Venerdì 26.02.2016
Erano
inoltre presenti le due parti lese già note, una persona che ha
aiutato il Cerruti nei lavori da questi eseguiti a proprie spese alla
fondazione e che era al corrente della vicenda per essere stato
presente nei vari momenti in cui Forest aveva condotto la sua
personale indagine conoscitiva – quindi Forest e il Burkinabé
nella veste di moderatore/conduttore più il sottoscritto.
Ad
un certo punto, dopo che le ragazze avevano ripetuto con voce flebile
la storia, invitato dal moderatore, colui che è abituato a recitare
a soggetto e che Pirandello Luigi nato in Etruria avrebbe
sicuramente nominato Capo Comico ha accettato di manifestare alle
parti violate una richiesta di perdono dopo aver attivato un contatto
telefonico con la “SUA” fondazione mettendo il portatile al
centro del tavolo ed affermando che dall'altra parte erano radunati i
ragazzi per ascoltare in diretta lo sviluppo della vicenda (questo
punto è da me riferito senza aver avuto la possibilità di
accertarne la veridicità).
Cerruti/Forest
è allora intervenuto per dire che da parte sua la cosa non poteva
finire così a tarallucci e vino: quindi ha preteso che venisse
mantenuta una precedente promessa del Capo Comico espressa in
un'altra esibizione andata in scena nei giorni precedenti e tendente
alle sue dimissioni dall'incarico onde evitare il ripetersi verso gli
stessi bimbi, o verso altri, di abusi che oltre che sessuali prima
ancora sono pesantemente di tipo psicologico.
A
titolo esemplificativo: se non ti comporti, se non fai ciò che
decido tu e la tua famiglia non avrete alcun briciolo di sostegno
economico da parte mia.
Il
fatto è che il sostegno economico per quei bimbi è sempre arrivato
da lontano e solo canalizzato sul Capo Comico.
Peraltro
su di lui pendono forti dubbi circa l'utilizzo integrale dei fondi
per la fondazione visto che non esiste una contabilità e le risposte
alla richiesta di presentazione di fatture sono sempre state o
ignorate o del tutto rese evanescenti.
Quindi
i bianchi hanno cercato di far comprendere alle ragazze che
vorrebbero chiudere così la faccenda come dell'aspetto economico di
sostegno potrebbe occuparsene il Forest direttamente e che nulla del
pregresso può continuare ad esistere salvo le responsabilità
individuali circa gli atti commessi per i quali è la giustizia
locale depositaria del necessario potere per agire.
Giusto
ieri su Lefaso.net ho appreso di un importante incontro avvenuto a
Ouaga incentrato sulla difesa dei diritti dei minori, solo che la
gente della strada non è in grado di comprendere che il paese può
evolvere solo se cambiano determinati atteggiamenti mentali, compresi
quelli che porterebbero ad accettare una striminzita richiesta di
perdono platealmente organizzata sotto lo sguardo beffardo del
parente presente e in “pectore” prossimo carnefice delle stesse
vittime.
Avrei
ancora molto da dire, ma soprattutto Forest avrebbe ancora molto da
dire, e probabilmente anche i due Burkinabè al corrente della
registrazione.
La
mia preoccupazione è data dai tempi ristretti che mi separano dalla
partenza: non so a chi rivolgermi in tempo utile per evitare un
insabbiamento, mi serve un indirizzo sul come fare in modo che la
cosa sia trattata delicatamente nei confronti di tutti gli abusati
che sicuramente sono più numerosi dei casi ad oggi palesati.
Cerruti/Forest
probabilmente resterà a Ouaga nella sede BnD subentrandomi
parzialmente nell'incarico, ma lascerà il paese a metà aprile.
Gli
unici residenti sono i Burkinabè incluse le ragazze che hanno subito
(un delle due è stata anche vittima di azioni di stalking in
ambiente scolastico dove si trova a frequentare come fosse una
reietta): le due sono state coraggiose sino a qui, ma temo che la
benzina a disposizione per la loro corsa sia finita, e credo anche
che ciò sia avvenuto ancora una volta sotto pressioni di vario
genere subite.
Una
delle due ha spiegato come l'istrionico Capo Comico rischi 5 anni di
prigione ed ha asserito che il figlio decenne non può restare senza
la presenza del padre per tanto tempo; edotta sul fatto che per
evitare tutto ciò gli sarebbe bastato comportarsi da persona adulta
e responsabile “prima” in modo da salvaguardare il figlio non
solo adesso, ma sempre, cosa che non è stato in grado di fare forse
anche per qualche deviazione mentale che andrebbe affrontata e curata
(ma quanti personaggi di vertice europei soffrono della stessa
malattia riduttivamente definita come eccesso di narcisismo?),
ciononostante sentire parlare di denuncia ufficiale e di Gendarmeria
sta diventando per loro un tabù.
.....è prevista una prossima puntata ....
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