia perché non mi andava di uscire che per il caldo asfissiante.
Mentre il mio ospite, accompagnato da Bea, trascorreva la mattinata nel culto della chiesa dove la scorsa settimana ero stato anch'io presente mi è venuto il trip di cucinare.
Ne è uscito un pranzo dai vivaci colori e dai sapori mediterranei: tutte verdure, tuberi e pasta.






E poi è venuto il momento che cullo nella mente da tempo: la selezione dell'abbigliamento che resterà a Ouaga e di quello che ritornerà a casa, mettendo da parte quello per il viaggio che dovrà essere indossato a tappe.
Leggero da qui a Istanbul con incremento del peso durante le ore di sosta, poi incremento ulteriore verso il più pesante per la discesa sul suolo patrio.




Dopo ulteriori fuochi d'artificio scatenatisi sabato sera, oramai per il mio ospite è una corsa contro il tempo per non correre ulteriori rischi: oggi l'ho aiutato a risolvere il problema del cambiamento di data di partenza con la compagnia aerea, mentre per altri dettagli importanti egli dovrà autonomamente perfezionarli velocemente.
Preso dalla foga aveva acquistato una mobilette che è già da rivendere.
Essendo una persona assai attiva non riesce a starsene calmo per stendere il più rapidamente possibile quello che io continuo a chiamare “esposto” e che poi forse qui avrà un altro nome; gli schizzi di materiale puzzolente liquido tipo guano fresco stanno raggiungendo tutti, attori e comparse, persino gli spettatori.




E' necessario cercare di concludere in fretta, ma la telefonata da parte di due occhietti scuri montati su una bella testolina altrettanto scura sorretta da un corpicino flessuoso dello stesso colore basta a distogliere attenzione alla scala delle priorità: ah, i giovani!




Mercoledì 02.03.2016
Niente da fare, la partenza dell'ospite è condizionata dal fatto che non tutti i giorni ci sono i collegamenti con il paese che vuole raggiungere ed oggi sarebbe stato un giorno buono ma non era ancora pronto a lasciare.
Inoltre in questi giorni da quelle parti pare siano in corso elezioni politiche e pertanto i collegamenti della compagnia prescelta sono ora completamente interrotti: così è stato detto ufficialmente.



Questi ritardi sono però serviti a presentare una fotografia della situazione corredata di registrazioni vocali al Servizio dell'Infanzia operativo all'interno di Action Social: a questo punto che la storia abbia il suo seguito secondo tempi e metodi africani, se seguito avrà.




A sorpresa e su mia insistenza l'ospite nel tardo pomeriggio ha avvicinato un'altra compagnia di bus apprendendo che pure questa effettua il collegamento desiderato: non sono state sollevate questioni circa le elezioni e quindi – detto fatto: lui ha acquistato il biglietto ed io domattina alle 4.00 lo accompagnerò alla stazione dove ci saluteremo per l'ultima volta sul suolo africano.
Ho partecipato alla sua storia intensamente in questi sette giorni; penso che lui sia rimasto contento di tutto l'aiuto che gli ho fornito e sollevato nello spirito per ciò che ho avuto modo di comunicargli.
Bonne chance et bonne route a toi, mon “jeune” ami!
Mais surtou mes meilleurs voeux de bonne vie.




Giovedì 03.03.2016
Alle 3.45 ero già in piedi e l'ospite subito al seguito: veramente una esperienza piacevole condurre al buio con le strade prive di utenti in un clima tanto a me favorevole: il migliore che ho goduto da che sono in questo paese.
Ho eseguito una rapida andata ed un altrettanto rapido ritorno; poi ho adottato ancora la posizione distesa sino alle 6.40 quando ho deciso di elevarmi definitivamente.




Poco dopo le 8 ero già davanti a Mme Pauline Action Social Sevice Enfance, assai più vispa di ieri e assai felice di rivedermi, tutta tirata nel suo abitino da matrona scollato quanto basta per mettere in vista la propria dotazione morbidamente ondeggiante in coincidenza con ogni suo movimento.




Scopo dell'incontro: fornire delucidazioni circa l'indirizzo della Fondazione ove avvengono sporchi giochi con minorenni e spiegare come l'artefice dell'esposto abbia dovuto dileguarsi dopo essere diventato oggetto di continue minaccie.




Anche se nell'incontro di ieri non mi era sembrata una gran svegliona, oggi mi ha informato che il meccanismo rappresentato dal suo Superiore + Magistrato + Polizia era ormai carico e già nel pomeriggio avrebbe iniziato a lavorare andando sul posto.




Ho dato la mia disponibilità per i prossimi dieci giorni informando della mia imminente partenza; mi è sembrata interessata ad un mio ritorno successivo, argomento sul quale ho glissato in quanto non dipendente dalla mia volontà.




A seguire ho avvicinato Airtel – fornitore della connessione Internet – recandomi a Ouaga 2000: sono giorni che non posso connettermi e mi sembra impossibile essere riuscito a bruciare ancora fcfa 19000 in soli dodici giorni!
Con questa Airtel ho il dente un po' avvelenato per vari motivi: il primo è rappresentato dai costi spropositati per un servizio spesso scadente, il secondo per il fatto che con il forfait due mesi 10 Go da fcfa 19000 (mica bruscolini) non sono mai riuscito nemmeno a superare il primo mese, il terzo per i continui messaggi promozionali tendenti a sottoscrivere chissà cosa e per i giochetti ai quali sei invitato a partecipare con un semplice sms.




Ho voluto rispondere due volte e tutte e due le volte la risposta è stata la stessa: desolati, ma non hai fornito la risposta giusta fra le due proposte.
Ecco, questo proprio non l'ho sopportato perché le due risposte erano più che giuste: quindi Airtel menzognera che ti induce a partecipare solo per farti consumare unità!




Ma crede di avere sempre a che fare con degli stupidi che non sanno distinguere quale è la capitale U.S.A. fra New York e Washington?

Inoltre nel comunicare che la risposta non è esatta induce deboli menti a CREDERE di avere sbagliato ingenerando confusione aggiuntiva.  




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