venerdì 8 gennaio 2016



Martedì 05.01.16
Mi sono svegliato presto così sono riuscito ad udire anche qui le cantilene della moschea prima e i canti dei galli dopo.
Già ieri sera mi ero confezionato il bagaglio sicuro che sarei partito; ho dovuto attendere per la prima colazione in quanto l'ambiente era ancora dormiente, ma poi ho chiamato Giovanni il quale è venuto a prelevarmi con tempistiche africane, però in tempo utile per poter ritirare un biglietto TSR sul Bus climatizzato delle ore 11.00 con oltre 30' di margine.
Solo che il Bus che pensavo potesse essere quello per Ouaga, osservandolo meglio, ho visto che aveva entrambe le ruote anteriori smontate in attesa di qualche riparazione.
Accidenti, dovrò stare in ballo tutto il giorno, ho pensato mentre rivalutavo il fatto che Bobo avrà si l'aria migliore della capitale, ma i 365 km. che separano le due città, per quanto i conducenti dei Bus non rispettino nessuna regola del codice della strada e tanto meno quella del limite di velocità, vengono mediamente coperti in poco meno di sei ore alle quali bisogna aggiungere il tempo per raggiungere la stazione e l'anticipo che viene imposto dalle varie compagnie, quindi complessivamente otto ore.


Inoltre i Pullman sono quasi tutti Golden Eagle di fabbricazione cinese ed i sedili non sono compatibili con altre etnie, quindi scomodità elevata per gente di stazza superiore alla loro.
Oggi mi è capitato come vicino nel posto verso il finestrino, posto che io evito accuratamente in quanto più scomodo dell'altro, un marcantonio dalle spalle larghe che non potevano certo sfondare il finestrino per lasciare integro il mio spazio e pertanto ho viaggiato ancora più scomodo del solito con un quarto di chiappa a sbalzo sul corridoio ed una postura assurda in semitorsione a sx.


Sono stato felice quando Bea mi ha cercato per dirmi che sarebbe venuta a prendermi: preferisco dare fcfa 1.000 ad una mobilette “amica” piuttosto che fcfa 1.500 minimo ad un taxista fra i tanti.
Come il Bus ha superato il cartello posto a circa 20 km. dal centro di Ouaga per me è risultata visibile ad occhio nudo la differenza con Bobo e la sua aria: qui si rimane avvolti in un misto di inquinamento da traffico + polvere che i polmoni percepiscono immediatamente, oltre a sembrare di essere in ambiente nebbioso.
Che piacere essere riconosciuto e salutato da una persona appena messo fuori il piede dalla stazione dei Bus: era Zakaria, allievo G.I. proveniente da Bras Ouvert, personcina che sta facendo dei progressi e ultimamente mi è sembrato in fase di maturazione.
Ora sono a “casa mia”, mia ancora per 70 gg., ma spero vivamente di poter accompagnare Luca lontano da qui in coincidenza con l'arrivo dei motociclisti e poi ancora prima del rientro, il tutto esclusivamente per cercare di salvaguardare la mia salute.



Mercoledì 06.01.2016
Come rientro è stato subito intenso, a partire dal servizio infermeria: forse dovrei dedicare un po' di tempo anche ai miei malesseri.
L'occhio a Ouaga è diventato subito lacrimoso e il respiro corto con testa pesante, mentre l'infezione – se in tal modo la si può definire – è sempre presente con leggeri e vaghi dolori.


BnD mi ha chiesto di svolgere una indagine relativamente alle possibilità di utilizzare determinati settori economici locali per produrre risorse parzialmente a vantaggio delle iniziative umanitarie in essere o a venire; forte di tutto quanto ho appreso nel tempo, a partire dall'incontro con il Console Generale del Burkina a Milano, ho presentato una prima stesura di una relazione che, se ancora ne avessi voglia, potrebbe vedere impegnato me o persone simili a me come businessman per i prossimi anni in questo paese.


In realtà l'ideale sarebbe identificare qualche giovane qualificato + o – disoccupato sul nostro territorio al quale far maturare l'interesse per una vera avventura piuttosto che attendersi una porzione di biada quotidiana nella mangiatoia della comoda e confortevole stalla in cui si è nati e cresciuti.
Nel tardo pomeriggio ho avuto la visita di una ragazza italiana che si trova qui per perfezionare il proprio dottorato in antropologia: aveva saputo della mia presenza in ambito BnD italico ed è stata gentile a venire sin qui per scambiare qualche parola.


Avendo terminato tardi e non essendo uscito per tutto il giorno, quando è stato il momento ho dovuto costringermi a cucinare del riso in bianco per nutrirmi, ma non è facile per me seguire qui una dieta in bianco: questi sono i momenti in cui si sente la mancanza delle piccole cose come, ad esempio, quella del parmigiano (che già in compagnia di olio e limone costituirebbe un ottimo condimento a me gradito).


Giovedì 07.01.2106
Dopo oramai cinque giorni dalla prima manifestazione e con un andamento volto al peggioramento oggi mi sono imposto di passare all'assunzione di una cura adeguata che ho estratto dalla dotazione di medicinali al mio seguito: ho optato per Normix 200 mg. + Enterolactis + Polase + Xflor sperando che il mix possa bastare!


Le condizioni sono tali per cui anche volendo non ho proprio voglia di uscire; inoltre nel pomeriggio attendo la visita di esponenti di una ONG conosciuta durante l'incontro tenuto nella sede della Cooperazione Italiana.
Sono stato contattato per l'interesse in loro destato durante la presentazione del progetto che sto seguendo; mi è stato anticipato che potrebbero esserci degli spazi per una fattiva collaborazione.
Questa sera ho a disposizione dei limoncini locali per arricchire con la spremuta il riso che andrò a preparare.





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