Martedì 05.01.16
Mi sono svegliato presto
così sono riuscito ad udire anche qui le cantilene della moschea
prima e i canti dei galli dopo.
Già ieri sera mi ero
confezionato il bagaglio sicuro che sarei partito; ho dovuto
attendere per la prima colazione in quanto l'ambiente era ancora
dormiente, ma poi ho chiamato Giovanni il quale è venuto a
prelevarmi con tempistiche africane, però in tempo utile per poter
ritirare un biglietto TSR sul Bus climatizzato delle ore 11.00 con
oltre 30' di margine.
Solo che il Bus che
pensavo potesse essere quello per Ouaga, osservandolo meglio, ho
visto che aveva entrambe le ruote anteriori smontate in attesa di
qualche riparazione.
Accidenti, dovrò stare
in ballo tutto il giorno, ho pensato mentre rivalutavo il fatto che
Bobo avrà si l'aria migliore della capitale, ma i 365 km. che
separano le due città, per quanto i conducenti dei Bus non
rispettino nessuna regola del codice della strada e tanto meno quella
del limite di velocità, vengono mediamente coperti in poco meno di
sei ore alle quali bisogna aggiungere il tempo per raggiungere la
stazione e l'anticipo che viene imposto dalle varie compagnie, quindi
complessivamente otto ore.
Inoltre i Pullman sono
quasi tutti Golden Eagle di fabbricazione cinese ed i sedili non sono
compatibili con altre etnie, quindi scomodità elevata per gente di
stazza superiore alla loro.
Oggi mi è capitato come
vicino nel posto verso il finestrino, posto che io evito
accuratamente in quanto più scomodo dell'altro, un marcantonio dalle
spalle larghe che non potevano certo sfondare il finestrino per
lasciare integro il mio spazio e pertanto ho viaggiato ancora più
scomodo del solito con un quarto di chiappa a sbalzo sul corridoio ed
una postura assurda in semitorsione a sx.
Sono stato felice quando
Bea mi ha cercato per dirmi che sarebbe venuta a prendermi:
preferisco dare fcfa 1.000 ad una mobilette “amica” piuttosto che
fcfa 1.500 minimo ad un taxista fra i tanti.
Come il Bus ha superato
il cartello posto a circa 20 km. dal centro di Ouaga per me è risultata visibile ad occhio nudo la differenza con Bobo e la sua aria: qui si
rimane avvolti in un misto di inquinamento da traffico + polvere che
i polmoni percepiscono immediatamente, oltre a sembrare di essere in
ambiente nebbioso.
Che piacere essere
riconosciuto e salutato da una persona appena messo fuori il piede
dalla stazione dei Bus: era Zakaria, allievo G.I. proveniente da Bras
Ouvert, personcina che sta facendo dei progressi e ultimamente mi è
sembrato in fase di maturazione.
Ora sono a “casa mia”,
mia ancora per 70 gg., ma spero vivamente di poter accompagnare Luca
lontano da qui in coincidenza con l'arrivo dei motociclisti e poi
ancora prima del rientro, il tutto esclusivamente per cercare di
salvaguardare la mia salute.
Mercoledì 06.01.2016
Come rientro è stato
subito intenso, a partire dal servizio infermeria: forse dovrei
dedicare un po' di tempo anche ai miei malesseri.
L'occhio a Ouaga è
diventato subito lacrimoso e il respiro corto con testa pesante,
mentre l'infezione – se in tal modo la si può definire – è
sempre presente con leggeri e vaghi dolori.
BnD mi ha chiesto di
svolgere una indagine relativamente alle possibilità di utilizzare
determinati settori economici locali per produrre risorse
parzialmente a vantaggio delle iniziative umanitarie in essere o a
venire; forte di tutto quanto ho appreso nel tempo, a partire
dall'incontro con il Console Generale del Burkina a Milano, ho
presentato una prima stesura di una relazione che, se ancora ne
avessi voglia, potrebbe vedere impegnato me o persone simili a me
come businessman per i prossimi anni in questo paese.
In realtà l'ideale
sarebbe identificare qualche giovane qualificato + o – disoccupato
sul nostro territorio al quale far maturare l'interesse per una vera
avventura piuttosto che attendersi una porzione di biada quotidiana
nella mangiatoia della comoda e confortevole stalla in cui si è nati
e cresciuti.
Nel tardo pomeriggio ho
avuto la visita di una ragazza italiana che si trova qui per
perfezionare il proprio dottorato in antropologia: aveva saputo della
mia presenza in ambito BnD italico ed è stata gentile a venire sin
qui per scambiare qualche parola.
Avendo terminato tardi e
non essendo uscito per tutto il giorno, quando è stato il momento ho
dovuto costringermi a cucinare del riso in bianco per nutrirmi, ma
non è facile per me seguire qui una dieta in bianco: questi sono i
momenti in cui si sente la mancanza delle piccole cose come, ad
esempio, quella del parmigiano (che già in compagnia di olio e
limone costituirebbe un ottimo condimento a me gradito).
Giovedì 07.01.2106
Dopo oramai cinque giorni
dalla prima manifestazione e con un andamento volto al peggioramento
oggi mi sono imposto di passare all'assunzione di una cura adeguata
che ho estratto dalla dotazione di medicinali al mio seguito: ho
optato per Normix 200 mg. + Enterolactis + Polase + Xflor sperando
che il mix possa bastare!
Le condizioni sono tali
per cui anche volendo non ho proprio voglia di uscire; inoltre nel
pomeriggio attendo la visita di esponenti di una ONG conosciuta
durante l'incontro tenuto nella sede della Cooperazione Italiana.
Sono stato contattato per
l'interesse in loro destato durante la presentazione del progetto che
sto seguendo; mi è stato anticipato che potrebbero esserci degli
spazi per una fattiva collaborazione.
Questa sera ho a
disposizione dei limoncini locali per arricchire con la spremuta il
riso che andrò a preparare.
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