venerdì 27 dicembre 2013

Ulimi giorni in Lao - Si Phan Don (Four Thousand Islands)

Partenza + o -  in orario, ma il minibus doveva raccogliere in giro i clienti e prima di mettersi su strada se ne è andato un pò di tempo. A bordo ho ritrovato un francese di Avignone con madre di origine italiana; è diretto a Sihanoukville, in Cambodia, dove si tratterrà per qualche mese.
E' una persona sui quarant'anni, spesso in giro per il mondo per lunghi periodi,  con una casa da poco acquistata in Puglia: non sono riuscito a capire di che cosa si occupi, ma forse è semplicemente abbastanza benestante da potersi permettere questo tipo di vita.
D'altronde, se si scelgono i luoghi con attenzione, anche un pensionato dalle modeste entrate come le mie ce la può fare benissimo: è solo una questione di tipo mentale.




Lungo la strada il minibus ha effettuato uno stop quando ha visto un Local Bus con gomma posteriore appena scoppiata fermo sulla carreggiata; dopo poco è ripartito con due passeggeri aggiuntivi e finalmente è arrivato a lasciarci sul pontile dove una barchetta ha portato a destinazione tutti quanti.





Il clima mi è sembrato notevolmente più caldo qui; appena sbarcato ho incrociato i tre della Val Passiria da poco giunti sull'isoletta chiamata Don Det e poi, incamminatomi con gli altri alla ricerca di una sistemazione, ho subito scelto quella che mi è sembrata adatta a me, lasciando ognuno al proprio destino.





I dolori alla testa e al collo che stò accusando da ieri mi hanno consigliato di prendere un pomeriggio di tregua; con profitto  l'ho dedicato alla  lettura della guida inerente a Cambodia.





Attorno alle 4 p.m. è poi giunto il momento di incamminarmi verso sud (qui non circolano vetture, solo qualche scooter e bici) su una stradina che bordeggia il fiume verso est, tanto per farmi un'idea migliore di dove sono capitato.




Ho pensato che questo forse non è del tutto il posto per me, ma andrà benissimo per affrontare la lettura di "Compassionevole comprensione" - testo introduttivo al Vipessana, inoltre anche la gente non mi sembra  più la stessa incontrata fino a ieri.
La spiegazione che mi sono dato è semplice: luogo piccolo, turisti in aumento costante, nuove costruzioni di bungalow in quantità consistente, smart market con prezzi inusuali = gente che ha perso il contatto con la propria tradizione e velocemente ha preso caratteristiche differenti, quelle legate al business.




Forse avrei fatto bene a spendere qualche giorno in più lungo la strada, ma questa mi era sembrata così impegnativa da pensare che mi avrebbe portato  via più tempo di quello effettivamente impegnato.

In ogni caso ora sono qui e al massimo anticiperò il mio movimento verso Cambodia.


Mattinata di letture il secondo giorno sull'isoletta prima di uscire dirigendomi direttamente sulla sponda  ovest ; qui ho subito incontrato un bar indicante "caffè espresso" che mi ha stimolato ad una sosta.





Appena accomodato ho udito un "chicchiricchì" potente raggiungere le mie orecchie, eppure di pollame in giro non ne avevo notato: infatti era un merlo indiano che dalla sua gabbia cercava la mia attenzione!
Mentre stavo sorbendo piacevolmentee la bevanda si è seduto allo stesso tavolo anche il barista voglioso di chiaccherare con me;




poco dopo sulla stradina è transitato Kris, un ragazzo di madre australiana e padre malese che avevo incontrato ieri sul minibus; fra le varie lingue conosciute costui parla anche quella italiana in virtù di una esperienza di lavoro durata qualche mese in quel di Livigno.
Era accompagnato da una ragazza di nome Martina, milanese istruttrice di nuoto con tanta voglia di trasferirsi in Thailandia, da dove ora era proveniente.
All'ombra della tettoia abbiamo parlato per un bel pò sino a che ho visto arrivare in bici Jasmine e Danko che si sono subito fermati.






A quel punto Kris e Martina si sono allontanati ed io sono rimasto con i canadesi lì seduto sino alle quattro quando i due hanno inforcato le loro bici per raggiungere l'altra isola, dove alloggiano, prima del buio, ed io ho finalmente effettuato la passeggiata che avevo intenzione di fare, scoprendo che questa sponda dell'isola è molto più gradevole dell'altra esendo esposta in modo da far godere a tutta la sequela di bungalow che vi si affacciano l'ora del tramonto.






Quando stavo per mettere piede nel market prima di rientrare a casa ho rivisto Kris e Martina accettando prontamente il loro invito a consumare la cena insieme: ne è uscita una serata interessante ingenerata dalle domande che Kris mi poneva le cui risposte  hanno dato spazio ad una conversazione incentrata su argomenti di spessore.



Poi i giovani si sono diretti verso il rumore proveniente da un party in corso nell'altra isola ed io ho preferito declinare l'invito ad accompagnarli lasciandoli andare da soli.


  

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