Domenica 29XI15
Mentre
la giornata sta prendendo forma sono al corrente che sin dalle 5 del
mattino sono iniziate le attività che andranno a coronare il grande
evento odierno: prima della mezzanotte verranno chiusi i seggi e nei
giorni successivi si saprà chi avrà l'incarico di condurre questo
paese per i prossimi cinque anni o se sarà necessario andare al
ballottaggio fra coloro che avranno raccolto il maggior numero di
preferenze.
Chiunque
sarà la persona desidero augurarle di agire per il bene del suo
popolo, e già so che non sarà facile.
Più
mi sto attestando in questo paese e più mi chiedo che cosa vogliono
davvero i Burkinabé: il paese è leggermente più piccolo
dell'Italia e conta meno di 13 milioni di abitanti, ma essi
appartengono a molte etnie differenti fra loro e spesso molto legate
a tradizioni ancestrali.
Tutti
gli abitanti della “brousse”, e penso siano la maggioranza, sono
già distanti da quelli, magari della stessa etnia, ma che vivono
nelle città costituite principalmente di grandi periferie prive di
servizi.
Ieri
parlavo con una persona dotata di “mobilette” che vive poco
lontano da qui in una casa di recente costruzione proprio di fronte
al Golden Beach Hotel, costruzione apparentemente fuori luogo lì
dove sorge essendo dotata di ogni comfort ed avendo un costo camera
fissato a CFA 22.500 per notte.
Ebbene,
pur condividendo con l'Hotel la stessa strada sterrata dove pascolano
capre, becchettano galline e ragliano asini in mezzo alla solita
situazione “igienica”, la casa di quella persona non gode ancora
dell'allaccio all'energia elettrica della quale quindi non può
disporne, così come spesso non può disporre dell'acqua esattamente
come capita anche qui a G.I..
Se
questa è la situazione nella capitale, per quanto periferia, quale
potrà essere la situazione altrove?
Già
la situazione che ho descritto corrisponde ad una situazione da
privilegiati in quanto spesso nelle sterrate si aprono ampi spazi che
sono utilizzati come discarica a cielo aperto, attorniate da cubicoli
fatiscenti costruiti in terra e dalle dimensioni minuscole che sono
poi le case della maggioranza delle persone.
Moustapha,
il capo meccanico, mi ha spiegato che vive in un quartiere lontano da
qui, verso Nord, dove non c'è lottizzazione e pertanto la situazione
sarà ancora più caotica di quella accennata.
Apparentemente
la gente non protesta per queste cose; esse rappresentano ciò che
conoscono e sembra andar loro bene così.
Fra un cubicolo e l'altro non è raro vedere una proprietà costruita diversamente, si potrebbe dire una villa, con tanto di area verde all'interno delle mura e padella satellitare ben esposta: ciò non garantisce però circa il fatto che la qualità dei servizi interni siano tanto diversi da quelli dei cubicoli.
I
villaggi della “brousse”, quelli più sperduti, sembrano proprio
vivere fuori dal tempo in una situazione cristallizzata dove
l'eventuale presenza di un pozzo ove attingere l'acqua rappresenta
già una modernità fantascientifica.
Fra
i 13 ml. circa di abitanti la maggior parte è rappresentata da
giovani e da giovanissimi - stante l'indice attuale di procreazione a
6,5 unità/donna: sulla carta l'elevato numero di giovani rappresenta
un serbatoio di forze da forgiare positivamente, ma quando vedo le
masse di bambini non scolarizzate e idem vale per i meno giovani, mi
trovo spesso a pensare all'enorme spreco e al nulla che viene dato a
queste generazioni.
In
contrasto a ciò dappertutto in giro si vedono costruzioni ove sono
allocate scuole di vario genere, ma private: non so che tipo di
preparazione venga fornita, certo è già qualcosa rispetto al nulla
o al poco più del nulla, ma è qualcosa che va nella direzione
adatta ad aumentare le distanze fra le cassi sociali senza creare un
minimo di solidarietà fra di esse e quindi verso l'aumento dello
scollamento di un paese che non è mai stato incollato, salvo forse
ai tempi in cui Thomas Sankarà ci aveva provato con buoni risultati. Ciò aveva destato timori di non poter esercitare più i propri interessi in questo paese sia fra i potenti di altri paesi africani che fra le solite potenze
straniere: per questo motivo mi dicono sia stato soppresso
violentemente con la benedizione dei paesi democratici occidentali, gli stessi che si fanno vanto al proprio interno di essere molto attivi
ed impegnati nel sociale.
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