giovedì 26 novembre 2015

Mercoledì 25XI15


E' da ventotto anni che la data odierna è diventata una di quelle date alle quali un buon padre di famiglia resta vincolato: se sei sulla mia stessa lunghezza d'onda ricevi ora gli auguri per il tuo compleanno, figlio mio, così come ai tempi quando per te ero il tuo “Gaepapà”!




Una cara amica appassionata al mio blog sin dai primi post pubblicati oramai quattro anni fa, una persona che ricorda gli episodi da me descritti anche quando io li vado un po' perdendo per strada, ha trovato modo recentemente di ricordarmi come ormai manchi alla mia collezione di incontri ravvicinati con meccanici di tutti i continenti solo quelli Indiani e quelli Cinesi: 


(Myanmar - veicolo ibrido fra trattore e camion molto diffuso su quel territorio)

è vero, e cercherò di porre rimedio quanto prima se la carcassa entro la quale aleggia il mio spirito reggerà ancora per un po'.


(due grandi progettazioni automoiblistiche d'altri tempi che ormai in pochi ricordano)


Questa cosa dei meccanici ha per me un risvolto che è collocato veramente molto lontano nel tempo, penso entro i miei primi nove anni di vita quando, ogni tanto, e non riesco a ricordare come, si innescava una situazione che ho spesso desiderato rivivere.


(spettatore alla 1000 km. di Monza - versione storica - con i figli su una Morgan di famiglia)

Ero piccolo allora, e pertanto avrò sicuramente deformato nel tempo qualcosa, ma gli episodi relativi alla prima parte della vita di mio papà mi sono sempre sembrati idonei ad essere riportati in un romanzo.


(le due auto che nella mia vita che ho avuto il piacere di condurre per lungo tempo: Mini Cooper Innocenti del 1968 e Porsche 911E del 1965)

Ciò non è successo allora né tanto meno succederà ora, ma è vivo in me il racconto di quando quel giovincello che ai tempi odierni verrebbe definito un personaggio un po' “difficile”, dopo la morte del padre avvenuta durante i tempi della prima guerra mondiale fu condotto in un collegio abbastanza lontano dalla zona della sua residenza.






(Il Nomade pimpante sula pista di Cinguetti - Mauritania; in avaria in Senegal; stop finale a Dahkla e rientro assistito con tappa ad Agadir e poi via sino all'imbarco a Tanger)

Ebbene, quando sua madre – mia nonna - rientrò a casa tutta contenta di essere riuscita a sistemarlo se lo ritrovò invece già lì!
I suoi studi non diedero grandi frutti, però era un tipo caparbio; dopo aver conseguito l'equivalente della licenza media andò a lavorare in una officina per auto di prestigio, le Lancia, delle quali rimase innamorato per tutta la vita tanto che la sua ultima vera auto fu una Lancia Fulvia GT.
Dopo, con l'età ormai avanzata, accettò di sedersi alla guida di una piccola Fiat Punto.



(disavventure negli U.S.: New England e California dove si scopre che i ferodi portati al seguito non sono quelli adatti: sic!!!!) 

Come mi inorgogliva sentire dalle sue parole che certi clienti importanti in una Padova ben antecedente alla seconda guerra mondiale, volessero che fosse proprio colui che poi diventò mio papà ad occuparsi dei loro preziosi gioiellini.




(i primi poblemi irrisolvibili durante il viaggio nelle Americhe si sono verificati in California e poi in Mexico)

Successivamente la sua attività professionale prese un'altra piega, ma il suo orecchio nel sentire il motore rimase ed era riconosciuto da tutti.
Credo che questa caratteristica appartenga anche a me e altresì credo di non averla acquisita attraverso la successione apertasi nel 2004 al suo decesso.



(la tortura è proseguita sino alla fine del Mexico ed anche in Guatemala)



Senza aver mai fatto – come papà - alcuna esperienza in officina se non nell'assistenza prestata in tanti anni da girovago per il mondo al mio alter ego, il Nomade (da per “sempre” sta effettuando una mutazione irrefrenabile verso il “sino a quando”), posso dire che un buon orecchio ce l'ho anch'io.



(la sosta per raggiunta meta del viaggio in Nicaragua sembrava essere risultata utile per poter proseguire poi nel Sud America)



(ma le cose sono andate diversamente e c'è voluta tutta la mia volontà per riuscire a portare il Nomade all'imbarco a Panamà per un rientro anticipato sul territorio di casa)

Questo particolare però non pone assolutamente al riparo da quegli inconvenienti che ti possono lasciare per strada quando meno te lo aspetti.


(Il Nomade sistemato dopo le Americhe per poter raggiungere il Kurdistan che invece non raggiungerà mai causa avaria in Romania) 


(La Land Rover Discovery - chiamata Disco0697 - prescelta per subentrare al Nomade su altre piste per cra indefinite)

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