25XII15
Non sono un gran che neanche oggi.
Cucino per pranzare da
solo; Bea compare alle 15 per saluti ed auguri e quando le ho chiesto
se avesse già pranzato risponde negativamente.
Allora le ho esteso un
invito estemporaneo a gustare verdure alla griglia, misto lenticchie
e piselli, il tutto accompagnato da bollicine francesi di mediocre
qualità, invito che lei ha prontamente accettato.
Pensavo che il periodo in
B.F. mi avrebbe alleggerito dagli impegni di cucina che in suolo
patrio cominciavano a farsi troppo costanti, ma anche qui non si
scherza: si vede che è nella mia natura una certa propensione
all'accudimento di terzi altri rispetto a me.
26XII15
Operazione PSA e Airtel
forfait internet con mobilette di Bea: sento che i percorsi
effettuati in questo modo mi fanno peggiorare la salute già
instabile.
Devo assolutamente
evitarli, ma non sempre è possibile.
27XII15
In serata arrivo in anticipo del volo
Turkish che è servito a Duilio e Diana per raggiungermi; l'aereo è
mezzo vuoto e quasi tutti gli italiani sbarcati ho sentito che
proseguono per Bobo.
Non c'è proprio nessuno interessato a
Ouaga!
28XII15
Ripresa delle attività.
Non capisco perché non riesco ancora a ristabilirmi.
In serata cena c/o Anika
dove ci raggiunge Eugenio appena rientrato dalla Costa d'Avorio della
quale riporta buone impressioni.
Si concorda per una
escursione al suo villaggio di origine il giorno dopo, villaggio dove
dovrei capire se ci saranno le condizioni per effettuare una
operazione di microcredito inerente ad un progetto femminile da
identificare con precisione.
29XII15
Duilio e Diana hanno
optato per trascorrere la giornata con i ragazzi di Bras Ouvert: è
in programma una escursione al parco pubblico cittadino nella
giornata in cui si installa il Presidente democraticamente eletto a
fine novembre.
Io ho effettuato con
Eugenio vari giri in città per i suoi interessi e poi, al momento di
prendere la strada per andare al villaggio, ho dovuto chiedere di
essere riportato a casa perché non mi sento assolutamente bene.
Dopo aver rovistato nella
mia farmacia ho deciso di assumere qualche medicina e di riposare un
po'; nel pomeriggio va un po' meglio tanto che alla sera si
ricompatta il gruppo per cenare da Anika.
Stamane ho incontrato
l'operatore doganale al quale sono stato indirizzato da Eugenio per
le sei moto BnD prossimamente in arrivo.
Quindi mi sono dedicato a
G.I. mentre Duilio e Diana si sono diretti in centro.
In serata, quando ho
cominciato a percepire “fame d'aria” come avviene da giorni, e
come avvenne cinquant'anni fa durante il periodo del servizio
militare (bronchite di tipo asmatico dovuta ad allergie varie),
allora mi si è accesa una lampadina: la mia salute non migliora
perché ci deve essere una componente allergica attivata da
inquinamento e polveri.
Solo così si spiega il perdurare della
vicenda.
Duilio e Diana solo dopo
pochi giorni sono già decisi a lasciare al più presto Ouaga per i
fastidi derivanti proprio da inquinamento e polveri vaganti.
Ho pensato di assentarmi
qualche giorno per verificare se in ambiente diverso le mie
condizioni di salute riescono a invertire la piega che dura oramai da troppo tempo.
Oggi ho indetto la prova
cronometrata relativa a smontaggio/montaggio motore da parte degli
allievi con tanto di classifica e premi finali per tutti, premi
creati utilizzando il materiale espressamente per me portato da
Duilio (è stato molto generoso).
Serata c/o Anika dove si
è vista una Emma in versione festa di fine anno tutta lustrini
rossi, scarpe rosse tacco infinito, monili di vario genere con uno di
grande effetto centrato nel posto giusto; noi siamo arrivati lì dopo
un aperitivo preparato in casa da Diana e quindi non troppo affamati,
però ci siamo portati una bottiglia di vino rosso francese niente
male.
Nell'orario in cui in
tutto il mondo si spara si è sparato anche qui e poi tanti baci e
abbracci da parte delle affettuose donne del ristorante che
ultimamente mi hanno visto sempre più spesso.
Appena arrivati a casa ci
siamo aperti anche le bollicine acquistate nel pomeriggio da D. &
D. e poi, come in caserma, tutti nelle brande verso le 2 l.t..
Fra poche ore, ma con
calma, avverranno i preparativi per una partenza in direzione o
Pò-Tiébélé e a seguire Bobo o viceversa.
Estratto da: Esame di fine anno
inerente a smontaggio e montaggio di blocco motore con classifica
finale
Il giorno 30 i ragazzi di
Garage Italia erano stati da me informati circa il fatto che il
giorno seguente si sarebbe tenuto l'esame di fine anno del quale
tanto si era parlato in precedenza.
Fra di loro avevano già
eseguito delle prove cronometrate, ma ora si parla di esame ed è
tutta un'altra cosa; infatti si è palesata in taluni una dose di
emotività subentrata alla solita spavalderia.
Ciò che i ragazzi
ignoravano era l'aspetto ludico: cioè concludere il primo periodo di
corso con una festa augurante buon anno nuovo e con la consegna ad
ogni partecipante di un regalo consistente in una t-shirt, un
capellino ed una penna, il tutto portato espressamente per me da due
amici italiani attualmente in vacanza in Burkina Faso.
Gli allievi oggi presenti
erano inizialmente sei, ma io ho voluto recuperare il settimo
conoscendo la sua capacità di defilarsi nel momento delle
valutazioni e pertanto questi si è presentato in tempo utile per
partecipare alla “competizione”.
La prima prova è
iniziata alle 10.34 ed ha visto impegnato Zakaria nello smontaggio
completato effettuato in 24'.
Dopo un breve commento
sul risultato ottenuto è stata la volta di Martin che ha iniziato il
lavoro di montaggio alle 11.04 per concluderlo abilmente alle 11.36:
se non fosse per un disturbo agli occhi che lo affligge riducendogli il campo visivo avrebbe sicuramente fatto meglio dei 32' impiegati, ma a me è bastato vederlo lavorare con padronanza e molta calma, con una visione ampia ed ordinata del lavoro che stava compiendo per rimanerne soddisfatto.
se non fosse per un disturbo agli occhi che lo affligge riducendogli il campo visivo avrebbe sicuramente fatto meglio dei 32' impiegati, ma a me è bastato vederlo lavorare con padronanza e molta calma, con una visione ampia ed ordinata del lavoro che stava compiendo per rimanerne soddisfatto.
Ancora un commento alla
prestazione e poi via il terzo, Gerard, alle 11.38: il lavoro di
smontaggio risulta più semplice e il ragazzo ha fatto un tempo
record chiudendo alle 11.53 in soli 15': bravo!
E' poi toccato ad
Ousmane, piccolo di statura ma grande nelle capacità di
apprendimento: a lui è toccato il montaggio e lo ha realizzato in
soli 18': che dire? Il risultato si commenta da solo.
La conclusione di questa
prova è avvenuta alle 12.12 e pertanto ho invitato tutti ad andare a
consumare il pranzo per poi riprendere con gli ultimi tre allievi in
attesa di scendere in campo.
La pausa è stata in
parte utilizzata da argomenti di scolarizzazione svolti nel salone da
Bea con la partecipazione attiva di Duilio, l'amico italico
conosciuto sulle piste della Mauritania quattro anni fa e poi
ritrovato in Mali, persona esperta di viaggi a bordo sia di 4x4 che
di moto.
Alle 15.28 è iniziata la
prova di Jejé, prova conclusa alle 16.03 in 35': si è trattato di
uno smontaggio. Il ragazzo è il più anziano fra gli allievi e
soffre di diverse problematiche psicofisiche, ma ha una tenacia nel
voler apprendere che è assolutamente ammirevole.
Aimé ha iniziato alle
16.08 un lavoro di rimontaggio sul quale nutrivo dei dubbi; è lui
l'allievo che ho rincorso per vederlo all'opera e per vedergli prendere le proprie responsabilità.
Essendo un personaggio
che ha sin qui dimostrato di non reggere l'attenzione se non per poco
tempo, egli oggi ha saputo interpretare il motto di Garage Italia “io
posso essere sempre concentrato” e mi ha stupito con un tempo di
39' chiudendo la prestazione alle 16.47.
Ecco l'ultimo della
serie, nonché l'ultimo che ha approcciato il corso soltanto un mese
fa: Wilfred.
Per lui è toccato un
lavoro di smontaggio iniziato alle 16.51 che ha affrontato
complessivamente in maniera ordinata, salvo perdere il coordinamento
per poi ritrovarlo prontamente: bravo!
Inoltre, una volta
arrivato in fondo alla prova alle 17.11 in soli 20', non ha perso
tempo nel proseguire con il rimontaggio.
Sono rimasto veramente
soddisfatto per tutto quanto ho visto stando costantemente a fianco
di ognuno dei partecipanti; infatti pensavo che sarebbe stato più
facile stilare la classifica, ma le variabili prese in esame sono
state diverse e ad ognuna si è trattato di dare un proprio peso
specifico.
Quindi non solo il tempo
realizzato, ma come è stato realizzato, con quale visione del lavoro,
con quanto ordine è stata eseguita la prestazione etc. etc. etc.
Quando il normale orario
di lavoro era già abbondantemente superato ci siamo ritrovati nel
salone per commentare la giornata e rendere pubblica la classifica.
Ho optato per un primo
posto condiviso fra Ousmane (montaggio) e Gerard (smontaggio), quindi
un secondo posto assoluto per Wilfred (smontaggio), un terzo posto
condiviso fra Martin (montaggio) e Zakaria (smontaggio) ed un quarto
posto condiviso fra Aimé (montaggio) e Jejé (smontaggio).
La prossima volta gli
allievi sanno che dovranno impegnarsi nella prova complementare a
quella oggi eseguita: chi ha eseguito il montaggio si occuperà dello smontaggio del motore e viceversa.
Ho iniziato la riunione
ringraziando tutti per l'impegno e soprattutto il meccanico capo
Moustapha e Ervé il suo vice per essere stati dei buoni maestri.
Quindi la classifica è
stata scritta alla lavagna e a seguire, fra l'entusiasmo dei
partecipanti, sono stati consegnati i regali in maniera
personalizzata.
Durante il pomeriggio gli
amici italici hanno voluto raggiungere il grande supermercato “Le
bon Samaritaine” in fondo al goudron direzione aeroporto che non è
proprio dietro l'angolo; ciò per approvvigionarsi di quanto
necessario per realizzare un “tiramisu” versione africana che poi
i ragazzi hanno gradito spazzolandolo al volo prima di lasciarci con l'intento di
ritrovarci ad anno nuovo iniziato, consapevoli circa il fatto che dipenderà da
ciascuno di noi renderlo più o meno interessante.
Quindi l'anno
convenzionalmente conosciuto come 2015 qui a Garage Italia si è
concluso nel migliore dei modi!
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