venerdì 27 novembre 2015

Venerdì 27XI15



Domenica i Burkinabé si esprimeranno attraverso il voto che li porterà ad eleggere democraticamente un Presidente che li sappia rappresentare degnamente.
Ho visto cartelloni che incitano a votare l'uno o l'altro sulla base di promesse basiche: c'è chi ha puntato sull'acqua, chi sul lavoro, chi sull'onestà, chi sulla voglia di dare una spinta decisiva al paese.
Non c'è traccia di alcun ponte sullo stretto o qualche ospedale per ogni località sperduta, non si parla di potenziare l'esercito con nuove armi o di estendere la rete stradale/ferroviaria.


I candidati sono 14 in rappresentanza di altrettante formazioni; il partito che sulla carta si rifà all'ultimo legittimo Presidente – Sankarà – ucciso a colpi di pistola da colui che poi ha detenuto il potere per 27 anni, sembra compromesso da vicende interne.
Pare che risulterà vincitore il rappresentante del MPP seguito da quello dell'UPC (partito che ha dichiarato di accettare i voti di coloro che sono ancora in sintonia con l'ex dittatore impegnato tranquillamente a continuare i propri business in Costa d'Avorio), poi potrebbe piazzarsi il PDC che è rappresentato da una donna.
In competizione vi è un altro partito che ha scelto una donna, MLN – BF, e un paio che presentano candidati abbastanza giovani.
Ho saputo che MPP sta facendo la sproporzionata campagna elettorale che sta facendo rispetto agli altri con i quattrini raccolti dai suoi sostenitori interni e con quelli donati da due paesi limitrofi, il Ghana in particolare.


Ibrahim.
Non passa giorno che io non riceva una sua telefonata. Ad un certo punto ho pensato che forse dal mio abortito viaggio al Nord egli avrebbe avuto qualche riconoscimento economico e mi sono preoccupato di porre il quesito al Presidente BnD,
Assolutamente no è stata la risposta, il suo interessamento è dato dal fatto che i Burkinabé amano tenere i contatti.
Probabilmente è cosi perché questa sera ho ricevuto una telefonata dalla sarta Fatime che era informata della mia missione e oggi ha autonomamente deciso di cercarmi.



Banca Popolare di Cissin.
Ho avuto modo di accompagnare Désiré, il proprietario dell'edificio dove ha sede BnD e dove vivo, presso la sua Banca per accertarmi che tutti i dati da lui ottenuti fossero sufficienti a Bnd nel momento di ordinare mensilmente il bonifico a suo favore – innovazione da me proposta ed accettata.
Il percorso per raggiungere la Banca è stato completamente eseguito su sterrate continuando a girare sia a sinistra che a destra come in un percorso labirintico, ma alla fine l'imponente sede che giace essa pure sullo sterrato si è palesata ai miei occhi.
Ho così capito su quale vasto spazio si estende il quartiere di Cissin, ma non tornerò a dire come è organizzato perché mi sembra di essermi già soffermato su questo aspetto.
Al primo abboccamento in un ufficio reso fresco dall'aria condizionata ho parlato con una Matrona attorniata da altre due simili; la Matrona ci ha indirizzati ad un livello superiore sia per piano che per importanza.


Anche qui dietro alla scrivania ed impegnata ad utilizzare un ordinateur ho trovato una Matrona con una assistente in un ambiente fresco e dotato di poltrone per l'attesa, poltrone sulle quali sono stato invitato ad accomodarmi mentre veniva svolta al volo la pratica.
Sui tavoli davanti alle poltrone vi erano dei giornali che ho iniziato a sfogliare. Subito è comparso dalla porta a fianco il Direttore che ha tolto vecchi quotidiani provvedendo a rimpiazzarli con altri recenti.
Quando il papiro denominato”Releve d'identite bancaire” è stato consegnato con timbro fresco e la bella firma di quel Direttore è anche venuto il momento di accomiatarsi dalla sveglia Matrona e dalla sua preziosa collaboratrice rimasta inerte per tutto il tempo: questa banca che poggia sulla nuda terra, che non è dotata della possibilità di utilizzare un Bancomat con cip internazionale mi ha però dato la sensazione di saper dare una giusta rilevanza alla presenza femminile ai vari livelli funzionali/operativi.



Operazione Bancomat
Primo tentativo presso una Banca associata a ParisBas dove ho dovuto attendere prima di avere accesso alla stanzetta preposta ai prelevamenti con carta.
Qui o mi è sfuggito qualcosa nei vari passaggi dopo l'introduzione della carta o è stata troppo rapida la procedura per cui mi sono ritrovato con la carta in mano senza aver potuto prelevare.
Secondo tentativo ad uno sportello di una banca concorrente poco lontana: questa volta tutto è filato via liscio e così mi sono trovato in mano quanto richiesto, inclusa la relativa ricevuta.
Ma allora aveva ragione il Console Generale del Burkina Faso quando a Milano mi aveva parlato del sistema bancario locale come fosse quello svizzero!



Materasso 190x90 h20 non morbido
Mi devo decidere all'acquisto di un materasso che sorregga meglio di quello che sto utilizzando: per chi si ferma per un lungo periodo è indispensabile onde cercare di limitare o di evitare danni collaterali alla schiena.
Il fatto è che i venditori di materassi che ho visto sino ad ora tengono la loro mercanzia sulla strada esposta a polvere, inquinamento e non so che altro: decisamente poco allettante l'idea di comprare uno di quegli oggetti e sistemarlo direttamente sul letto.


Ho provato ad informarmi al Buon Samaritano dove i materassi erano esposti all'interno e sembravano sigillati nella plastica: non ho trovato compatibilità con la misura che mi vincola.
Vincendo la mia renitenza mi sono fermato a chiedere presso uno dei tanti che sta sul goudron.
Per la misura a me utile “pas de problems” mi ha detto, ma io ho chiesto di vedere prima ciò che eventualmente acquisterò sennò tanto vale comprare on-line su un Amazon africano (ci sarà?).

Quello che on-line c'è sicuramente è l'offerta di incontri + o meno ravvicinati con africane/i così come compaiono sullo schermo in qualsiasi parte del mondo ci si possa trovare, ma come direbbe qualcuno a me molto vicino, mai lasciarsi fuorviare dalle immagini pubblicate: potrebbero non corrispondere affatto (questo discorso mi era stato palesato all'epoca in cui fui sotto il tiro di alcune “splendide” russe della zona del Volga le cui foto allegate alle e-mail evidenziavano giovani donne dalle fattezze di fotomodella).  


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