martedì 5 gennaio 2016

Riposo a Bobo



Sabato 02.01.2016
Dopo la colazione io mi sono staccato dagli amici per andare con Giovanni a vedere dei terreni sui quali egli pensa di sviluppare dei progetti inerenti ad un albero dalle prodigiose capacità: il Moringa (https://fr.wikipedia.org/wiki/Moringa_oleifera).





Prima di rientrare alla base è stata effettuata una breve visita rituale alla gerarchia importante del villaggio.




Quindi ci siamo recati al Jardin dove stavano convergendo anche D. & D. e dove ho convocato l'antiquario che mi aveva venduto dei pezzi a novembre senza mai avermi rilasciato le carte necessarie per l'export.




Costui si è presentato leggero e quando D. & D.(a Ouaga avevano visto ed apprezzato gli oggetti da me acquistati qui) hanno chiesto di vedere qualche cosa per soddisfare la loro curiosità egli ha asserito che sarebbe stato meglio andare a casa sua per osservare gli oggetti alla luce del sole.
Io ho subito pensato che questa attività che prima avevo visto svolgersi con circospezione all'aperto ora sia totalmente proibita.




Personalmente ero  intenzionato a tornare in albergo e così mi sono reso disponibile a vedere gli oggetti, fotografarli e poi esibirli agli amici in serata onde accertare eventuale interesse per qualche cosa.
Mentre loro hanno continuato a girare per il centro io stavo seduto dietro all'antiquario sulla sua mobilette che filava troppo veloce nel traffico in attesa di sbarcare nella sua casa: mi ha fatto prendere due strizze tanto da dirgli che avevo ben capito come mai avesse avuto un incidente dopo esserci conosciuti.




Parlare di casa mi sembrerebbe eccessivo trattandosi di un loculo buio con un'appendice divisa da una tenda: davanti un mastodontico salotto con TV e casse acustiche, dietro un letto con zanzariera e, in un angolo, varie ampolle con acqua alle quali si è rivolto il tipo mentre recitava una litania e versava altra acqua.


Io ho cominciato a chiedere di vedere i pezzi perché dovevo tornare in albergo ed allora ho saputo che stavano arrivando lì i suoi capi, i depositari dei pezzi di antiquariato provenienti dalla zona.
Sono stati presentati l'uno come il Presidente dell'organizzazione quello che viaggia per l'Europa intrattenendo vari rapporti con privati e musei, mentre l'altro mi è sembrato più influente del primo ma nel gioco delle parti fungeva come suo sottoposto.
Poco dopo mi hanno invitato a salire a bordo della loro Toyota 4x4 cambio automatico interni in pelle e mi hanno condotto nel posto tranquillo dove osservare gli oggetti.
Più ci allontanavamo dal centro e più passava il tempo - dopo aver lasciato il goudron - più percepivo la sensazione che forse all'epoca dei rapimenti in Sardegna dovevano aver sentito i vari personaggi rapiti.
Finalmente sono stato introdotto in una corte di una bella casa ed io ho cercato di memorizzare il numero esposto, non si sa mai.



Dopo qualche convenevole, ma non troppi, io ho rispiegato che prima di pensare a nuovi acquisti avrei dovuto ricevere i documenti a suo tempo promessi, che ero lì solo per vedere qualche pezzo e riferire agli amici.
Costoro, molto pragmaticamente, si sono dichiarati disposti a sistemare l'inconveniente patito, ma hanno anche fatto di tutto per indurmi a nuovi acquisti: in giro per il mondo essere bianco ed anziano significa automaticamente essere economicamente al top!
Io ho tenuto un atteggiamento piuttosto rigido richiedendo ripetutamente di rientrare in albergo in quanto tutta la sceneggiata in corso mi stava facendo perdere troppo tempo.



Allora hanno capito che se non mi avessero ricondotto velocemente a casa si sarebbe per loro preclusa ogni possibilità di futuri affari, mentre viceversa io avrei potuto essere un buon canale per entrare in contatto con altri.
Ci siamo lasciati con un appuntamento alle 19.30 e così ho potuto occuparmi di un altro aspetto in cui da oggi la mia salute è carente: del tutto inaspettatamente ho dovuto prendere atto sin dalle ore 15.00 di essere sotto attacco di un'infezione intestinale che non mi sembra violenta.
All'ora convenuta è avvenuto l'incontro nella zona del laghetto giapponese posto di fronte alle capanne in muratura che sono poi le camere.



Durante l'incontro gli attori sono stati i due da una parte e Duilio dall'altra; da notare che D. & D. avevano dichiarato solo curiosità e nessuna intenzione di acquistare.
Nelle due ore il film messo in scena è stato il seguente:
  1. messa in mostra di una vasta serie di pezzi;
  2. all'accenno di Duilio quelli ritenuti interessanti rimanevano esposti e gli altri rientravano in un valigione morbido su ruote che avevano appresso;
  3. una volta identificati i pezzi di interesse ed averli attentamente esaminati Duilio ha chiesto che venissero presentati i loro prezzi;
  4. una volta scritti i prezzi Duilio ha alleggerito la rosa degli oggetti di interesse e quindi ha presentato la propria offerta;
  5. i due hanno replicato cercando di muovere tutte le corde per far inciampare Duilio, ma egli conosce troppo bene lo schema frequentando l'Africa da oltre dieci anni;
  6. arrivati ad un dunque Duilio ha sollevato l'argomento del pagamento condizionato all'ottenimento dei documenti necessari, facendo fare al Presidente uno scatto tendente ad estrarre le proprie credenziali documentate e a parlare di fiducia;
  7. al che Duilio ha replicato che la fiducia valeva anche da parte loro nei suoi confronti ed i toni che si erano accesi sono rientrati;
  8. alla proposta di un pagamento in acconto c'è stato un assenso; per effettuarlo Duilio è stato caricato sul Toyota onde prelevare il cash necessario, la parte restante l'avrei consegnata io scambiandola con i documenti.


Alle 22.00 circa ci siamo lasciati, ma prima ho chiesto se avessero altri pezzi come quelli acquistati da Duilio: ma certo, ci vediamo ancora qui domattina alle 9? ok!
La cena è stata scelta in funzione del mio stato e ce la siamo divorata, poi i giovani sono usciti alla ricerca di musica ed io mi sono ritirato.


Domenica 03.01.16
Poco prima delle sette del mattino ho dovuto guadagnare il bagno ed ho cominciato a prendere in esame l'assunzione di Imodium che mi sono portato al seguito insieme ad altri pochi medicinali.
Ho però deciso di attendere cercando di passare una giornata a dieta stretta; a colazione ci ha raggiunto Giovanni così alla chiamata del Presidente ho risposto che sarebbe andato meglio incontrarci alle 10.00.
In effetti ho fatto attendere il vertice e il suo braccio destro sino alla partenza di D. & D. per Banfora e cascate; nel frattempo Diana mi ha chiesto di trattare un poggia testa realizzato in osso di tibia di elefante assai grazioso e dal prezzo di partenza elevato, tanto che ieri Duilio ci aveva rinunciato.
Ma cosa non fa l'amore! Diana ha capito che lui ci teneva parecchio ed ha pensato di regalarglielo attraverso la mia odierna trattativa fissandomi un tetto massimo.


Quando è cominciato l'incontro mi è stato subito preannunciato che già oggi nel pomeriggio sarebbe stato possibile avere i documenti pur la giornata essendo festiva: questi sono molto ben intrallazzati e sanno come e quanto dare di stecca.
Solita procedura come ieri, ma da parte mia molto più stringente avendo messo i puntini sulle i circa il fatto che ora loro si stanno riconquistando una fiducia che non c'era prima, che io riceverò altri italici entro marzo a partire dai sei motociclisti di gennaio e che pertanto attraverso me per loro si potrebbe aprire un mercato inatteso: tutto questo in Europa ha un valore, e forse anche per loro.


Inoltre in Europa l'acquisto di un pezzo antico è spesso supportato da referenze, da cataloghi, da indicazioni di riferimento che possono aiutare a decidere mentre qui avviene tutto sulla parola, e la parola dell'uno in un senso può valere esattamente come la parola dell'altro in senso opposto.
Al momento sembra sempre che il concetto sia passato, ma subito dopo riprende il lavorio ai fianchi come se nulla fosse avvenuto: è così, lo so bene anch'io, e pertanto ho mantenuto quasi tutte le posizioni inalterate salvo proprio per l'oggetto destinato a Duilio.


Una volta raggiunto l'accordo sul blocco prescelto, tre pezzi che avevo scartato per l'esosità della richiesta iniziale mi sono stati rilanciati affinché io presentassi un'offerta che, se da loro fosse stata ritenuta pur bassa avrebbero accettato come riconoscenza per ciò che è stato fatto e ciò che potrà in futuro avvenire: su € 600 complessivi richiesti io ho sparato talmente basso (poco più di un quarto) da mettermi con le spalle al coperto.
Soliti gridolini di disappunto iniziali, poi il braccio destro che chiede l'autorizzazione del Presidente il quale la concede con una stretta di mano da grande amico!


Quindi è fatta ed è già l'ora per andare negli uffici preposti dove due tipe si sono presentate, hanno aperto l'ufficio ed hanno iniziato a scrivere.
Ad un certo punto il braccio destro mi ha chiesto quale delle due preferissi; pur trovando bizzarra la domanda ho dato una risposta scherzosa indicando la tipa impegnata al computer: se vuoi invitarla questa sera a mangiare una pizza ai quattro formaggi lei sarebbe contenta di venire con te!
Al che ho cercato di scartare e la tipa, apprendendo che sono italiano, a fatto un accenno a Milano e poi mi ha chiesto se fossi solo così come lo è attualmente lei: uhmm, la cosa diventa scivolosa, attento Gae!


Il tipo ha insistito nel dirmi che lei potrebbe raggiungermi in Italia per poi portarla in giro per l'Europa, asserendo che potrebbe prendere un congedo di un mese etc. etc. etc..
La fortuna mi ha assistito nel togliermi da questa situazione imbarazzante quando lei ha avuto difficoltà a scrivere i nomi; io le ho chiesto se voleva che controllassi prima di continuare nel lavoro, ma lei ha fatto capire che non era necessario.
Invece si che era necessario: quando ho avuto i documenti in mano ho fatto notare sia gli errori di battitura che la mia offerta precedente per evitarli.
La tipa mi ha detto che lei stava copiando, ed io ho aggiunto che stava copiando ciò che non era stato scritto da me, allora il braccio destro è intervenuto per dire che il tempo di lavoro diventava più lungo e questo mi sarebbe costato qualche cosa; con il piffero che tiro fuori qualche cosa, voi avete scritto e vostra è la responsabilità.


Insomma questo sviluppo mi è stato utile per far decadere tutti i precedenti discorsi e per rimarcare a voce ben impostata che il motivo per cui noi preferiamo lavorare con le donne è perché sono le uniche che lavorano.
Al che la tipa ha detto qualcosa che ha fatto sorridere i due, allora io ho aggiunto che ero contento se ciò che avevo detto li aveva messi di buon umore e loro mi hanno spiegato che era dipeso dal fatto che alla mia enunciazione la tipa deve aver fatto un commento del tipo: state zitti alle parole del bianco perché non avete nulla da replicare.
Ho insistito sul fatto che in Europa una delle cose più importanti nei rapporti di ogni tipo è l'assunzione di responsabilità mentre qui l'uomo è solo in attesa di concludere qualche affare alle spalle di qualcun altro risultando sempre stanco mentre il carico di ogni cosa è sulle spalle delle loro “schiave”.


Alla fine i documenti mi sono stati consegnati dopo essere stati rifatti e dopo che i due hanno pagato ciò che dovevano: solo a quel punto ho consegnato il controvalore pattuito, quindi ho salutato la tipa senza tante cerimonie e sono stato riaccompagnato all'albergo quando ormai erano già quasi le 16.00.
Sono rimasto soddisfatto del risultato complessivamente ottenuto e mi sono messo a scrivere dopo un breve riposo ed una ulteriore visita in bagno che mi ha fatto decidere di assumere la prima pastiglia di Imodium.
Questa sera Giovanni mi ha promesso riso in bianco condito con olio e parmigiano e domani si vedrà come dovrò comportarmi: male che vada mi tratterrò un giorno in più qui piuttosto che avere un viaggio di rientro tribolato.


Lunedì 04.01.16
Al risveglio la situazione mi è sembrata nettamente migliorata; ho comunque assunto ancora una pastiglia per sicurezza e dopo colazione mi sono dedicato sia al blog che a delle riflessioni sui discorsi sviluppati con Giovanni.
Egli mi ha chiesto di dare una registrata al suo business, cominciando dal sito internet, dalla visibilità della sua offerta e dalle potenzialità di certi pacchetti Albergo&Ristorante che gli avevo ventilato.
Dopo alcune ore di lavoro egli mi ha raggiunto ed abbiamo ripreso a conversare sino a che mi è stata lanciata una vera proposta di lavoro come Facility Manager delle sue varie attività e come supervisore dei progetti che gli stanno girando per la testa.


Quindi nel giorno in cui ricorre l'anniversario di mia figlia (correva l'anno 1990 e tutto andava bene),


a me è stato fatto un regalo inatteso, regalo che prima di accettare valuterò attentamente dalla giusta distanza, anche perché il sardo italico ho intuito che è un tipino sui generis.
Avevo deciso di saltare il pranzo ma poi Giovanni ha condiviso con me la sua enorme razione di spaghetti aglio e olio mentre giungeva notizia che un delle donne che avevo visto lavorare sino a poco prima era stata portata in rianimazione a causa di un incidente mentre tornava a casa a bordo della sua mobilette: e pensare che Duilio ha deciso oggi di andare lontano da Banfora con un simile veicolo e poi di noleggiare una moto 125cc per raggiungere mete lontane da Ouaga!


Successivamente sono stato raggiunto da Fatime, una ragazza che lavora nell'organizzazione “Paradiso” e che si era prestata ad essere ripresa nel servizio fotografico dell'albergo da me effettuato; le ho fatto vedere immagini della costa ovest degli Stati Uniti suscitando spesso in lei esclamazioni come quelle di un bimbo quando per la prima volta vede qualcosa che lo impressiona.


Andando avanti con Giovanni i discorsi sono diventati sempre più concreti, ma credo che lascerò Bobo demandando ad altro momento una mia risposta.


Penso che domani riuscirò a partire per rientrare agli impegni che mi attendono sia a G.I. che con Luca, Presidente BnD, in arrivo a breve e con il quale spero di potermi muovere sul territorio, mentre



apprendo che gli agrumi del mio giardino hanno fatto una produzione super e il Pordoi, sulle cui piste ho avuto il piacere di esprimermi ad un buon livello in passato, sono ancora completamente prive di neve.  


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