sabato 20 febbraio 2016

Stato d'animo a poco più di 20 gg al rientro





Giovedì 18 febbraio 2016
Lo stato d'animo che mi sto portando appresso non agevola il riposo notturno: avrei bisogno di ambiente Yoga e ore di meditazione per rimettermi in sesto, invece ho solo alte temperature (oggi 39° ma da domani si va oltre), harmattan che è tornato a spirare forte, polvere e inquinamento come viatico.






Avrò bisogno di tempo per elaborare le mie considerazioni circa il momento impegnativo della vita che ho scelto di vivere.
Verso mattina mi sono ritrovato a pensare a delle situazioni personali che ho per la prima volta rilette alla luce di una esperienza di qualche anno addietro.








Mi trovavo all'interno di una zona tutelata nel nord Europa, specificatamente in Latvia, su una punta splendida fra il Baltic sea e il Gulf of Riga.
La giornata era serena e fresca, i miei occhi potevano ruotare a 360° senza incontrare anima viva, solo una spiaggia deserta con dune, il mare nella fase di bassa marea, qualche uccello acquatico impegnato a pescare, delle pozze d'acqua salata isolate qua e la.
Proprio queste attirarono la mia attenzione perché erano frequentate da meravigliosi Aironi cinerini: con tutte le cautele del caso cercai di avvicinarli.







Non avendo piccoli da difendere pensai che avrei avuto buone possibilità, ma mi sbagliavo!
Ogni volta che raggiungevo il limite per loro considerato di sicurezza, con un rapido movimento alare si alzavano immancabilmente in volo allontanandosi da me: il mio era un movimento pacifico, ma loro mi percepivano come un potenziale pericolo.
Ricordo che rimasi colpito dalla saggezza della loro reazione: preferivano allontanarsi indenni piuttosto che rischiare di rimanere offesi in una eventuale battaglia.







Come era diverso il loro comportamento rispetto a quello, sovente ispirato da un forte nazionalismo, degli umani sparpagliati nel mondo!
Quindi meglio allontanarsi indenni piuttosto che affrontare una inutile e logorante competizione.
Per quegli uccelli non faceva differenza restare in quella pozza d'acqua o cercarsene un'alta fra le tante possibili; la difesa del territorio forse non rientra fra i “must” di quella specie animale.







Personalmente ho iniziato la mia vita durante un mese di gennaio e per data di nascita lo Zodiaco mi ha assegnato ad un segno d'aria: forse anche per questo motivo sono solito alzare in volo i miei pensieri, lanciarmi in proiezioni poco terrene, intravvedere possibilità di realizzazione di nuovi progetti.








Quello che però ho sicuramente sempre trascurato è il rientro, l'atterraggio, il come ci si può trovare dopo aver effettuato un lungo volo, dopo un inevitabile e naturale cambiamento che una intensa esperienza produce e porta a maturazione più velocemente che rimanendo in attesa di qualche cosa restandosene accucciati nella propria tana a consumare biada da mangiatoia.







Sì, penso che avrò bisogno di tempo, di tutto quello che ancora mi sarà dato, e forse non basterà per capire: forse è come l'illustre scienziato James Hillman afferma nel suo trattato “Il codice dell'anima” quando parla di vocazione, di destino.
L'anima, infatti, non è un'entità misurabile, non è una sostanza e non è una forza, anche se noi siamo chiamati dalla forza delle sue pretese.
La vita non è soltanto un processo naturale; è anche, forse più ancora, un mistero”.







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